Draw, Love, Build. L’architettura di Sauerbruch Hutton
La mostra “Draw, Love, Build. L’architettura di Sauerbruch Hutton”, allestita al terzo piano di M9 – Museo del ’900, presenterà l’attività trentennale dello studio Sauerbruch Hutton, tra i cui progetti riconosciuti a livello internazionale figura lo stesso M9.
Comunicato stampa
La mostra “Draw, Love, Build. L’architettura di Sauerbruch Hutton”, allestita al terzo piano di M9 - Museo del ’900, presenterà l’attività trentennale dello studio Sauerbruch Hutton, tra i cui progetti riconosciuti a livello internazionale figura lo stesso M9. Non si tratterà di una classica mostra di architettura: l’ambizione è quella di realizzare un’esposizione che risulti accattivante, interessante e utile per il vasto pubblico, e non solo per gli addetti ai lavori. Temi quali il colore, la sostenibilità e il comfort – questioni fondamenti nell’architettura di Sauerbruch Hutton – saranno declinati in modo inaspettato e divertente.
Grazie a una cinquantina di modelli, tutti correlati da un tablet con contenuti fotografici, audio e video, a disegni e campioni, il visitatore potrà sperimentare le creazioni dello studio berlinese. Oltre alla presentazione dei singoli progetti, la mostra evidenzierà le continuità tematiche che percorrono tutta la carriera dello studio, collegando edifici e progetti disseminati in tutta Europa.
Una sezione speciale della mostra sarà dedicata al progetto M9 e al Museo del ’900, anche attraverso le fotografie realizzate dalla fotografa Alessandra Chemollo, che ha immortalato l’area dal 2008, al momento dell’acquisizione da parte della Fondazione di Venezia, e ha poi documentato tutte le fasi dei lavori di cantiere, fino all’inaugurazione del 2018.
La vista sul centro di Mestre, svelata ai visitatori dalla terrazza al terzo piano, sarà il culmine dell'esperienza espositiva.
Nell'ambito della mostra verrà inoltre proiettato il documentario del regista Harun Farocki Sauerbruch Hutton (2013), dedicato alla poetica e al lavoro dello studio berlinese.
Il catalogo, edito da Marsilio Editori, presenterà una selezione largamente inedita di disegni e schizzi a mano dei due architetti, insieme a una conversazione sui temi della città durante la pandemia, del ruolo dell’architetto e delle infrastrutture con Kaye Geipel, Benedikt Crone e Juan Lucas Young.
SAUERBRUCH HUTTON
Sauerbruch Hutton è stato fondato a Londra nel 1989 da Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton.
Lo studio, trasferitosi a Berlino nel 1993, ha ottenuto notorietà internazionale anche grazie alla precoce e costante attenzione ai temi della sostenibilità architettonica e urbanistica. In merito a questo loro impegno molti sono i progetti che hanno ottenuto premi e riconoscimenti, come il GSW Headquarters a Berlino (1999), il Federal Environmental Agency a Dessau (2005) e il Brandhorst Museum a Monaco (2009). Louisa Hutton e Matthias Sauerbruch sono stati insigniti dell’Erich Schelling Prize nel 1998, del Fritz Schumacher Prize per l’Architettura nel 2003, dell’International Honour Award per l’Architettura Sostenibile nel 2010 e del Gottfried-Semper-Award nel 2013.
Molteplici sono i progetti di Sauerbruch Hutton attualmente in costruzione in Germania, Francia, Lussemburgo, Finlandia, Svezia, Regno Unito e Italia.
Louisa Hutton RA, BA (Hons), AA Dipl., RIBA
L’architetto Louisa Hutton è socio fondatore dello studio Sauerbruch Hutton e visiting professor presso la Harvard Graduate School di Design. Detiene una cattedra presso l’Architectural Association di Londra e riveste il ruolo di esaminatrice esterna in diverse università del Regno Unito. È membro del Curatorial Board della Schelling Architecture Foundation, Commissioner del CABE e membro del primo Comitato di Direzione del Bundesstiftung Baukultur. Louisa Hutton ha inoltre ricevuto il titolo di Royal Academician of Arts.
Matthias Sauerbruch Prof. Dipl. Ing., AA Dipl., ARB, Hon. FAIA
L’architetto Matthias Sauerbruch è socio fondatore dello studio Sauerbruch Hutton e visiting professor presso la Harvard Graduate School di Design.
Professore dell’Architectural Association dal 1985 al 1990, della Technische Universität di Berlino dal 1995 al 2001, passando poi alla Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda dal 2001 al 2007. Sauerbruch ha proseguito il suo impegno a livello internazionale tenendo lezioni, partecipando e presiedendo a giurie specialistiche e contribuendo ad innumerevoli conferenze.
È socio fondatore del German Sustainable Building Council, membro di commissione del Zurich Building Council, membro del consiglio di amministrazione della Bauhaus Dessau Foundation e della Akademie der Künste di Berlino, nonché Honorary Fellow dell’American Institute of Architects.
Per maggiori informazioni visitare:
www.m9museum.it
Responsabile interna comunicazione M9 - Museo del ’900
Silvia Pellizzeri | [email protected]
Ufficio stampa M9 - Museo del ’900
Studio Giornalisti Associati BonnePresse
Carlotta Dazzi | [email protected] | 347 12 99 381
Gaia Grassi | [email protected] | 339 56 53 179
M9 - Museo del ’900, nato da un progetto di Fondazione di Venezia e inaugurato nel dicembre 2018, è un’istituzione culturale dal respiro e dalla vocazione internazionali. Non un museo tradizionale, ma un laboratorio permanente del contemporaneo. Una sperimentazione innovativa la cui ambizione è svelare la storia materiale del Novecento in Italia. Propone, infatti, un caleidoscopico racconto del XX secolo: ne mostra i cambiamenti demografici, sociali, politici e culturali, ambientali e paesaggistici; presenta gli esiti e le ambizioni, le sfide e le conquiste, le minacce e le opportunità che hanno segnato la storia italiana lungo tutto il secolo scorso.
La collezione permanente del museo occupa il primo e il secondo piano dell’edificio; è articolata in otto sezioni tematiche e presenta il Novecento italiano attraverso i beni culturali e materiali che lo stesso secolo ha prodotto – con un largo utilizzo di immagini, installazioni audio, video – sfruttando le nuove tecnologie per la narrazione dei contenuti, l’interattività dell’utenza e l’immersività della visita.
Grazie al programma di mostre temporanee ospitate al terzo piano e diffuse, a partire dal 2021, in nuovi spazi del museo, al palinsesto di eventi per il grande pubblico e alle attività didattiche e formative rivolte alle scuole e a tutti i cittadini e i portatori di fragilità, M9 intende essere una casa aperta al territorio e al Paese, capace di promuovere riflessioni e azioni sul tempo presente e sul futuro.
Il progetto architettonico del museo è firmato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton; l’allestimento della permanente dallo studio Grisdainese; la progettazione grafica dallo studio CamuffoLab; le installazioni da cinque studi di multimedia e interaction design: Carraro Lab, Clonwerk con Limiteazero, Dotdotdot, Karmachina con Engineering Associates, Nema FX.