Dominika Kowynia / Chris Rocchegiani e Sophie Westerlind

Informazioni Evento

Luogo
RENATA FABBRI ARTE CONTEMPORANEA
Via Antonio Stoppani 15/c, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì – sabato

15.30 – 19.30
lunedì su appuntamento

+39 02 4244 9047

Vernissage
20/03/2024
Artisti
Sophie Westerlind, Chris Rocchegiani, Dominika Kowynia
Generi
arte contemporanea

All These Waves, la prima personale in Italia di Dominika Kowynia (1978, Sosnowiec, Polonia) e Il mio Telaio, la tua Laura, un dialogo fra le ricerche pittoriche di Chris Rocchegiani (Jesi, 1977) e Sophie Westerlind (Stoccolma, 1985) ospitato nella project room al piano inferiore della galleria.

Comunicato stampa

Dominika Kowynia
All These Waves


20 marzo – 18 maggio 2024
Opening: mercoledì 20 marzo 2024, ore 18-21
Testo critico di Giovanna Manzotti

Comunicato stampa

Renata Fabbri è lieta di annunciare All These Waves, la prima personale in Italia di Dominika Kowynia (1978, Sosnowiec, Polonia). La mostra raccoglie una produzione di dipinti recenti che l’artista ha concepito traendo ispirazione da tematiche a lei sensibili, come il femminismo, l’emancipazione corporea ed emotiva, ma anche la storia, l’identità e i confini personali.

 

Intrecciando eventi di attualità e letteratura con frammenti legati al suo trascorso individuale, il lavoro di Kowynia restituisce una visione critica del tempo presente. La sua ricerca pittorica trova spinta, nello specifico, a partire da questioni legate al contesto polacco contemporaneo: le lotte femministe, le problematiche migratorie, le ingiustizie sociali, la crisi climatica e ambientale. Passando da una sfera intima ad una prospettiva globale, l’artista sovrappone accadimenti autobiografici e preoccupazioni di natura collettiva, mettendo in scena non solo la sua storia e quella del contesto natale, ma anche quella di un mondo nel quale sono le realtà dei singoli a costituire l’esperienza universale.

In occasione della mostra in galleria, Kowynia presenta una selezione di opere inedite che esplorano il concetto di femminilità, a partire dalla condizione delle donne in Polonia, e alla luce delle politiche restrittive adottate dai recenti governi conservatori riguardo alle questioni riproduttive e ai diritti civili.

Attingendo all’esperienza personale e al sentimento di rabbia provato sin dai tempi dell’adolescenza, in risposta alle disparità di genere e alla mancanza di figure di riferimento che sfidassero gli stereotipi tradizionalmente associati alle donne, l’artista mette in luce i retaggi di una cultura patriarcale tutt'oggi radicata nella società. Lo fa attraverso lavori pittorici densi e riflessivi, in cui le donne sono ritratte in compagnia o mutuo scambio. Non si tratta della rappresentazione di un idillio, piuttosto di una sospensione da ciò che accade nel mondo reale. L'atmosfera è silente e, al tempo stesso, carica di ambiguità e tensione emotiva.

Questa intensità traspare nel titolo della mostra All These Waves: espressione scelta per indicare la propagazione di un sentimento collettivo racchiuso sia nelle opere in mostra che nell’esperienza femminile stessa. Evocativo di un moto plurale e perpetuo, il titolo riporta alla mente la forza delle lotte femministe nella storia e delle odierne battaglie per il riconoscimento dei propri diritti. Attraverso un processo pittorico inconscio ed intuitivo, Dominika Kowynia restituisce una pluralità di voci che si confondono in un’unica, potente onda che racconta l’esistenza di ciascuno di noi. L’onda del mare, del tempo, delle lotte, della libertà, delle parole.

Biografia

 

Dominika Kowynia (Sosnowiec, 1978) è una pittrice specializzata in dipinti a olio figurativi. Si è laureata all'Accademia di Belle Arti di Katowice nel 2003 e da allora lavora presso lo stesso istituto come docente. Ha conseguito il dottorato nel 2010.

 

Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e collettive. Tra le mostre personali e bipersonali più recenti ricordiamo: Panoramas, New Theater, Varsavia, Polonia (2023); Animals she houses, Polana Institute Gallery, Varsavia, Polonia, e Nada Fair a New York (2023); Inner Edge, Import Export Gallery, Varsavia, Polonia (2022); Attempt at Reversing, BWA Bielsko Biala, Polonia (2020). Tra le mostre collettive recenti ricordiamo: Building a garden around a burning house, Duza Scena Gallery, Poznan, Polonia (2023); Who will write the history of tears. Artists on Women's Rights, Museo di Arti Moderne, Varsavia, Polonia (2022); After Desire, Galleria Monti8, Italia (2022); Women at the Academies of Fine Arts, Aula Gallery, Danzica, Polonia (2022); Something in common/Warsaw Under Construction, Museo di Arte Moderna, Polonia (2020).

 

I suoi dipinti fanno parte di collezioni pubbliche e private come la Collezione della ING Polish Art Foundation, nella Collezione d'Arte della Galleria Bielska BWA, nella Collezione della Fondazione Bęc Zmiana.

 

Chris Rocchegiani, Sophie Westerlind

Il mio Telaio, la tua Laura

Sotto Project Room

20 marzo – 30 aprile 2024

Opening: mercoledì 20 marzo 2024, ore 18-21

Comunicato stampa

Renata Fabbri è lieta di presentare Il mio Telaio, la tua Laura, un dialogo fra le ricerche

pittoriche di Chris Rocchegiani (Jesi, 1977) e Sophie Westerlind (Stoccolma, 1985) ospitato nella project room al piano inferiore della galleria. Il progetto nasce con l’intento di favorire un confronto tra due linguaggi pittorici distinti rintracciando, nelle singole specificità, risonanze e punti di convergenza.

Prendendo ispirazione dalle opere Il Telaio di Rocchegiani e Laura di Westerlind, la mostra riprende il filo di una conversazione che si è naturalmente sviluppata quando i due dipinti sono stati esposti insieme in occasione di un evento collettivo. Contraddistinti dall’andamento circolare della pittura (nel caso di Laura) e da una tensione verticale (nel caso di Il Telaio), i lavori si sono trovati a dialogare in una logica di contrappunto e completamento, anche in virtù del differente linguaggio pittorico: più figurativo nell’uno e più informale nell’altro. Mentre Westerlind ritrae un corpo disteso su un letto nel tentativo di cogliere l’interiorità del soggetto, Rocchegiani attinge da immagini interiori riportando sulla tela frammenti di realtà più o meno riconoscibili.

Invitate dalla galleria Renata Fabbri a condividere l’intimità di uno stesso spazio, Rocchegiani e Westerlind si addentrano in un processo conoscitivo che le vede confrontarsi sulle rispettive ricerche pittoriche tramite una stretta corrispondenza a distanza. Il progetto presentato è il risultato di questo denso dialogo nel quale le artiste “escono e ritornano" continuamente nella pittura, passando attraverso racconti e confidenze personali.

 

Estratto da un frammento delle loro conversazioni, il titolo suggerisce un'intima connessione tra gli interlocutori, nonché la profonda sensibilità delle artiste nel cercare di comprendere e abbracciare le rispettive visioni. Concepita come il preludio di un dialogo in divenire, la mostra riflette sulla reciproca influenza delle esperienze artistiche, esplorando i confini dove le loro visioni si fondono e si arricchiscono vicendevolmente, dando così vita a uno scambio vibrante e prolifico.

 

 

 

 

 

Biografie

Chris Rocchegiani è nata nel 1977 a Jesi (Ancona), dove vive e lavora. Si è diplomata in Arti Figurative presso l’Istituto d’Arte di Jesi e si è laureata in Graphic Design presso l’ISIA di Urbino.
È artista, art director, insegnante di progettazione grafica presso l'Accademia ACCA e docente di Basic Design presso il Dipartimento di Design e Architettura dell'Università di Camerino.
È co-fondatrice, insieme a Roberto Montani, di CH RO MO, un duo di ricerca che si occupa di linguaggi visivi nel design e nell'arte; e fondatrice di Pensiero Manifesto, un collettivo di creativi che comprende artisti, grafici e illustratori, i quali utilizzano i manifesti come strumento di pubblica utilità, coltivando pratiche di ascolto e solidarietà verso la comunità. Nel campo del design, i suoi progetti sono stati premiati agli European Design Awards, agli Aiap Women Design Awards, dall'ADI (entrando nella rosa dei candidati al Compasso d'Oro) e dalla Fondazione Cariplo per l'Innovazione Culturale.

 

Tra le recenti mostre si ricordano: Pittura Italiana Oggi, Triennale Milano, Milano (2023); Linea 1201, MAXXI L’Aquila, L’Aquila (2022); Jumelles culturelles, Château de Mayenne, Mayenne (2022); La ripetizione, Projecktraum 145, Berlino (2021); I know you know that you know, Galleria Yudikone, Brescia (2020); Total Recall, Galleria Bianconi, Milano (2020); Libere Tutte, Casa Testori, Novate Milanese (2019); Diagrammi, Cripta747, Torino (2019).

 

Sophie Westerlind (Stoccolma,1985) è una pittrice svedese che vive e lavora a Venezia. Ha studiato a Londra, dove si è laureata presso la Central Saint Martins (2011) e il Royal College of Art (2013). ll suo forte interesse per l’anatomia e il rinascimento veneziano la conducono a Venezia, dove consegue la laurea presso l’Accademia di Belle Arti (2018).
Nel 2019 ottiene una una borsa nazionale per i suoi disegni ispirati a Tintoretto dalla Royal Academy of Fine Arts a Stoccolma. Ha recentemente concluso la residenza presso la Cité Internationale des Arts a Parigi.

 

Tra le recenti mostre personali e collettive si ricordano: Spring Salon, Liljevalchs Konsthall, Stoccolma (2024); She affects us, indeed, Istituto Svedese, Roma (2023); You danced on the carpet and waited for her, Galerie Norbert Arns, Colonia (2023); Venice Time Case, Monitor Gallery, Roma (2023); Orbe, Galerie Ariane C-Y, Paris (2022); Pensa a Knut!, Casa Testori e Teatro deSidera, Milano (2022); Yes, I used to be a great dancer, Spazio NEUTRO, Reggio Emilia (2022); Venice Time Case, Galleria Tomaso Calabro, Milano (2021); Premio Combat, Livorno (2021); Dialogues 01, Center for Recent Drawing, Londra, UK (2021).