Drive me acid

Informazioni Evento

Luogo
MLAC - MUSEO LABORATORIO DI ARTE CONTEMPORANEA
Piazzale Aldo Moro 5, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì a sabato, ore 15.00 – 19.00

Vernissage
23/02/2024

ore 17.30

Curatori
Niccolò Giacomazzi
Generi
arte contemporanea, collettiva

Il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma è lieto di presentare Drive me acid a cura di Niccolò Giacomazzi.

Comunicato stampa

Il MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma è lieto di presentare Drive me acid a cura di Niccolò Giacomazzi dal 23 febbraio al 21 marzo 2024; in mostra le opere di dodici artisti figurativi italiani: Oliviero Biagetti, Verdiana Bove, Lula Broglio, Giovanni Ceruti, Hugo Ciappi, Matteo Cordoni, Letizia Lucchetti, Margherita Mezzetti, Pietro Moretti, Flavio Orlando, Chiara Ressetta, Vittorio Zeppillo. Il progetto è sostenuto da Contemporary Cluster in collaborazione con la Collezione Fabio Frasca.
La mostra, pensata per la sala espositiva del MLAC, vede il coinvolgimento di dodici artisti, tutti pittori figurativi italiani di età inferiore ai 35 anni, con l’obiettivo di offrire uno sguardo sulla scena emergente della pittura italiana. A seguito di una ricerca sul territorio nazionale sono stati selezionati artisti provenienti da varie località e ambienti della penisola; essi lavorano e hanno studiato tra Roma, Milano, Venezia, Ancona, Firenze e Torino. Molti di loro hanno già avviato rapporti professionali con alcune gallerie e vantano nel proprio curriculum mostre in istituzioni pubbliche e private; altri invece sono alle prime esperienze, ma la loro qualità lavorativa non è affatto trascurabile.
Drive me acid delinea uno spaccato generazionale di artisti che affrontano tematiche legate alla contemporaneità. Dalla ricerca è emerso che un gran numero di artisti sta conducendo, contemporaneamente e in modo del tutto indipendente, un lavoro su tematiche comuni legate a una condizione di smarrimento e disincanto. In alcuni casi, si aprono delle possibilità di evasione e di ricerca di un’identità lontana da territori erosi. La pittura figurativa si sta sempre più affermando negli ultimi anni, ed in particolare il ruolo dell’individuo è tornato, sotto diverse forme, al centro dell’indagine artistica.
Il desiderio di progettare questa mostra di ricerca sulla pittura contemporanea trova le sue radici nella vocazione puramente sperimentale e didattica del Museo, che fin dalla sua costituzione si è focalizzato sulla ricerca e sulla formazione critica delle future generazioni.

 

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Profilo degli artisti

Oliviero Biagetti

La ricerca artistica di Oliviero Biagetti (Velletri, 1994) si concentra sul corpo e sulla capacità di relazionarsi a un mutamento e in particolare ai sintomi che produce. Questi, emergendo idealmente dall’epidermide, mettono in relazione la realtà del nostro presente con quella spettrale che lo infesta.

Verdiana Bove

Verdiana Bove (Roma, 1996) utilizza la pittura come mezzo attraverso il quale mettere a fuoco gli aspetti più significativi della sua realtà: a partire da rappresentazioni fotografiche della sua famiglia o personali, ritrae momenti significativi attraverso la fusione di ricordi e immaginazione.

 

Lula Broglio

Giovanni Ceruti

Giovanni Ceruti (Firenze, 2000) nelle sue opere, riproduce su tela tramite pittura ad olio, scritte infantili dotate di “nonsense” e “contraddizioni”. Questa trasposizione gli permette di recuperare uno spirito infantile posto in contraddizione con la freddezza dell’operazione tecnica e, inoltre, di mettere al centro dell’operazione il retro del foglio.

Hugo Ciappi

L’artista si concentra sull’esperienza della vita umana dando rilevanza  a cose di minore importanza (un ricordo, una domanda, una situazione, una storia), con l'intento di realizzare un corpus di opere che possano, attraverso la loro visione, restituire l'immagine di vecchie cartoline, dei frammenti, periodi della vita quotidiana di una persona.

Matteo Cordoni

Il lavoro dell’artista si concentra sull’umorismo. Per dare vita alle sue opere impiega l’utilizzo di bombolette spray e oil stick su pannello di legno, ma recentemente la sua ricerca artistica vede anche comparsa di altri media per la realizzazione di sculture e installazioni.

Letizia Lucchetti

Letizia Lucchetti (Ancona, 1999) è scultrice di creazioni artistiche e inquietanti, che nella tranquillità campestre dei temi descritti narrano di un’ inevitabile accettazione degli eventi del destino. La sua attività artistica si manifesta in un movimento contorto e ammorbidito da tonalità chiare che trasmutano la severità dell’evento raffigurato in un lieto momento di condivisione.

Margherita Mezzetti

La sua ricerca artistica di Margherita Mezzetti (Siena, 1990) esplora l’evoluzione dell’identità mediante dipinti sviluppati attraverso l’uso della manipolazione digitale e della fotografia.I soggetti delle opere sono conosciuti dall’artista, si tratta di amiche con cui instaura un dialogo che conduce alla creazione di una narrazione fantastica; creando immagini che rispondono a un linguaggio estetico surreale surreale e costruito.

 

Pietro Moretti

Pietro Moretti (Roma, 1996) traendo spunto dalle fiabe e dalle favole si interroga sull’ambivalenza delle emozioni nelle relazioni intime, sulla complessità del desiderio di appartenenza, sull’identità e sul corpo, come schermo di intersezione tra il personale e il sociale. Le sue opere, che vertono dal figurativo al non figurativo, enfatizzano le incoerenze della rappresentazione pittorica per riflettere sull’inattendibilità delle narrazioni.

Flavio Orlando

Il lavoro di Flavio Orlando (Roma, 1991) si concentra sul modo in cui le esperienze di ogni giorno, le rimembranze, le sensazioni confluiscono in un universo dipinto in cui la realtà si trasforma attraverso il suo sguardo. Con le figure che popolano le sue opere, rese attraverso facce e corpi iperbolici e situazioni paradossali, crea un gioco di ruolo inserendole in un dipinto come un regista farebbe con i suoi attori.

Chiara Ressetta

Chiara Resetta (Trieste, 1996) nella sua ricerca artistica reinterpreta la realtà che la circonda. Parte vitale della sua ricerca è l’archiviazione di immagini della storia dell’arte, le quali, ridefinendo l’ universo visivo visivo della vita quotidiana, delle narrazioni e dei paesaggi, si materializzano nelle sua pittura apparendo come tracce di un’esperienza condivisa all’interno di una socialità timidamente rivelata.

Vittorio Zeppillo

La pratica artistica di Vittorio Zeppillo (San Severino, 1998) tiene insieme in un unicum il linguaggio e  la sensibilità pittorica con quella installativa. Le figure che popolano le sue opere, pur se percepite in miserabilmente dall’osservatore, hanno una loro prospettiva visiva particolare che rimanda a quella degli automi con cui condividono un destino di obsolescenza. Si tratta di uno sguardo quindi per il quale la stortura fisica si traduce in una qualità esistenziale.