Donald Baechler / Peter Schuyff – I Remember you well in the Chelsea Hotel
THE POOL NYC PRESENTA LA MOSTRA DEDICATA AGLI ARTISTI DONALD BAECHLER E PETER SCHUYFF RESIDENTI AL LEGGENDARIO “CHELSEA HOTEL” DI NEW YORK.
Comunicato stampa
THE POOL NYC presenta “I Remember you well in the Chelsea Hotel”: Donald Baechler & Peter Schuyff, una mostra che prende il titolo dalla canzone Chelsea Hotel di Leonard Cohen e celebra due artisti, residenti del leggendario Chelsea Hotel di New York: Donald Baechler e Peter Schuyff.
Lo Show è stato pensato prima dell’improvvisa scomparsa dell’artista americano. Cogliamo dunque l’occasione per salutarlo e celebrarlo.
All’interno della mostra sono visibili lavori degli anni ’90, tra cui una serie di tele di Schuyff presenti nel suo appartamento al Chelsea Hotel.
Le camminate a New York sono infinite passeggiate: si parte da Chelsea e si finisce nell’East Village, senza rendersi conto dei chilometri e passando in rassegna mille volti, accenti e architetture.
Ogni settimana ci fermavano al Chelsea Hotel, uno di quei posti in cui i muri raccontano molte vite, alcune tragiche e altre che sanno di fiaba.
Al Chelsea Hotel ci hanno vissuto vari personaggi: Donald Baechler, Peter Schuyff, Jackson Pollock, Diego Rivera, Robert Mapplethorpe, Janis Joplin, Bob Dylan, Patty Smith, Leonard Cohen, Jack Kerouac, Allen Ginsberg…
Ci soffermavamo spesso nella Hall, squallida, mal tenuta, ma sicuramente vera, così conservata per decisione della vecchia proprietà. Si aveva la netta sensazione di essere entrati in un luogo in cui la festa era finita da un pezzo e pure male. Nella stanza a sinistra al lato del camino campeggiava un enorme vaso nero di fiori di Donald Baechler: era un grande dipinto con un fondo bianco, sporco, un soggetto di una disarmante semplicità grafica. La vera protagonista del quadro rimaneva la superficie, lavoratissima, con pezzi di stoffa applicati e ricoperti, tanti strati che traboccavano di colature, un insieme molto sessuale.
Baechler, pittore intrigante, ironico, uno dei pochi che riusciva a rendere sensuale anche un pallone da calcio. L’artista nato in Connecticut e scomparso da poco, ritraeva soggetti semplici, un insieme di memorie: nelle sue opere usava frammenti di stampa e tessuti, fotografie, cartoline, souvenir di viaggi per creare un immaginario personale.
Al Chelsea Hotel ci ha vissuto per venti anni l’olandese Peter Schuyff; la camera era piena di suoi lavori, con un letto queen in legno, la coperta bordeaux e un camino con tipiche decorazioni di fine ‘800. I lavori di Schuyff nascono su tele esistenti sulle quali l’artista vi dipinge motivi geometrici ripetitivi, quasi optical, creando nuove superfici, inaspettate e geniali. Nella New York degli anni Ottanta gli artisti, amici, convergono nell’East Village, quella parte di Manhattan che da sempre pulsa e raccoglie avanguardie.
I due artisti appartengono al Postmodern, il "Ritorno alla pittura". In America la decade dell'Ottanta è stata un periodo di prosperità economica e bolla speculativa, ma anche di moralismo bigotto. Fu un decennio adrenalinico. Ogni intellettualismo viene bandito, il quadro vuole essere "tela e colore", intriso solo di piacere. Astrattismo e figurazione convivono e ci si trova di fronte a una pittura ibrida, incline alla contaminazione degli stili e al rimescolamento delle tecniche.