Ed Fornieles – Truth table
Con Truth Table, prima mostra personale in Italia, dell’artista di base a Montréal Ed Fornieles (UK, 1983), BASEMENT ROMA introduce la nuova collaborazione con un Advisory Board internazionale.
Comunicato stampa
Siamo felici di annunciare il nuovo programma e i nuovi obiettivi di BASEMENT ROMA, spazio espositivo no-profit e indipendente, diretto da CURA., e situato nel basement della redazione, nel quartiere Prati a Roma.
Con Truth Table, prima mostra personale in Italia, dell’artista di base a Montréal Ed Fornieles (UK, 1983), BASEMENT ROMA introduce la nuova collaborazione con un Advisory Board internazionale, composto da: Samuel Leuenberger, curatore, direttore e fondatore di SALT, Birsfelden, Svizzera; João Mourão & Luís Silva, co-direttori della Kunsthalle Lissa- bon di Lisbona; Chris Sharp, co-fondatore e co-direttore di Lulu, Città del Messico; Martha Kirszenbaum, direttore e curatore di Fahrenheit, Los Angeles.
“Particolarmente sensibile alla circolazione delle informazioni” – scrive Dorothy Howard, nel testo della mostra – “il lavoro di Ed Fornieles opera all’interno della logica delle simulazioni immersive, inscenando un cambiamento attraverso la costruzione di ambienti e di eventi. I suoi progetti, ambiziosi e sovradimensionati, spesso includono produzioni culturali, sociali e infrastrutturali, producendo interventi che riconfigurano la posizione dello spettatore e la percezione che ha di sé.
In Truth Table la galleria è stata convertita nel ‘provider’ di un’esperienza: un nuovo prodotto VR che permette allo spettatore di inserirsi in uno scambio mutevole di corpi, che lo coinvolgeranno in una catena di interazioni sessuali. All’interno del ciclo, la configurazione dei corpi muta costantemente, così come la prospettiva di chi sta partecipando. Le variabili sono casuali, passando da familiari a sconosciute, con la possibilità di allinearsi ai gusti e alle preferenze dello spettatore, fino a muoversi inevitabilmente verso l’ignoto e l’alieno. In tale esperienza, le certezze iniziali delle preferenze sessuali del fruitore si configurano in maniera astratta, e sempre meno definita, fino a un completo livellamento, in cui ogni ‘genere’ e ‘forma’ sono resi con pari enfasi.
Tecnicamente parlando, l’installazione è generata da un algoritmo randomizzato, differente dai tipi di algoritmi che guidano il gusto dei fruitori all’interno delle piattaforme social media online e dalle ‘content farms’. Solitamente, tali algoritmi suscitano un’esperienza conosciuta come ‘filter bubble’ (bolla di filtraggio): le principali scelte dell’utente si trasformano in dati, che sono poi analizzati e utilizzati allo scopo di prevedere il tipo di contenuto che l’utente gradirebbe gli venisse offerto. Il ‘filter bubble’ è dunque uno spazio in cui sono mescola-
te le visualizzazioni e le scelte estetiche individuali: le opzioni sono però limitate a oggetti e opinioni già in linea con il gusto degli utenti. In questo caso, le forme sono rafforzate e portate agli estremi, in quanto eludono l’attrito di un punto di vista contrapposto o di un’immagine disturbante. In Truth Table l’utilizzo della randomizzazione si scontra con questa bolla rinforzata; al contrario, infatti, variabili equamente distribuite servono a neutralizzare le aspettative e le preferenze, il cui effetto può a volte sembrare stridente, come se le regole che configurano la nostra visione del mondo venissero distrutte, rivelando al loro posto un modello matematico.
In tal senso, a differenza delle simulazioni volte al progresso psicologico o a modelli scientifici, l’installazione di Fornieles offre agli utenti un’esperienza più simile a uno stato onirico, dove gli scenari sono messi in atto come una versione smembrata della loro corrispondenza reale, mossi da impulsi propri, ma riconoscendo a ogni turno l’implicazione dello spettatore. Fantasmi dormienti si nascondono nelle sinapsi, aspettando di manifestarsi.
Ciò conferma la sconcertante capacità di tutti i lavori di Ed Fornieles nello scrutare la pro- fonda struttura dell’inconscio umano. La simulazione offerta in Truth Table fa evolvere il percorso di Fornieles, negoziando tra le forme psicosomatiche della razionalità implicite nei modelli di contenuto algoritmico, le realtà immersive virtuali, e le tecnologie della sessualità.”
In occasione dell’opening BASEMENT ROMA lancia inoltre il nuovo sito progettato da Studio Lhooq, Philadelphia, e un nuovo bookshop disegnato da Alessandro Bava, che include una selezione di libri d’artista, edizioni e case editrici indipendenti internazionali.
Special thanks to LAND
And to
Project Arm
Overdrive
Settemari Settembrini
We drink
Menabrea
Opening
Martedì, 25 ottobre 2016
18,30 – 21,30
ED FORNIELES (UK, 1983) vive e lavora a Montréal. Attraverso l’utilizzo di un’ampia varietà di media – in- ternet, scultura, performance, Im e social media – Fornieles intreccia sofisticate manipolazioni sociali con un approccio formale a internet e alla cultura pop. Tra le sue più recenti mostre personali e performance: Truth Table, BASEMENT ROMA (Roma, 2016); DO DISTURB. Festival non-stop, Palais de Tokyo (Parigi, 2016); Hack your body, upgrade your mind, Schirn Kunsthalle (Francoforte, 2016); Workland: the fence is a nar- row place, Chateau Shatto (Los Angeles, 2015); Jupiter Ascending, Carl Kostyal (Stoccolma, 2015); Modern Family, Chisenhale Gallery (Londra, 2014); New York New York Happy Happy at the New Museum (New York, 2013); Pool Party Plays Itself, MOCAtv (Los Angeles, 2013); The Hangover Part II, Carlos/Ishikawa (Londra 2011). Tra le mostre collettive: Emotional Supply Chains, Zabludowicz Collection (Londra, 2016); Family State of Mind, Valentin (Parigi, 2014); Meanwhile... Suddenly, and Then (a cura di Gunnar Kvaran), 12ma Biennale di Lione (Lione 2012).