Ecosofia. Una visione sistemica tra arte e natura

Informazioni Evento

“Ecosofia. Una visione sistemica tra arte e natura” è il tema della terza edizione di AiR (Arte in Riserva), iniziativa culturale che ha l’obiettivo di realizzare un Parco d’Arte Contemporanea all’interno della Riserva Regionale delle Gole di San Venanzio a Raiano, in provincia dell’Aquila.

Comunicato stampa

“Ecosofia. Una visione sistemica tra arte e natura” è il tema della terza edizione di AiR (Arte in Riserva), iniziativa culturale che ha l’obiettivo di realizzare un Parco d’Arte Contemporanea all'interno della Riserva Regionale delle Gole di San Venanzio a Raiano, in provincia dell’Aquila.
Il progetto è promosso dall’Associazione “Terre Colte” in collaborazione con il Comune di Raiano e l’Ente gestore della Riserva.

Quest’anno AiR, curato da Lucia Zappacosta, critico d’arte e direttore artistico dell’Alviani ArtSpace, vedrà il coinvolgimento di quattro artisti provenienti da Olanda e Italia.

Il duo olandese Jaromil e Debra Solomon e gli italiani Alessandro Cannistrà e Lorenzo Kamerlengo trascorreranno un periodo di residenza a Raiano, dal 1 all’11 agosto, durante il quale realizzeranno tre opere che andranno ad ampliare il parco sculture della riserva.

Gli artisti avranno modo di immergersi nella Natura e di interagire con gli abitanti di Raiano calandosi nella dimensione socio-culturale che caratterizza la vita della comunità locale.

In particolare l’opera relazionale di Alessandro Cannistrà verrà realizzata durante la residenza grazie alla partecipazione attiva degli abitanti del luogo e di chi, anche da fuori Raiano, deciderà di intervenire durante la sua realizzazione.

Al centro della riflessione di quest’anno l’ecosofia, la conoscenza dell’ambiente naturale.
Il termine coniato dal filosofo norvegese Arne Naess (1912-2009) negli anni 70 di questo secolo e poi ripreso da Guattari e Panikkar, è una parola nuova per esprimere una antica saggezza: che la la Terra in quanto vivente ed in quanto “madre” è saggia e sa prendersi cura delle sue creature.

L’asse teorico su cui si muove la rassegna di quest’anno invita ad un rovesciamento della prospettiva antropocentrica: l'uomo non si colloca alla sommità della gerarchia dei viventi, ma si inserisce al contrario nell’ecosfera: l'uomo è una parte del Tutto.

La tematica è molto vicina al contesto ambientale e culturale di Raiano: la natura incontaminata della Riserva accoglie al suo interno l’opera dell’uomo, l’Eremo di San Venanzio dove è la stessa Natura, con la lithoterapia, a far convivere la cultura pagana con quella cristiana.

Inoltre, la consapevolezza dell’ambiente naturale è una consapevolezza spirituale: l’uomo sente un senso di appartenenza e di connessione al cosmo nel suo insieme, coerentemente con la cosiddetta “filosofia perenne” delle tradizioni spirituali.

L’ecosofia diventa in questa edizione il motore teorico attraverso il quale gli artisti porteranno avanti un'indagine continua, vasta e profonda, nei valori, nella natura del mondo e nel sé.
La missione sarà quella di esplorare i punti di vista che riguardano i rapporti e le relazioni tra Uomo, Arte e Natura, mettendo assieme tre elementi regolatori della vita umana e del divenire della natura: la complessità, la diversità e la simbiosi.

La residenza sarà l’occasione per portare avanti una riflessione artistica contemporanea attraverso la visione olistica del mondo, considerandolo come un tutt’uno formato da una rete di fenomeni interconnessi e interdipendenti in cui

Le opere inserite nel contesto naturale delle Gole di San Venanzio saranno delle porte per raggiungere un nuovo livello di consapevolezza ambientale, per creare una nuova interpretazione dello spazio, per rafforzare il senso della comunità coinvolgendola nella creazione delle opere d’arte e nella progettazione di nuovi spazi in cui rigenerarsi e sperimentare.

Le opere saranno inaugurate venerdì 11 agosto e a conclusione della residenza sabato 12 agosto, alle ore 11.30, nel centro storico di Raiano, ci sarà un incontro pubblico durante il quale gli artisti e il curatore avranno modo di interagire con il pubblico partecipante e presenteranno le opere realizzate anche grazie al contributo della comunità locale.

“Ecosofia. Una visione sistemica tra arte e natura”
a cura di Lucia Zappacosta

Jaromil e Debra Solomon
Alessandro Cannistrà
Lorenzo Kamerlengo

Raiano
1-11 agosto
Residenza

11 agosto
Inaugurazione
ore 16,30

12 agosto
AiR Talk / Incontro pubblico
ore 11,30

ARTISTI EDIZIONE AiR 2017
Debra Solomon

Artista e progettista di paesaggi edibili e pratiche di agro-forestazione legate al sistema alimentare, Debra Solomon è riconosciuta a livello internazionale per i suoi contributi all’innovazione sostenibile di agricoltura urbana, un’arte legata alla progettazione alimentare, all’architettura e alla pianificazione urbana. Nel 2010 fonda ad Amsterdam “URBANIAHOEVE”, un laboratorio sociale di design per l’agricoltura urbana con cui lavora alla progettazione e alla realizzazione di di spazi verdi, produttivi ed edibili, nel tessuto urbano; organizza attività e si occupa della manutenzione partecipativa di circa 10 ettari di spazi pubblici tra Amsterdam e L’Aia.
Debra Solomon ha esibito i suoi lavori alla Biennale di Architettura di Rotterdam (IABR 2014) ed a quella di Venezia (BLUE, the architecture of UN peacekeeping, 2016, Dutch pavillon), ha effettuato inoltre prestigiose residenze tra cui quelle presso l’Amsterdam Graphic Atelier (AGA, 2016), presso il Centro di Arte Contemporanea nel Mondo Naturale (CCNW, 2015) e presso lo Schumacher College, Dartington Estate, in Devon (UK).
Nelle sue opere più recenti Debra Solomon sta realizzando delle “cromatografie” del suolo, opere disponibili presso varie gallerie d’arte tra le quali STAFF_ ROOM di Amsterdam.

http://www.urbaniahoeve.nl/

Jaromil
Jaromil e' l’hacker, teorico ed artista che ha dato vita alla fondazione Dyne.org, ben conosciuta in tutto il mondo per le applicazioni software, le distribuzioni GNU/Linux e svariate attivita' tese a sviluppare maggiore consapevolezza su fenomeni controversi come i virus informatici, la pirateria digitale, la liberta' di espressione ed i media indipendenti. Ricercatore in filosofia della tecnologia, artista e artigiano del software le cui creazioni sono approvate dalla Free Software Foundation, Jaromil si ispira all'etica del software libero varcando il confine tra arte, codice e attivismo, con particolare attenzione alle problematiche di adattamento, riuso ed accessibilita' della tecnologia. A Jaromil e' stato assegnato nel 2009 il premio "Vilém Flusse" (Transmediale, Berlino) e nel 2014 e' stato annoverato tra i 100 innovatori sociali piu' influenti d'Europa (Purpose Economy). Dopo aver diretto per 7 anni il dipartimento di ricerca e sviluppo dell'Istituto Olandese di Media arte, ad oggi e' membro della Waag Society, selezionato nel ventaglio dei giovani leader europei (EYL 40under40). Tra le sue creazioni artistiche piu’ recenti spicca la produzione dei “DATA PORTRAITS” una serie di “ritratti di dati” fatti da un software scritto apposta per poter salvare e reperire su carta qualsiasi tipo di file, di recente esibiti presso la biblioteca pubblica di Amsterdam (Data Aesthetics, OBA 2016).

https://jaromil.dyne.org/

Alessandro Cannistrà
Alessandro Cannistrà nato a Roma, vive e lavora a Milano. Dopo aver sviluppato una tecnica peculiare, basata sul fumo e la casualità, ha esordito nel 2006, ha esposto alla Biennale del Cairo, alla Quadriennale di Roma, alla Biennale di Venezia, è stato protagonista di numerose mostre personali in Italia e all’estero (Berlino, Montevideo, AbuDhabi, Singapore, Miami, Londra, Buenos Aires, dove ha soggiornato nel 2012-2013), e fiere come per citarne alcune, Art Basel, Art stage Singapore, Artissima, Miart, con aquisizioni istituzionali e private (Louvre, Guggenheim museum, Farnesina). Cannistrà oggi guarda la Natura come un “tutto” mettendo in relazione i comportamenti dell'essere umano, attraverso la lettratura, l'antropologia, la filosofia,la sociologia ricerca il reale, l'immaginario, le fobie, le paure, ponendo il dialogo e l'alterità come unica soluzione per un futuro.

http://www.alessandrocannistra.com/home.html

Lorenzo Kamerlengo
Nato a Pescara nel 1988, studia presso L’Accademia di belle Arti di Roma e la Facultad de Bellas Artes de Bilbao, ottiene il master in Arti Visive nel 2015 presso L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila dove studia con Bruna Esposito, Italo Zuffi e Pennacchio Argentato. Nel 2015 lavora negli studi di Luca Vitone e Riccardo Previdi a Berlino.
Partecipa alle mostre collettive: “Debout” curata da Sergio Sarra e Stefano Ianni, Aurum, Pescara (Italia) nel 2012, ‘’Mutaforma - Prima Biennale Giovani Artisti Abruzzesi”, curata da Lucia Zappacosta presso MuMi, Francavilla al Mare (Italia) nel 2014, “MULHOUSE 2015, la Biennale de la jeune creation contemporaine”, Park Expo, Mulhouse (France) nel 2015, “Exhibition of the Year 2016” curata da Alberta Romano, T-Space, Milano(Italia) nel 2016, “Studi Festival presso ViaFarini, Milano nel 2016 e “Vite Private” curato da Teresa Vitali, Ex Fornace, Milano 2017.
Mostre personali: “C’è ancora una ricompensa” curata da Amalia Andonegui, Amansa Studio, San Sebastian, Spain nel 2014, “FLOOD” via Spaventa, Pescara, nel 2015 e “Parts” curata da Alberta Romano, Alviani Art Space, Aurum, Pescara, Italy nel 2016.

https://lorenzokamerlengo.tumblr.com/

Lucia Zappacosta
Lucia Zappacosta (Pescara, 1980) vive e lavora a Roma e a Pescara ed è Dottore di Ricerca (PhD) in Comunicazione.
Critico e curatore indipendente ha come principali ambiti di interesse la creatività emergente italiana e internazionale, la contaminazione dei linguaggi artistici e la combinazione algoritmica tra arte, scienza, tecnologia e natura.
Dal 2012 è direttore artistico dell’Alviani ArtSpace, spazio non profit istituzionale all’interno dell’Aurum di Pescara, che fa della collaborazione con altri curatori italiani e della ricerca sulle nuove frontiere del contemporaneo il suo tratto distintivo.
Si occupa di innovazione tecnologica per i beni culturali, è Presidente della Metro Olografix, la più antica associazione culturale italiana ad occuparsi di telematica, cultura open source e sicurezza informatica.
Premio "Miglior curatore under 35" a SetUp Art Fair di Bologna 2015 con il progetto “Biophilia”, con cui rappresenta l'Abruzzo all'Expo Universale Milano, è stata selezionata da Wired tra migliori giovani talenti italiani per l’Audi Innovation Awards.
Ha curato diverse mostre tra cui “MutaForma”, Prima Biennale d’Arte Giovane Abruzzese, due edizioni dell’Expo Marche centro d’arte, co-cura la prima e la seconda edizione di “Capri the Island of Art”; tra i festival due edizioni del FutureDaysFest, festival sul futuro e l’innovazione e DA D’AN, Fuori d’Annunzio, festival di poesia e arti performative.
Scrive diversi contributi critici per i Beni Culturali tra cui il testo in catalogo della mostra personale di Sebastiano De Laurentiis al Maschio Angioino di Napoli e collabora attivamente con diverse riviste e blog online.
Ha collaborato con le cattedre di “Fotografia e documentazione visiva”, “Teoria e tecnica dei nuovi media”, “Nuovi media immagini e informazione” e “Comunicazione Aziendale” dell’Università degli Studi di Teramo, assistente presso il corso di "Scrittura e architettura del web" base e avanzato della stessa Università, insegna regolarmente presso il Cescot Abruzzo e organizza corsi di approfondimento di programmazione di micro controllori finalizzati alla realizzazione di wearable device presso l’ISIA, sede di Pescara. Ha lavorato in Argentina ed è stata Visiting Doctoral Student presso l’archivio audiovisivo dell’INA di Parigi.