Eataly e il PAV insieme per Artissima
In occasione di Artissima, a Eataly Lingotto saranno visibili le opere La Passione del Grano del gruppo Wurmkos e il Tappeto Natura Pesche di Vigna dell’artista torinese Piero Gilardi.
Comunicato stampa
Eataly Torino Lingotto ospita, in occasione della Fiera d'Arte Contemporanea Artissima 2017 e fino al 15 novembre, due importanti opere d'arte del PAV - Parco Arte Vivente, Centro Sperimentale d'Arte Contemporanea di Torino: "La passione del grano" e "Pesche di vigna". L’arte si intreccia con i temi dell'alimentazione e della cultura contadina italiana, evidenziando la dimensione culturale del cibo.
La passione del grano è un'installazione che fa parte di un più ampio corpus di lavori realizzati da Wurmkos, laboratorio di arti visive fondato nel 1987, dove lavorano persone con e senza disagio psichico, che riprendono il tema del rito della mietitura del grano. Nella cultura contadina, la mietitura viene vissuta alla stregua di una grande festa che culmina con un pranzo collettivo sul campo appena mietuto. Nei lavori di Wurmkos il grano diventa elemento conduttore tra storia e antropologia, formula “visioni poetiche” e, attraverso il segno, ci porta a entrare nei riti e nelle credenze della cultura contadina, facendo propri piccoli gesti ripetitivi e sapienti nell’intreccio del grano utilizzato nella costruzione di cénte, scigli o gregne, elementi magici per garantire il buon raccolto. Wurmkos ha realizzato una Cénta, utilizzando 5000 spighe di grano di colture diverse. Al PAV il gruppo ha condotto un workshop insieme alle Attività Educative e Formative. Sono state mietute le spighe di grano precedentemente seminate al PAV, che sono state lavorate e intrecciate alle strutture disegnate, progettate e costruite dagli stessi partecipanti.
Pesche di vigna è un'opera di Piero Gilardi, la cui ricerca, sin dagli anni '60, è caratterizzata da una forte sensibilità ecologica. I Tappeti Natura sono un'escursione immaginifica in quei paesaggi che, a causa dell'inquinamento o delle procedure della agricoltura industrializzata, non sono più fruibili agli esseri umani. Dato l’utilizzo della gomma piuma, materiale artificiale e derivato dal petrolio, il lavoro è visto come un tentativo sincretico e metaforico di esprimere l'auspicio alla “riconciliazione” della coppia Natura-Cultura.
Così il PAV e Eataly, due realtà nate nel medesimo territorio e fortemente radicate nel tessuto urbano e sociale, si uniscono per offrire differenti punti di vista sulla commistione tra arte e cibo.
Il PAV
Il PAV Parco Arte Vivente è nato a Torino in un’area industriale dismessa che fino ai primi anni Novanta ospitava un’industria metalmeccanica che produceva componenti per l’auto. Dove un tempo si producevano migliaia di molle per le sospensioni per auto, oggi la produzione di valore è sostenuta da nuovi attori e da nuovi processi attraverso pratiche artistiche contemporanee.
In questo terreno in transito, a suo modo selvaggio, un tempo discarica di macerie edilizie e oggi concepito come Terzo Paesaggio, concetto elaborato da Gilles Clément (di cui è visibile l’installazione Jardin Mandala sul tetto del museo), si assiste, osservando attentamente, a una vita pionieristica animata dall’insediamento di molte specie vegetali. Uno spazio transitorio dotato di una vitalità propria.
Il progetto del parco fa proprie le sollecitazioni e le relazioni con gli artisti e con l’ambiente, con i suoi vincoli e le sue potenzialità, e con il pubblico e le committenze sociali, in un sistema di relazioni dove il luogo della produzione delle opere è il medesimo di quello dell’esposizione, e il luogo dell’esposizione è il territorio, dove le opere, entrando in rapporto fra loro.