Domenico Mangano & Marieke van Rooy – When the Whistle Glares
La mostra, che segue di sei anni l’ultima di Mangano (2013) e di quasi due la personale Homestead of Dilution alla Nomas Foundation a Roma (2017), è la prima in galleria da quando Mangano & van Rooy hanno iniziato a lavorare come duo, nel 2014.
Comunicato stampa
Magazzino è lieta di presentare When the Whistle Glares, la nuova mostra personale di Domenico Mangano & Marieke van Rooy, a cura di Lorenzo Benedetti.
La mostra, che segue di sei anni l’ultima di Mangano (2013) e di quasi due la personale Homestead of Dilution alla Nomas Foundation a Roma (2017), è la prima in galleria da quando Mangano & van Rooy hanno iniziato a lavorare come duo, nel 2014.
La mostra presenta un film e una serie di sculture realizzate a seguito di una residenza d’artista all’interno di una clinica psichiatrica nell’isola di Curaçao, ex colonia olandese nei Caraibi. Si tratta del capitolo conclusivo del The Dilution Project, una ricerca artistica a lungo termine sviluppata attorno al concetto di antipsichiatria e concentrata in particolare sull’eredità di Nieuw Dennendal, un esperimento radicale per la cura delle malattie mentali sviluppato negli anni Settanta nei Paesi Bassi. Punto focale dell'esperimento di Nieuw Dennendal era il concetto utopistico di ‘diluizione’: l'idea di avvicinare persone sane e malati di mente, nel tentativo di superare il crescente senso di polarizzazione e gerarchizzazione manifestato nella società del tempo. È importante inquadrare questa esperienza nel contesto del movimento dell’antipsichiatria, sviluppato negli stessi anni in Europa, e delle innovazioni proposte in campo psichiatrico da Franco Basaglia in Italia.
The Dilution Project approfondisce un'ampia indagine sulle separazioni, in apparenza esistenti, tra centro e periferia, normale e sano, malattia mentale e infermità. Mangano & van Rooy, interrogandosi su quale significato il concetto di 'diluizione' potrebbe avere come parte di un processo artistico e della vita in generale, hanno sviluppato questo progetto di ricerca presso due residenze artistiche negli Paesi Bassi (Kunsthuis SYB, Het Vijfde Seizoen) e una a Curaçao (Instituto Buena Bista) nelle Antille Olandesi. In ognuna di queste hanno lavorato insieme ai pazienti degli istituti di cura mentale realizzando un corpo di opere che spaziano dal film alla fotografia, al disegno e alla scultura.
When the Whistle Glares è anche il titolo del film in mostra, che chiude la trilogia e che è presentato per la prima volta al pubblico. Un documentario partecipativo realizzato nella clinica psichiatrica Capriles di Willemstad. Protagonisti del film sono gli artisti, i pazienti della clinica e gli studenti della scuola d'arte Instituto Buena Bista che si trova sul terreno della clinica e dove gli artisti hanno trascorso quattro mesi in residenza. Il lavoro si è sviluppato in una sorta di performance coinvolgente che, dall’apparire come un semplice ritratto della clinica, va man mano trasformandosi in un rito della diluizione. Colori, sensazioni e suoni sono quelli tipici dei Caraibi ma la sfida vinta dagli artisti è di restituire il punto di vista anomalo e perturbante dei protagonisti. Come nei due film precedenti, When the Whistle Glares propone quel tipo di conflittualità tra il concetto di norma e anomalia, dunque l’evoluzione dalle forme repressive dell’istituzione manicomiale a forme alternative e inclusive di terapia psichiatrica.
In mostra sarà anche presente la serie di nuove sculture in ceramica Coral Draft, Mental Reef, plasmate a partire dall’esperienza di Curaçao e realizzate al Sundaymorning@EKWC (European Ceramic Work Centre) nei Paesi Bassi. Le sculture propongono dei modelli utopici di architetture cerebrali contaminate di forme organiche e concepite come enormi sonagli a vento, azionabili anche dagli spettatori. La scelta della terracotta, degli smalti sabbiosi e del suono non è casuale, dal vento, uno degli elementi onnipresenti nel film, così come la modellazione collettiva e la cottura dei fischietti, realizzata in una fornace arcaica creata dagli artisti durante la residenza. Tutte componenti, queste, a uso relazionale da parte dei pazienti e degli studenti in una sorta di campo unificato. L’intera operazione ha come sostanza il potenziamento del concetto di diluizione che, ancor di più in questo progetto finale, si espande esteticamente facendo incontrare persone, elementi naturali e immaginazione trasformando tutto il processo d’inclusione in una sorta di regola magica da scoprire e rivelare.
When the Whistle Glares è stato realizzato grazie al supporto del Mondriaan Fund. Gli artisti ringraziano l’Instituto Buena Bista e EKWC.