Edoardo Hahn

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA BROWNING
Via Robert Browning 167, Asolo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
22/06/2013

ore 18

Artisti
Edoardo Hahn
Generi
fotografia, personale

La Galleria Browning è lieta di ospitare la mostra di fotografia ‘Immersioni’, curata da Steve Bisson in collaborazione con Gaia Musacchio, che espone una selezione di opere del fotografo Edoardo Hahn dalla serie ‘Forest’.

Comunicato stampa

La Galleria Browning è lieta di ospitare la mostra di fotografia ‘Immersioni’, curata da Steve Bisson in collaborazione con Gaia Musacchio, che espone una selezione di opere del fotografo Edoardo Hahn dalla serie ‘Forest’.

[...] Se la foresta ci attrae e ci riempe di terrore è perché ci vediamo dentro di essa come Giona
nel ventre della balena, Benché sia circoscritta, la foresta ci accerchia. Questa sensazione,
familiare a chiunque conosca una foresta, nasce dalla duplice visione che abbiamo di
noi stessi. Ci facciamo strada nella foresta e contemporaneamente ci vediamo, come
dall’esterno, inghiottiti dalla foresta. (John Berger)

Le parole di John Berger risvegliano in Edoardo Hahn memorie d’infanzia. Fascino e timore si mischiano nell’animo del bimbo che cammina con il padre nei boschi. Divenuto adulto, il fotografo da vita a quei ricordi, a quelle sensazioni che non lo hanno mai abbandonato. Egli le proietta fuori di sè fissandole attraverso un’immagine, e quindi una stampa. Non c’è nessun intento di documentare o restituire una particolare natura, una realtà geografica.

Non c’è un prima e un dopo. Sono fotografie prese in modo frontale o dall’alto, senza prospettiva o via di fuga, che costringono lo spettatore ad un confronto. Esse agiscono quasi come uno specchio. Chi guarda non fa delle scelte, ma deve scendere a patti con ciò che già esiste, con un fatto ineludibile.

Lentamente ci si trova a guardare il silenzio, queste immagini funzionano quasi come delle membrane attraverso le quali piano piano ci si immerge in sè stessi. La foresta come un mondo interiore nel quale occorre inoltrarsi senza restare inghiottiti.

Le fotografie per Edoardo Hahn sono ‘macchine per pensare’, ritagli di realtà che funzionano da “spunti” per chi guarda. Lo spettatore diventa attore e può scegliere di elaborare e trasformare tali suggerimenti. Un invito ad interrogarsi sul visibile, prescindendo dal tempo e
dal luogo, quasi in una sorta di migrazione ottica interiore.