Divieto di Caccia
In un periodo di divieto di caccia, made by Creativity Oggetti, la sorprendente proliferazione di cervi, volatili e altri animali, in ceramica, vetro, materiali ferrosi e tessuto, popola il bosco, allestito per l’occasione, che fa da scenografia alle opere di scultori e designers invitati da Susanna Maffini a far parte di questo nuovo progetto artistico.
Comunicato stampa
Al contrario di quanto recita il titolo, gli animali esposti sono moderni trofei di caccia catturati dalla fantasia artistica in un contesto urbano. In un periodo di divieto di caccia, made by Creativity Oggetti, la sorprendente proliferazione di cervi, volatili e altri animali, in ceramica, vetro, materiali ferrosi e tessuto, popola il bosco, allestito per l’occasione, che fa da scenografia alle opere di scultori e designers invitati da Susanna Maffini a far parte di questo nuovo progetto artistico.
Ad abitare la galleria è una fauna variegata di animali addomesticati, un imago dal sapore fiabesco.
Pastore e Bovina, fashion designers da oltre 15 anni, propongono Venabula o delle cacce ti dono il Sommo Impero. Il cuore, iconograficamente estratto dagli atlanti anatomici, oltre a essere contenitore di messaggi, come nella collezione In alto i cuori – serie di 41 cuori-vasi da muro – in porcellana, diviene contenuto, oggetto del desiderio, preda finale di una speciale battuta di caccia: artefici sono marinai e cacciatori, vampiri e pescatori, prede, a loro volta, nel gioco delle parti. L’esibizione di un paio di corna dorate scatena la caccia…
Dusciana Bravura, artista ravennate di origine veneziana, crea Diamond Gould preziosi e monumentali uccelli tropicali; sculture in mosaico, realizzate con paste vitree, murrine e cristalli.
Elisa Confortini realizza le opere Io non sono morto e Trofei urbani, nelle quali sembra riemergere lo spirito del memento mori in un’interessante riflessione sui processi di trapasso e rinascita che presiedono al ciclo vitale. La materia, grès e porcellana, viene modellata dando forma a linee fluide e organiche, tra superfici lisce e scabre.
MWC Mutoid Waste Company è un gruppo di scultori e performer fondato a metà degli anni ottanta a Londra, la cui filosofia consiste nella creazione di opere uniche provenienti dalla realtà del riciclo e successivamente trasformate. Due artiste del gruppo, Debs Wrekon e Lucia Lupan, espongono qui le loro sculture. Si tratta rispettivamente di Mementi, cervi derivanti da elementi di metallo e Ho sognato di volare, volatili che si direbbero provenire da un altro universo.
Una realtà popolata da animali è senz’altro quella di Antonio Massarutto, la cui fonte di ispirazione privilegiata è la natura e il mondo animale. C'erano delle patate, Ero soft, Ero un Bristol, Ero un cuscino, Ero un divano (nel bosco), opere realizzate con la tecnica “dell’ecotassidermia”, sono cervi, cinghiali e rinoceronti che hanno saputo attrarre collezionisti internazionali.
I trofei urbani in mostra sono immortalati e catturati dallo sguardo fotografico di Federica Cioccoloni nel loro habitat metropolitano, sottolineando l’ambivalenza che anima la mostra stessa. I “moderni” animali frutto della creazione umana figurano a contrasto con quelli naturalmente provenienti dal regno animale.
A corollario della mostra gli artisti Daniele Accossato, Aqto, Myriam B, Valentina Laganà, Antonio Massarutto, Minikami, Chiara Scarpitti, Luca Tripaldi, Barbara Uderzo, realizzano per l’occasione una linea di gioielli sul tema, offrendo una vetrina d’eccellenza all’insegna dell’handmade italiano.
Creatività e ricerca nelle Arti Applicate sono i caratteri salienti di Creativity Oggetti che da 15 anni punta i riflettori su artisti e designers specializzati nella realizzazione di capi d’opera e oggetti-scultura unici.
Ironicamente, ad aprire le danze in occasione di Divieto di Caccia è Gino, un incrocio tra boxer e segugio, nonché mascotte della galleria. L’inaugurazione, dai sapori vegan, ha luogo domenica 4 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 19.30. La mostra proseguirà fino all’8 dicembre 2015 presso il nuovo spazio espositivo di Via Carlo Alberto 40/f a Torino.