Durare in arte
Una doppia personale di due artisti che utilizzano la figura umana per raccontare storie. Riccardo Dalisi sceglie il metallo (il ferro, il rame) e il forex per le sue sculture. Stefano Parisio Perrotti si affida alle pietre lavorate dal mare.
Comunicato stampa
Mercoledì, 12 novembre 2014 (vernissage ore 18,30 – 21,00) nel nuovo ufficio dei promotori finanziari di Banca Fideuram in Piazza dei Martiri a Napoli si inaugurerà la doppia personale di Riccardo Dalisi e Stefano Parisio Perrotti intitolata Durare in arte. Dalla pietra al metallo.
Una doppia personale di due artisti che utilizzano la figura umana per raccontare storie. Riccardo Dalisi sceglie il metallo (il ferro, il rame) e il forex per le sue sculture. Stefano Parisio Perrotti si affida alle pietre lavorate dal mare. Materiali che “durano” e che fanno “durare” l’arte grazie alla loro resistenza e robustezza. Da questi materiali “duri”, originariamente inespressivi e impersonali, come il metallo e le pietre, sia Riccardo Dalisi che Stefano Parisio Perrotti fanno emergere figure nascoste che raccontano storie, colgono momenti e scatti di vita.
Nelle opere che Riccardo Dalisi espone, al centro dell’attenzione c’è la figura umana. “Per essere più vicina alla vita – spiega l’artista - quasi a identificarvisi, l’arte, il bisogno dell’arte veicolano dentro di sé il mistero. Il dolore, il limite infinito, la cattiveria e la guerra, la difficoltà della comprensione, gli slanci, la luce e l’ombra, la fitta tenebra in cui spesso ci troviamo immersi, il lavoro paziente, costruttivo di chi in silenzio opera per il bene. La poesia, gli slanci, la bellezza struggente del mondo: tutto ciò è stare di fronte al mistero della vita”. Anche se diverse l’una dall’altra sia per la scelta del materiale che per il soggetto, ogni scultura ha una sua storia: a volte poetica, come nell’opera Dal cuore verso l’alto e Volo sacro; a volte ironica come in Maradona; oppure favolosa come in Cavallo e cavaliere e La Sfida.
Poesia, metafore e a volte ironia s’intrecciano l’uno con l’altro anche nei lavori di Stefano Parisio Perrotti. Le sue minute figure umane danno anima e vita alle pietre diventando palcoscenici, piccoli mondi, a volte di solitudine (come nell’opera mi parlo e non mi sento), a volte di nostalgia (la faccia nascosta della mia luna era in fondo al mare) oppure di riflessione (tienimi che ti tengo). “In generale m’intriga – racconta Parisio Perrotti - trattare temi come le interazioni tra le persone e ancor di più la percezione della solitudine vagante e inconsapevole delle anime. Un po’ come quei mille viaggiatori che si ritrovano nel grande atrio di una stazione e che in realtà sono esseri solitari con i loro problemi, le loro fisime, manie, visioni e proprio per questo interessanti, unici e che val la pena raccontare se si riesce a scovare il "plus-paradosso" o ancora la “plus-mania”, la "plus-fisima" che ognuno di noi certamente ha.”
Banca Fideuram è leader nel settore della consulenza finanziaria in Italia, offrendo servizi personalizzati, in ambito finanziario e patrimoniale. La decisione di prestare i propri uffici come luogo alternativo per la cultura nasce dall’idea di voler dare ai propri clienti, e non solo, la possibilità di apprezzare l’arte anche in spazi generalmente pensati come luoghi destinati al mondo finanziario. La mostra potrà essere visitabile comunque già a partire da lunedì, 10 novembre. Chi è interessato può recarsi presso gli uffici di Piazza dei Martiri 58 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17,30 senza appuntamento.