Dongkyun Vak / Voci Nascoste. Le lingue che resistono.

Informazioni Evento

Luogo
CAMERA CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Via delle Rosine 18 10123 Torino, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
19/04/2024

su invito

Generi
fotografia

Due mostre: Dongkyun Vak. Heatwave e Voci Nascoste. Le lingue che resistono.

Comunicato stampa

Curata da Giangavino Pazzola in occasione della prima edizione di EXPOSED Torino Foto FestivalHeatwave è la mostra del giovane artista sudcoreano Dongkyun Vak, vincitore della terza edizione di A New Gaze, premio biennale creato dalla collezione svizzera Art Vontobel Collection e dedicato alla fotografia contemporanea.

Con oltre venti fotografie, tra lightbox e stampe di medio e grande formato, la mostra esplora il rapporto tra esseri viventi, natura e tecnologia nella contemporaneità. Le immagini di paesaggi naturali e antropizzati, di prototipi meccanici e autoveicoli, di architetture e corpi che li abitano ricompongono un catalogo visivo in cui innovazione tecnologica e design eco-compatibile tracciano una nuova via di coesistenza tra l'uomo e l'ambiente.

In Sala 6 vi aspetta Voci Nascoste. Le lingue che resistono: una mostra collettiva che raccoglie tre lavori inediti di Arianna Arcara, Antonio Ottomanelli e Roselena Ramistella sul tema delle minoranze linguistiche nelle aree interne della penisola italiana.

Un progetto multidisciplinare realizzato da CAMERA e Chora Media in partnership culturale con Lavazza che, insieme alle oltre 30 immagini esposte, comprende materiali campionati in diversi luoghi e una serie podcast realizzata da Chora Media.

Documentando la comunità albanese Arbereshe in Sicilia, i gruppi di parlanti greco-italioti della Grecia salentina in Puglia e quelli francoprovenzali della Valle d’Aosta, i progetti di Arcara, Ottomanelli e Ramistella descrivono un paesaggio visivo, morfologico e sonoro ricco e articolato, dove la fotografia contemporanea si incontra con la storia, la vivacità delle persone e la sacralità di luoghi, feste e miti.
Un patrimonio di conoscenze e di storie in continua trasformazione, risultato di migrazioni fisiche lontane, coesistenze e dispersioni linguistiche, marginalità numerica e centralità culturale, che fanno emergere la diversità come valore identitario.

Curata da Giangavino Pazzola, la mostra è realizzata in occasione di EXPOSED Torino Foto Festival.