Divine astrazioni
Una collettiva composta da un insieme di opere selezionate sulla base dell’abituale dialettica generazionale di Bibo’s Place.
Comunicato stampa
Inaugura sabato 9 marzo alle ore 18:00 nella sede di Roma la mostra DIVINE ASTRAZIONI.
Si tratta di una collettiva composta da un insieme di opere selezionate sulla base dell’abituale dialettica generazionale di Bibo’s Place, che affianca lavori di epoche diverse, di generazioni diverse, ricercando fra esse un filo conduttore.
L’idea alla base di questa mostra viene dal senso stesso del verbo “astrarre” che letteralmente, e in senso etimologico, significa tirare fuori l’essenziale.
Pertanto il comune denominatore fra le opere esposte consiste nell’assolutezza di una ricerca tesa all’essenza, che sfronda quindi ogni elemento superfluo.
Chiaramente questa attitudine è multiforme: un filone è quello dell’Astrattismo vero e proprio (che è cosa diversa dall’astrazione), di matrice avanguardista memore delle ricerche di Mondrian o Kandinsky.
In altri casi la sintesi, o l’analisi sono di altro genere e utilizzano altri strumenti visivi, di natura tonale, sempre tesi verso l’essenza della forma.
Per paradosso, poi, alcuni altri lavori apparentemente figurativi, di matrice iperrealista, hanno una sospensione tale da rendere la realtà rappresentata così rarefatta da diventare astrazione di se stessa.
Saranno presenti opere di: Angeli, Burri, Dorazio, Fontana, Montessori, Piccolo, Pintaldi, Pizzi Cannella, Sanfilippo, Ward, ed altri.