During the Second World War
In occasione dell’ultima mostra della stagione Peep-Hole presenta “During the Second World War, a British sergeant piloting a Kittyhawk fighter plane disappeared in the Sahara Desert. Now employees of an oil company have come upon the plane’s remains within the shifting Egyptian sands. To the joy of historians, the aircraft is astonishingly well-preserved and reveals a great deal about its pilot’s fight for survival.”, una collettiva di tre artisti basata su una conversazione con David Lieske e impostata sui limiti determinati dai tempi ristretti dell’exhibition making.
Comunicato stampa
In occasione dell'ultima mostra della stagione Peep-Hole presenta "During the Second World War, a British sergeant piloting a Kittyhawk fighter plane disappeared in the Sahara Desert. Now employees of an oil company have come upon the plane's remains within the shifting Egyptian sands. To the joy of historians, the aircraft is astonishingly well-preserved and reveals a great deal about its pilot's fight for survival.", una collettiva di tre artisti basata su una conversazione con David Lieske e impostata sui limiti determinati dai tempi ristretti dell’exhibition making.
L'Arte e la sua critica sembrano vivere una dimensione temporale di costanti mini-crisi: la produzione di mostre, opere e testi si è trasformata in un modo di operare costantemente “ad hoc” che esercita una sottile ma allo stesso tempo assillante pressione. Non è facile dire se si tratti esclusivamente di cattiva organizzazione o di un sistema che strutturalmente richiede una mentalità da undicesima ora, fornendo solo occasioni last-minute. Per certi versi le condizioni istituzionali sono diventate così fragili che la possibilità di una “discontinuità” improvvisa si ripercuote costantemente sul lavoro di tutti. Un'opportunità si crea, come un buco che ha bisogno immediatamente di essere riempito.
I libri di Heike-Karin Föll sono il risultato di lunghi procedimenti realizzativi, in alcuni casi dei veri e propri processi di creazione e selezione a lungo termine durante i quali l'artista raccoglie immagini-materiali, disegna schizzi, archivia i suoi sogni, crea liste di autori, artisti e amici, ritaglia immagini dalle sue novelle e poemi preferiti, crea le sue sfumature di blu scintillante aggiungendo smalto per unghie all'inchiostro, realizza fotocopie o continua semplicemente a scrivere il suo diario. Il risultato è una serie di fragili eventi visuali (pagine) rilegati all'interno del solido contesto di un libro, in bilico tra uno stato "per i suoi soli occhi" e il "saranno esibiti".
L'opera di Ken Okiishi è composta dalle riproduzioni di immagini pubblicate sul sito streeteasy.com che mostrano un appartamento di Manhattan, un tempo studio di Marcel Duchamp (ora in vendita, o almeno lo è stato fino a poco tempo fa). Le foto sono installate su un muro dipinto in chroma green, un colore ottimizzato per essere rimosso digitalmente dalla riproduzione video o fotografica dell'intero lavoro. L'opera traccia un filo sottile tra una strategia che potrebbe essere originata da una pratica di "institutional critique", ossia l'esplorazione dell'implicazione dell'arte con l'economia, e un evidente sfruttamento della fama critica accumulata attorno al nome "Duchamp".
I lavori di Robin Bruch sono come una declinazione psicologica del color field painting, dove il dubbio, l'autoironia e l'insicurezza trovano la loro forma, rimanendo tuttavia audaci e provocatori. Quarant'anni dopo la loro produzione, guardiamo queste immagini e scopriamo che assomigliano alle opere di Mary Heilmann, nella loro trasgressione gestuale tipica dell'attitudine modernista, e ci rivelano una strana, perfino biomorfica geometria che ricorda l'umorismo complesso di Philip Guston. L'opera di Robin Bruch vive la contraddizione di essere ostinatamente non-impegnata, anche se magistralmente realizzata attraverso semplici gesti e l’utilizzo sapiente dei colori.
Heike-Karin Föll è nata nel 1967 a Bad Cannstatt, Germania. Vive e lavora a Berlino. Ha partecipato a numerose mostre collettive, quali: The Happy Fainting Of Painting, Zwischen Bild und Buch, Materialsammlung Malerei Heute, Berlino (2012); fotofortokyo, Galerie Krise, Tokyo (2011), HUMAN VALLEY, Autumn: „l’amour en e majeur“, suivi de village a trois: ménage bete; a proposition by Heike-Karin Föll, Jean-Michel Wicker and Gregorio Magnani, Kunsthalle Zürich, Zurigo (2011); Mapping the Studio, Berlino (2005) Sympathie, Montparnasse, Berlino (1999), Sex and Space, Shedhalle, Zurigo (1995).
Ken Okiishi è nato nel 1978 a Ames, Iowa. Vive e lavora a New York e Berlino. Tra le sue mostre personali più recenti ricordiamo: (Goodbye to), Take Ninagawa, Tokyo (2012), Gino / Marcel Duchamp on Streeteasy.com, Mathew, Berlino (2012); (Goodbye to) Manhattan, Alex Zachary, New York (2010). Ken Okiishi ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive, tra le quali: I don’t know if it makes any sense – I feel quite dizzy and a little drunk due to the blow. I will return with more info shortly..., IMO, Copenaghen (2011); Head-Wig (A portrait of an exhibition), Camden Arts Centre, Londra (2009); Evas Arche und der Feminist, Contemporary Art Museum St. Louis (2009); Between the Lines, Daniel Reich temporary space at the Chelsea Hotel, New York (2006), Nowojorskie Porno, Foksal Gallery Foundation, Varsavia (2004).
Robin Bruch è nata nel 1948 a Cleveland, Ohio. Vive e lavora a New York. Le sue mostre personali più recenti includono: Eye Play, Rebecca Ibel Gallery, Columbus, Ohio (1999); 55 Mercer Street, New York (1996); Hadler/Rodriguez Galleries, Houston, Texas (1984). Robin Bruch ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive, tra le quali: Painting Now and Forever, Pat Hearn & Matthew Marks Gallery, New York (1998); Abstract Women, Ibel Simeonov, Columbus, Ohio (1998), Cheekwood Museum of Art, Nashville, Tennessee (1995); About Place: Contemporary American Landscape, P.S.1, Long Island City, New York (1985); Biennial Painting Exhibition, Whitney Museum, New York (1975).