Edoardo Montaina – Arte della fotografia industriale
Arte della fotografia industriale presenta stampe originali, una sala dedicata alla proiezione di una sequenza caleidoscopica di immagini e all’installazione multimediale “The delicate hints of our life” di Montana.
Comunicato stampa
Cultura d’impresa e civiltà industriale attraverso lo sguardo di un grande maestro dell’arte fotografica contemporanea.
Il corpo delle opere protagoniste della mostra Edoardo Montaina. L’arte della fotografia industriale, ospitata dal 28 ottobre al 30 novembre 2013 presso il Palazzo Ducale di Genova è sorprendente dimostrazione che, quando a misurarsi con l’immagine di industrie e imprese è l’occhio di un artista, il risultato è arte a tutti gli effetti.
Nel fare terra bruciata di ogni stereotipo e di ogni rappresentazione di genere, Montaina si fa interprete di soggetti apparentementi algidi e muti per far vibrare emozioni ed evocare la forza vitale che anima il mondo del lavoro e il territorio delle imprese. L’abilità di andare oltre le apparenze per stupire il pubblico e restituire l’identità più autentica delle aziende contraddistingue, da sempre, l’arte di Edoardo Montaina e lo colloca tra i maggiori esponenti di fotografia d’arte e industriale nel panorama internazionale.
Il percorso espositivo - pensato nell’ambito di “Scatti d’industria. 160 anni di immagini dalla Fototeca della Fondazione Ansaldo” - è sintesi godibilissima di una produzione vasta ed eterogenea: davanti all’obiettivo, uno scenario in costante divenire, il ritratto di settori diversi e diversificati che ogni giorno muovono il dialogo con il mondo che cambia. Dall’elettronica alla produzione energetica, dalla cantieristica navale all’aeronautica, fino alle più avanzate tecnologie e soluzioni di trasporto pubblico, difesa e sicurezza.
L’allestimento, oltre alle stampe fotografiche originali di grande formato, riserva una sala alla proiezione di una sequenza caleidoscopica di immagini e all’installazione multimediale The delicate hints of our life, sintesi perfetta di una visione d’autore tra parola, musica e immagine.
Uscito dalla mostra, il visitatore avrà varcato anche quella soglia ideale che spesso distingue l’arte della fotografia dalla fotografia d’arte: qui, la differenza non c’è.
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Scatti di industria
160 anni di immagini dalla Fototeca Ansaldo
La Fondazione Ansaldo presenta “Scatti di industria. 160 anni di immagini dalla Fototeca Ansaldo”. Una grande mostra, presso il Palazzo Ducale di Genova (sala Munizioniere), dal 29 ottobre al 30 novembre 2013, testimonia la lunga stagione del “saper fare” industriale italiano.
Centinaia di immagini provenienti dalla Fototeca della Fondazione Ansaldo (custode di oltre 400 mila fotografie industriali), documentano centosessant’anni di importanti capacità progettuali e costruttive.
Nella mostra si trovano fotografie multimedializzate, gigantografate o esposte in originale che, a partire dalla metà del secolo XIX, illustrano il lavoro nelle officine, nei cantieri e nei porti;
il treno, il primo e più vistoso prodotto della rivoluzione industriale, simbolo e fattore di sviluppo economico e sociale;
la grande meccanica delle caldaie, delle turbine, degli apparati motore;
la produzione navale con al centro i maestosi transatlantici;
l’epopea dell’acciaio e della ciclopica attività siderurgica;
le mastodontiche centrali e gli impianti per l’elettrificazione e la modernizzazione del Paese;
la produzione bellica con corazzate, cannoni, aerei e carri armati;
le colonie e le gite sociali dei lavoratori negli anni Cinquanta;
il “miracolo economico” degli anni ’60 con l’automobile, il tempo libero e la trasformazione urbanistica;
l’irrompere dell’informatica e dell’automazione.
E ancora immagini sulle più diverse manifestazioni politiche e sindacali o su eventi, come ad esempio la Resistenza, che hanno segnato la storia d’ Italia.
La mostra suggerisce molti argomenti e li estende con suggestioni multimediali quali lavagne touch screen, torce, postazioni interattive video, ma anche con l’antico laboratorio fotografico di Antonio Campostano. Un patrimonio documentale che esce quindi dalle sale studio della Fondazione per essere conosciuto da un pubblico vasto e diversificato.