È una congiunzione leggera

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA FRANCO MARCONI
Corso Vittorio Emanuele 70, Cupra Marittima, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30

Vernissage
26/02/2017

ore 18

Curatori
Dario Ciferri
Generi
arte contemporanea, collettiva

È una congiunzione leggera è il terzo appuntamento della rassegna Di versi diversi?, che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2016/2017.

Comunicato stampa

“Quattro artisti, quattro percorsi definiti e ben distinti, riuniti in una collettiva che vorrebbe muovere una riflessione sulla diversità e sul suo senso nella contemporaneità. Giovanni Alfano, Sonia Bruni, Luigi Grassi, Angelo Maisto considerati individualmente sono distanti tra loro, per ricerca, tecnica, percorsi artistici. Alfano insinua la sua riflessione tra le pieghe dell’animo umano, nei meandri nascosti e la racconta con estrema poesia. Bruni attraverso gioco e cultura riflette sul dolore e sull’handicap, quello quotidiano, quello che ciascuno di noi vive. Grassi racconta, quasi documentaristicamente, il mondo esterno, fatto di volti, luoghi, spazi, lo sorprende ingabbiato, sacro, segreto. Maisto documenta un universo che sgorga dalla sua mente, lo crea e lo cataloga, quasi a ricomporre i pezzi della nostra immaginazione.

Luigi Grassi, Sudari 05, 2014

È una congiunzione leggera li mette in dialogo tra loro, perché tanta diversità è solo presunta e i quattro artisti presentano un elemento forte di dialogo tra loro: raccontano la realtà che li circonda, in tutta la sua varietà, ciascuno dal proprio punto di vista e con il proprio linguaggio. Un filo sottile li lega e li coordina, se li congiunge o mette in contrapposizione, se li disgiunge o li correla, non importa perché l’incontro delle loro opere permette la costruzione di un periodo che di proposizione in proposizione racconta l’uomo, il suo spazio e il suo tempo”. (Dario Ciferri)

Angelo Maisto, Eruca Maisti e Nuphar pumilum, 2014

“Cambiamo prospettiva sulle cose, cerchiamo di ritrovare un senso alle parole diverso da quello che normalmente diamo loro, arricchire lo sguardo, il senso, il tempo. Con i molti anni di attività che ho alle spalle, ho imparato che c’è sempre qualcosa da imparare, ecco vorrei che Di versi diversi? fosse la possibilità che ci si offre di riuscire a vedere le cose da un’altra direzione. Il verso è una prospettiva, è il percorso che facciamo e che dobbiamo avere la possibilità di modificare. La nostra società è fatta di versi diversi che si incrociano e che permettono agli uomini di progredire. Cosa c’entra l’arte in tutto questo? Tutto: l’arte è ricerca, amore, linguaggio, ma soprattutto è un percorso che non può fermarsi all’apparenza, al comodo, allo scontato, proprio perché guarda all’anima dell’uomo. E verso poi è anche poesia e questo vorrà dir pur qualcosa…” (Franco Marconi)