Draftsmen’s Fest # 1
Nell’ambito di Draftsmen’s Fest, un progetto in cinque appuntamenti dal vivo (da marzo a maggio 2013) che mette in relazione il disegno e la produzione del suono, la sede milanese dell’Istituto Svizzero presenta # 1 Giorgio Di Salvo feat. Primitive Art.
Comunicato stampa
Draftsmen’s Fest # 1:
Giorgio Di Salvo feat. Primitive Art
Live set: giovedì 28 marzo 2013 h.21.30
Istituto Svizzero - Via Vecchio Politecnico 3, Milano
A cura di
Francesco de Figueiredo e Massimiliano Bomba
Prossimi appuntamenti:
Dennis Tyfus (BE), Canedicoda (IT), Nieves Soundsystem (CH) e altro ancora…
Nell’ambito di Draftsmen’s Fest, un progetto in cinque appuntamenti dal vivo (da marzo a maggio 2013) che mette in relazione il disegno e la produzione del suono, la sede milanese dell’Istituto Svizzero presenta giovedì 28 marzo alle ore 21.30, # 1 Giorgio Di Salvo feat. Primitive Art. Questo primo dei cinque appuntamenti, curati da Francesco de Figueiredo e Massimiliano Bomba, vede l’incontro tra Giorgio di Salvo, illustratore, musicista grafico e fashion designer, e il duo romagnolo-colombiano Primitive Art, composto da Jim C. Nedd e Matteo Pit – giovanissimi protagonisti della scena musicale d’avanguardia milanese: il display disegnato da Di Salvo, che si ispira alle forme arcaiche e primitive dell’immaginario tribale, dai tattoo alle architetture precolombiane, entrerà in relazione con le contaminazioni sonore derivate da campionature di musica popolare folk dall’Africa, dal Nepal, dalla Colombia e dall’Italia.
Draftsmen’s Fest è un display in progress che propone il dialogo tra il disegno – inteso come espressione diretta e gestuale – e la produzione del suono. Durante ognuno dei cinque appuntamenti milanesi della rassegna saranno presentati progetti sviluppati da artisti e musicisti – svizzeri e internazionali – appositamente per l’Istituto Svizzero a Milano.
Draftsmen’s Fest prende in esame il rapporto sincretico tra l’immagine disegnata e il suono, con un particolare riferimento alla relazione intima e confidenziale che si stabilisce nel momento in cui lo spettatore è coinvolto in maniera frontale: in senso letterale e come metafora dell’impatto immediato che il binomio suono/immagine è capace di attivare. Gli artisti e i musicisti invitati alla rassegna si riappropriano di una pratica che mette in stretta relazione suono e segno, in un rapporto ricco di rimandi e di riferimenti reciproci. Tale pratica deriva da una fonte di ispirazione condivisa, ovvero la cosiddetta Scuola di Providence e gli avvenimenti che si susseguirono tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila in quello che diventerà il luogo simbolo di un movimento transnazionale, dalla East alla West Coast, al Canada e all’Europa, attraverso il Giappone: Fort Thunder, un capannone industriale inutilizzato nel distretto della cittadina americana di Providence (Rhode Island, USA) allora occupato da artisti e musicisti avant-garde, tra cui Brian Ralph, Jim Drain, Brian Gibson e Brian Chippendhale dei Lighting Bolt e Hisham Akira Bharoocha dei Black Dice. Artisti a cavallo tra le scene, luoghi, persone e progetti che nel tempo si sono consolidati nel panorama culturale internazionale: partendo da questo scenario, Draftsmen’s Fest vuole dare luce a un preciso emisfero espressivo, occupando con il suono e il segno gli spazi milanesi dell’Istituto Svizzero.
Giorgio Di Salvo (Milano, 1981) si occupa di hip-hop, writing e grafica dagli anni Novanta. Nel 2005 firma la sua prima collezione per VNGRD, marchio di cui Giorgio è direttore creativo e socio fondatore. Da qui nascono anche le collaborazioni con i marchi americani Snafu, Rockers Nyc, Actual Pain, Stussy e Fuct, gli italiani Slam Jam, Super e False di Singapore. Ha collaborato come grafico e illustratore per Vice Magazine, Fantom e Hunter. È art director della rivista STUDIO insieme a Tommaso Garner.
Jim C. Nedd (Brescia, 1991) è originario della Colombia e del Guyana. Insieme a Matteo Pit (Ravenna, 1991), dal 2011 fa parte di Primitive Art. I “primitivismi” in questione non alludono alle avanguardie storiche ma a un approccio istintivo, tribale e paradossalmente imparentato alle culture digitali. Primitive Art si definisce “un’identità Afrofuturista in divenire” ipnotica e di ispirazione techno, che si lega a un immaginario preciso e che colloca il duo in un territorio di confine tra le modalità tipiche del clubbing e le arti visive.
I curatori:
Francesco de Figueiredo è art director di Nero, una rivista di cultura contemporanea e una casa editrice specializzata in libri d’artista di cui è co-fondatore. Con Valerio Mattioli fa parte del progetto musicale Heroin in Tahiti, nato a Roma nel 2010.
Massimiliano Bomba è un artista che lavora con il video e con l’installazione. Nel 2006 ha fondato RAWRAW edizioni, un progetto editoriale d’arte contemporanea. Dal 2009, insieme a Francesco de Figueiredo e Valerio Mattioli, si occupa della veste grafica e della produzione di Rainforest, un progetto musicale e una serie di edizioni d’artista, nato a Roma nel 2008. Vive e lavora a Milano e a Roma.
Media partner: NERO