Dove finiscono le tracce
Opere di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Una mostra di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in dialogo con Artissima.
Comunicato stampa
DOVE FINISCONO LE TRACCE - Opere di Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT è una mostra di Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT in dialogo con Artissima diffusa nei palazzi storici di Torino, con alcuni importantissimi pezzi della collezione della Fondazione attualmente in comodato alla GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’arte Contemporanea.
La mostra inaugurerà il 24 ottobre (per il pubblico dal 25 ottobre) e rimarrà allestita fino al 12 novembre, ed è un’importante opportunità per far conoscere al grande pubblico, nei giorni storicamente dedicati all’arte contemporanea, le opere della collezione della Fondazione, che supporta l’offerta del contemporaneo cittadino e che ogni anno attiva un fondo acquisizioni opere dedicato alla fiera.
Il progetto è un percorso itinerante in cinque luoghi del centro di Torino, una riscoperta della città attraverso l’esperienza di cinque opere testimoni della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT acquisite nel corso degli ultimi vent’anni e conservate come patrimonio museale dalla GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’arte Contemporanea.
L’esposizione racconta il rapporto tra grande storia e microstoria attraverso alcune opere iconiche degli artisti prescelti, in cui l’evoluzione degli eventi che segnano il decorso dei processi storici è accompagnato da riflessioni che declinano i sommovimenti epocali in chiave più intima e imperscrutabile, dando spazio al flusso degli eventi personali, alla soggettività degli artisti così come alla storia culturale del territorio.
Ogni opera costruisce un rapporto indiziario con il suo tema di riferimento, mostrando come i rivolgimenti geopolitici, le transizioni della storia globale e la ricerca del sé siano osservati dagli artisti mediante prospettive elusive, spingendosi sin oltre tracce ed evidenze manifeste per svelare realtà nuove e immaginari inediti. Come suggeriva una delle maggiori voci della poesia italiana del novecento, quella di Piero Bigongiari, è dove finiscono le tracce, dove più nulla si legge, che si apre lo spazio di conoscenza dell’arte e della parola poetica.
I luoghi e le opere
Palazzo Madama (corte medioevale)
Peter Friedl, Failed States, 2011 (tessuto)
Museo del Risorgimento (cortile)
Cally Spooner, Soundtrack for a Troubled Time, 2017 (installazione sonora a due canali)
Teatro Carignano (ingresso)
William Kentridge, City of Moscow (Map: Geodetic Bureau for the planning of the city of Moscow, 1940), 2009 (arazzo, lana mohair e ricami)
Teatro Regio (sala del caminetto)
Simon Starling, Four Thousand Seven Hundred and Twenty Five (Motion Control/Mollino), 2007 (film digitalizzato)
Palazzo Perrone - Fondazione CRT (cortile)
Francesco Gennari, Contrazione della metafisica n.2, 2007 (marmo bianco)