Domenico Canino / Valeria Dardano – Origins
L’associazione Quasi Quadro presenta Origins, prima Mostra d’Arte Contemporanea nel Museo delle Arti e delle Tradizioni del Parco Nazionale della Sila, Albi (CZ).
Comunicato stampa
L'associazione Quasi Quadro presenta Origins, prima Mostra d'Arte Contemporanea nel Museo delle Arti e delle Tradizioni del Parco Nazionale della Sila, Albi (CZ). Protagonisti dell'esposizione bipersonale sono i due artisti albesi Domenico Canino (Catanzaro 1986, vive e lavora a Roma) e Valeria Dardano (Catanzaro 1993, vive e lavora a Torino) che legati dalle proprie origini e dalla stessa passione per la natura, sviluppano la propria poetica sulla possibilità di porre l’accento sulle alterazioni etiche nei confronti degli individui.
L’intento della mostra Origins è quello di valorizzare la cultura presente sul territorio mettendo in dialogo le comunità locali con i linguaggio del contemporaneo. In particolare, se da una parte si vuole sensibilizzare la cittadinanza a riscoprire, apprezzare e rispettare il patrimonio del luogo in cui vivono, dall’altra si vuole aprire il territorio a contaminazioni provenienti da differenti contesti. Infatti, nelle opere dei due giovani artisti albesi si evidenzia non solo un attenzione verso i contenuti del contemporaneo ma anche una particolare affezione a elementi naturali appartenenti al proprio luogo di origine.
Nella concretizzazione delle idee di Canino e Dardano è noto un processo della memoria teso a esaltare il dialogo costante fra visibile e invisibile, dove ogni immagine è estranea a se stessa. Superando l'antropocentrismo che conduce l'uomo ad una schizofrenia esistenziale l'essere umano può ritrovare il suo posto nell'universo e tornare ad essere parte di quell'insieme da cui proviene: i due artisti attraverso riti alchemici manipolano e mutano il decorso naturale della materia diventando sciamani e animandosi da una stessa passione per l'inconoscibile e dallo stupore di fronte a ciò che è oscuro e inspiegabile.
Valeria Dardano, nata a Catanzaro nel 1993 e cresciuta ad Albi (CZ), attualmente vive e opera a Torino. Artista poliedrica, dal 2013 partecipa a esposizioni e residenze artistiche nazionali e internazionali. Si occupa della realizzazione di sculture e installazioni attraverso le quali volge la sua ricerca artistica all’indagine delle dinamiche ambientali, sul rapporto uomo/natura contemporaneo e sulla consapevolezza di questa relazione, tanto indissolubile quanto irrisolta. Nel 2014 ottiene il diploma di laurea di primo livello in "Arti visive e discipline per lo spettacolo, indirizzo scultura", presso l' Accademia di belle arti di Catanzaro. Nel 2015 prosegue gli studi a Castellòn de la plana, Spagna. Nel 2017 consegue la specializzazione in Scultura all'Accademia Albertina di belle arti di Torino, con la tesi" Delivery Status Notification_Failure", da cui prenderà nome, nel gennaio 2018, la sua prima mostra personale presso la Galleria d'arte contemporanea Fusion Art Gallery Inaudita, Torino.
Domenico Canino, nato a Catanzaro nel 1986 e cresciuto ad Albi tra le montagne della Sila Piccola, dove inizia i suoi primi studi artistici inserendo l'estetica della natura come soggetto delle sue opere. Da diversi anni vive e lavora a Roma dove ha conseguito il diploma in Scenografia all'Accademia di Belle Arti con il progetto sulla percezione auditiva “Study on the vibration of the Iron”. Dal 2007 collabora con la compagnia di teatro antropologico visuale Maner Manush – Imago Mundi curando le scenografie e le installazioni visuali degli spettacoli, mischiando il linguaggio artistico con le tecniche scenografiche. Dal 2009 prosegue la sua ricerca nel campo della Sound Art, nel campo dell'immagine video, senza abbandonare il segno pittorico. Le sue Opere sono di carattere progettuale. Attraverso l'azione, la pittura e le Arti elettroniche, sviluppa sperimentazioni e ricerche artistiche che hanno come anima conduttrice il concetto di "esistenza" e la sacralità di questa. Il binomio Arte/Vita, il tempo, la natura, lo spazio, l’animale, sono aspetti ricorrenti anche nelle sue composizioni visivo/sonore, spesso elaborate negli spazi naturali e poi installate negli spazi espositivi, come “My sign and the Sign of the Earth”.