Druid. And still they don’t believe it

Informazioni Evento

Luogo
GALLERY HOTEL ART
Vicolo Dell'oro 5, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
22/03/2024
Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea

L’hotel in Vicolo dell’Oro torna a far parlare di arte contemporanea con un progetto inedito a firma di Druid.

Comunicato stampa

Da oggi gli spazi del Gallery Hotel Art ospitano l’artista Emanuele Napolitano, alias Druid, con la sua prima mostra personale a Firenze dal titolo And still they don’t believe it, a cura di Valentina Ciarallo.

 

Lungarno Collection torna a parlare e nutrirsi d’arte con un nuovo progetto che arricchisce la sua rosa di collaborazioni. Sin dal 2000 il Gallery Hotel Art di Vicolo dell’Oro 5 stimola il dialogo creativo tra arte contemporanea, i fiorentini e gli spazi dell’albergo con i suoi ospiti internazionali.

 

Druid, romano di nascita, è artista visivo, pittore, video-maker e regista. Usa il colore e il segno grafico avvicinandosi ai grandi protagonisti delle avanguardie di inizio Novecento come Henri Matisse, Paul Gauguin, André Derain e il poeta-artista Jean Cocteau. Il tratto del non-finito ha la pienezza del tutto, è incisivo ma libero, abbina campiture di colori puri e intensi dalla stesura piatta e dagli accostamenti arbitrari. Emerge un gusto di ispirazione orientaleggiante, caro ai post-impressionisti, che riecheggia sia nelle forme sia nei soggetti prescelti.

 

L’artista si sofferma su dettagli di ambienti domestici che fanno da sfondo ai suoi personaggi spesso ritratti in coppia e che si alternano a quinte da immaginare. Le sue figure appartengono ad un tempo poeticamente simbolico e sognatore, ma al contempo estremamente moderno come un teatro della memoria che si fonde con quello della vita reale.

 

Per gli spazi del Gallery Hotel Art, Druid presenta un progetto del tutto originale, composto da un nutrito numero di opere inedite, come la serie di pitture dedicata ai dodici segni zodiacali. Un oroscopo per immagini dove simboli e volti si rispecchiano in un suggestivo dualismo di colori e sagome. Ogni dipinto è accompagnato dalla predizione sul destino individuale, espressamente formulata dall’artista. Lo zodiaco è da sempre evocativo e affascinante, il mistero delle stelle incanta come incantano le sue raffigurazioni. L’illusione è che posizione e movimento dei corpi celesti influiscano significativamente sulla nostra personalità a tal punto da condizionare il nostro umore e cambiare il senso della giornata.

 

 

 

Per la prima volta viene anche esposta la collezione di oltre trenta piatti in ceramica vintage, prodotti per l’occasione e che prende spunto dalla lunga tradizione della ceramica toscana. Dalle forme e dimensioni insolite, la serie di vasellame tappezza l’intera parete della sala colazioni rievocando un ambiente tradizionale e familiare come la nostalgica cucina della nonna in cui la parola era al centro del focolare. Ogni fondo del piatto riporta una frase o un disegno ironico in pieno stile “Druid”.  E la parola scritta che nasce dall’osservare e ascoltare l’altro, diventa la chiave di accesso della sua estetica.

 

Immancabile la serie dei disegni-vignetta nei quali l’artista immagina tempi e luoghi accendendo il riflettore sulla sfera femminile. Una sottile e puntuale lettura dei comportamenti e relazioni sociali al tempo del web, dove lo stereotipo trova riscontro nel nostro immaginario. Una visione individuale che, attraverso una corale lettura, si fa collettiva. Le donne ritratte sono sicure di sé, sarcastiche, non temono rivali, ma allo stesso tempo appaiono fragili e malinconiche, avvolte nell’indipendenza-dipendenza verso l’altro sesso o il mondo che le circonda.

 

”Non inseguire chi sa dove trovarti”; “Ti ci devo portare-migliore frase d’amore di sempre”; “50 % Human 50% Spritz”, sono alcune delle espressioni che accompagnano come aforismi le illustrazioni disegnate a matita. Pensieri condivisi di esperienze vissute o ancora da vivere in bilico tra una nostalgica felicità che quotidianamente l’artista pubblica sul suo profilo Instagram. L’uso del rosso e blu, tinte predilette da Druid e colori del sangue arterioso e venoso, nonchè retaggio della scuola (come il lapis rosso-blu usato dal maestro per correggere i compiti) segnano un fil rouge che accompagna tutta l’inedita esposizione And still they don’t believe it, titolo liberamente tratto da un celebre brano firmato The Smiths nei primi anni ’80.

Lungarno Collection

Fondata nel 1995, Lungarno Collection è la compagnia di gestione alberghiera di proprietà della famiglia Ferragamo, con presidente Leonardo Ferragamo, che ha trasferito nel settore dell’ospitalità gli stessi principi di stile e coerenza che hanno distinto nel mondo la casa di moda Salvatore Ferragamo. Lungarno Collection nasce a Firenze dove conta 4 proprietà, luoghi unici in posizione privilegiata intorno a Ponte Vecchio e con vista panoramica sulla città (Hotel Lungarno, Gallery Hotel Art, Portrait Firenze e Hotel Continentale). Il gruppo è anche a capo di una Dining Collection con tre ristoranti (Ristorante stellato  Borgo San Jacopo- Caffè dell’Oro e The Fusion Bar & Restaurant) e 2 Bar (La Terrazza c/o Hotel Continentale  e Picteau Bistro & Bar  c/o Hotel Lungarno) a Firenze, mentre a Milano l’elegante 10_11 Bar-Ristorante-Giardino. Fa parte di Lungarno Collection anche il brand d’hotellerie Portrait che oggi conta 3 proprietà in 3 città italiane: Portrait Roma – Portrait Firenze e Portrait Milano.

 

DRUID

Emanuele Druid Napolitano - classe 1976, nato a Roma - realizza dipinti, disegni, film e opere d’arte con vari media. Le sue opere - mai del tutto compiute - scrutano le mille forme e volti del contemporaneo mettendone in discussione i significati e restituendoci ogni volta uno sguardo nuovo, diverso, originale. Tra le sue mostre e i suoi progetti più recenti: Druid, Spirito Art Series a cura di Valentina Ciarallo, San Lorenzo Studio e Soho House Roma – Roma (2023); Scaramouche, Industrie Fluviali – Roma (2022); Reading Druid Tempesta Gallery – Milano (2022); Una Moltitudine di Cose, Erno – Roma (2022); BAR, proiettato per Rome Art Week 2021, Roma (2021); Roma Città Aperta, Nomas Foundation, Roma (2021); Stabilimento Ostiense, Roma (2020); Da Casa, AlbumArte, Roma (2020); Chasing Boundaries (2016-2019); Streetlight, Wedge Projects, Chicago (2019); Larva Project, Jerusalem Artist House, Jerusalem (2019); Filmografia: “I 400 giorni: Funamboli e Maestri”, documentario presentato alle 41esima edizione del Torino Film Festival (2023, Italia, 70’); They left us, presentato al Festival de Cannes - Official Selection, Francia (2015).