Each Evening We See The Sunset
la mostra Each Evening We See The Sunset è dedicata alle parole del critico d’arte inglese John Berger che afferma: “Il rapporto tra ciò che vediamo e ciò che sappiamo non è mai definito una volta per tutte. Ogni sera vediamo tramontare il Sole. Sappiamo che la Terra se ne allontana ruotando su se stessa. Eppure saperlo, saperselo spiegare, è sempre leggermente inadeguato rispetto a ciò che vediamo”.
Comunicato stampa
Inaugura mercoledì 27 novembre presso spazio Morris la collettiva Each Evening We See The Sunset a cura di Micola Brambilla e Alessandro Teoldi.
La mostra si ispira ad un paragrafo scritto nel 1972 dal critico d'arte John Berger in Ways of Seeing (Sul guardare):
"Il rapporto tra ciò che vediamo e ciò che sappiamo non è mai definito una volta per tutte. Ogni sera vediamo tramontare il Sole. Sappiamo che la Terra se ne allontana ruotando su se stessa. Eppure saperlo, saperselo spiegare, è sempre leggermente inadeguato rispetto a ciò che vediamo". (John Berger, Ways of Seeing)
John Berger riflette su come si guarda un'immagine e cattura perfettamente l'essenza di un dilemma ricorrente: che cosa c'è di reale nella percezione soggettiva?
Each Evening We See The Sunset parte da questa domanda per presentare i lavori di sei giovani artisti che espongono per la prima volta in Italia e si interrogano sulla relazione tra oggetto e immagine, materia e idea.
L’atto del guardare viene preso come punto di partenza per analizzare il concetto di immagine come qualcosa che modella la nostra comprensione del mondo, il nostro immaginario e il nostro modo di osservare le cose, ma anche come qualcosa di profondamente soggetto allo sguardo dello spettatore e al suo potere di attribuire significato a ciò che vede.
La presenza fisica nelle stanze di spazio Morris delle opere di Winona Barton-Ballentine, Bridget de Gersigny, Luc Fuller, Sylvia Hardy, Hanne Lillee, Alessandro Teoldi, diventa spunto fondamentale per considerare fotografie, sculture e video come agglomerati di materia e quindi oggetti in grado di determinare la nostra percezione del reale e dell'apparente.
Interrogandosi sul rapporto tra percezione e rappresentazione, Each Evening We See The Sunset prende in considerazione lo sguardo dello spettatore, il suo potere di tradurre ed interpretare e indaga così, sulla frattura che si crea tra ciò che ci viene mostrato e ciò che vediamo.