Domenico Dell’Osso – It’s me
La pittura è prevalentemente uno strumento per conoscere sé stesso. Basandosi su teorie filosofiche incentrate sull’inconscio, dipinge liberamente come se fosse alla scoperta della propria interiorità, un moderno conosci te stesso.
Comunicato stampa
Giovedi 23 ottobre 2014 si inaugura la personale di Domenico Dell'Osso dal titolo It's me: un ciclo inedito di dipinti composto da 12 opere che segnano un passo nel proprio percorso di ricerca personale.
La pittura è prevalentemente uno strumento per conoscere sé stesso. Basandosi su teorie filosofiche incentrate sull'inconscio, dipinge liberamente come se fosse alla scoperta della propria interiorità, un moderno conosci te stesso. Solo guardando in un momento successivo le opere riesce ad analizzarle e a interpretarle, anche in funzione di un accrescimento personale. Si sviluppa in questo modo una sorta di percorso, che parte da un uomo solo, che mostra la sua anima fragile e infantile, e, attraverso i conflitti con la propria parte adulta, arriva all'accettazione del nuovo sé.
Un tono a volte ironico, a volte più serio, fa entrare lo spettatore nel mondo dell'artista, che nella sua condizione umana non è differente dalla vita di tutte le persone e di ogni giorno. Si sogna, si vive, si lotta, si spera, si guarda, ci si ricorda. Soli, con una parte infantile e una adulta, entrambe presenti, anche se a volte una predomina e l'altra soccombe. C'è sempre un elemento fanciullesco presente, nascosto più o meno, che ha bisogno però di una guida, o forse semplicemente non vuole o non è in grado di crescere da solo.
Domenico Dell'Osso è già dagli anni Novanta che è considerato uno dei capostiti di una neo figurazione di stampo surrealista e pop. Nel nuovo ciclo di dipinti, arriva quasi a negare la pittura, rendendo la superficie della tela specchiata: trattando con resine speciali la tela le opere sembrano al contempo riflettere lo spettatore e creare una barriere protettiva dell'io verso l'esterno.
DOMENICO DELL'OSSO | BIOGRAFIA
Domenico Dell'Osso è nato nel 1975, vive e lavora tra la Puglia e Milano.
Nel 2003 Philippe Daverio (critico e storico dell'arte) , Gino Di Maggio (direttore della fondazione MUDIMA), Giampaolo Paci, Nicola Dimitri, Massimo Minini, Dante Vecchiato, Enrico Astuti e Diego Strazzer, gli assegnano il primo premio al concorso nazionale Zuanazzi. Nel 2007 vince il Premio Arte Mondadori dopo essersi qualificato tra i finalisti l'anno precedente, ed espone per la seconda volta al Museo Palazzo della Permanente di Milano. A Marzo 2007 una sua Opera viene pubblicata sulla rivista Millionaire in un ampio servizio dedicato all’investimento sulle Opere d’arte come business. Nel 2008 viene selezionato da Paolo De Grandis per la partecipazione ad "Open" a Venezia. Si aggiudica la vittoria al Premio Celeste selezionato da Gianluca Marziani e Ivan Quaroni. Nello stesso anno oltre ad essere finalista al Premio Dalla Zorza, rientra tra i finalisti del Premio Terna. Ad Agosto del 2008, in un numero da collezione del mensile Arte Mondadori dal titolo “Chi sono gli artisti italiani”, gli viene dedicata un’ampia intervista a cura di Alessandra Redaelli intitolata “Ma quanta è lunga la strada del successo”. Nel 2008 l’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, in collaborazione con Terna S.P.A., espone un'opera di Dell'Osso, rendendo il centro storico un grande museo a cielo aperto. Nel 2008 e nel 2009, Dell'Osso viene inserito nell’annuario "Young Blood", raccolta dei giovani talenti italiani premiati nel mondo, un annuario voluto dal ministro della Gioventù, presentato il 5 novembre 2009 a Palazzo Chigi dai ministri Giorgia Meloni e Franco Frattini come il meglio della creatività italiana. Sulla rivista di Giugno 2009 di Arte Mondadori, in un servizio di Stefano Castelli, una sua Opera esposta presso la Galleria Il Polittico (Roma), viene segnalata fra le 55 Opere di artisti italiani da acquistare come miglior investimento. Nel 2009 COSTA CROCIERE gli commissiona ed acquista le Opere per l’interior design della nuova nave COSTA DELIZIOSA (tra litografie ed opere originali, oltre 200 suites e cabine portano la sua firma). A Settembre si trasferisce a Matera. Nel 2010 è tra i finalisti al Premio Combat Prize . Il 23 Febbraio 2011 Philippe Daverio e Martina Corgnati presentano alla Triennale di Milano il catalogo “Arte a bordo” che vede Dell’Osso fra i 30 artisti di punta della collezione COSTA CROCIERE. Dal 12 al 22 Marzo 2011 in qualità di finalista al Premio Internazionale Arte Laguna curato da Igor Zanti, espone a Venezia presso l'Arsenale dove gli vengono assegnati 2 premi speciali, l'evento viene trasmesso da RAI Educational . S ulla rivista Inside Art di Marzo 2011, in un articolo sul pop surrealism Internazionale, viene definito da Igor Zanti “ capostipite dei pop surrealisti italiani in quanto da anni produce una pittura dove tutti gli elementi classici del pop surrealismo sono presenti a tal punto da poterlo definire tale”. Sempre a Marzo rientra tra i 20 artisti selezionati da Luca Beatrice e Valentina Pesati per il Premio CERES (dove si classifica 2°, sia per il premio giuria che per il premio web) ed espone al Lanificio Factory di Roma , al Museo MAMBO di Bologna presso la sede di Villa delle Rose, al Museo CENTRO PECCI di Prato e al Museo MADRE di Napoli. Sempre nel 2011 Dell’Osso viene invitato a partecipare alla 54 edizione della BIENNALE DI VENEZIA, presso il PADIGLIONE ITALIA a cura di Vittorio Sgarbi, come artista della Puglia. A Novembre viene contattato da Caparezza per la realizzazione dell’Opera che diventerà la copertina dell’album Museica pubblicato da Universal Music. A Marzo 2014 Luciano Benetton inserisce Le Opere di Dell’Osso nella collezione privata della Fondazione Benetton e a ottobre espone in una personale dal titolo It's Me presso Federico Rui Arte Contemporanea.