Édouard Manet – Incisioni
In esposizione a Ca’ la Ghironda 30 incisioni di Edouard Manet proveniente dalla Collezione Ceribelli di Bergamo e realizzate da Manet tra il 1860 e il 1882 utilizzando le tecniche dell’acquaforte, dell’acquatinta e della puntasecca.
Comunicato stampa
Dal 17 marzo al 28 aprile 2019, nella Sala del Francia del Ca’ la Ghironda - ModernArtMuseum sarà presente la mostra “Manet - Incisioni”. L’evento è patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, dalla Città Metropolitana di Bologna, dal Comune di Zola Predosa (BO), dal Master Giurista e Consulente della Sicurezza Alimentare – Alma Mater Studiorum, dalla Bologna Food School, dall’IsArt – Centro Studi per l’Arte – Liceo Artistico Arcangeli, dalla Fondazione di Ca’ la Ghironda, Confesercenti Bologna, dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Comune di Villacidro (SU), dal Centro Culturale di Alta Formazione di Villacidro (SU), dal Museo MAGMMA di Villacidro (SU), dalla Scuola per le Arti Applicate di Villacidro (SU), dalla città di Urbino e dall’Accademia Raffaello di Urbino.
La mostra curata da Vittorio Spampinato (Direttore del Ca’ la Ghironda - ModernArtMuseum) e Walter Marchionni (Direttore del Museo MAGMMA) è costituita da 30 incisioni realizzate da Édouard Manet (1832-1883) provenienti dalla Collezione Ceribelli di Bergamo.
Le incisioni, precedentemente ospitate alla Casa Natale di Raffaello di Urbino (in un progetto espositivo patrocinato dall’Accademia di Belle Arti di Urbino e dalla Galleria Ceribelli di Bergamo, che ha avuto come curatori Arialdo Ceribelli e Chiara Gatti, con catalogo edito da Lubrina Editore con testo critico e schede tecniche di Chiara Gatti, Bergamo, 2016), al termine della loro permanenza verranno esposte presso il Museo MAGMMA di Villacidro, (SU) dal 4 maggio al 10 giugno 2019.
Con questo secondo appuntamento, - a seguito anche della realizzazione della mostra Rembrandt – Incisioni a Ca’ la ghironda (febbraio- aprile 2018), che ha riscosso grande successo di critica e pubblico, - il MAGMMA di Villacidro e il Modern Art Museum di Ca’ la Ghironda – Città Metropolitana di Bologna, confermano la volontà di proseguire nel percorso già intrapreso e cioè nella presentazione di artisti di spessore internazionale che abbiano realizzato nell’incisione un loro percorso artistico significativo e storico di eccellenza.
La consolidata collaborazione artistica e progettuale tra le due Istituzioni museali impegnate nella ricerca e nella diffusione dell’arte e della cultura e nel connubio fra l’Arte e la Natura, trova la sua massima espressione nella presentazione al pubblico delle incisioni di Manet, che testimoniano una ricerca rivoluzionaria nei soggetti e nelle vibrazioni atmosferiche presenti nelle calcografie.
Eccoci pertanto a Édouard Manet, vissuto in pieno ‘800, in un’epoca che ha visto la rivoluzione dell’immagine e dell’arte pittorica. Ricordiamo solo l’avvento della macchina fotografica, formalmente ufficializzata nella metà di quello stesso secolo ma che nasce da evoluzioni tecnologiche che la portano a quella data ufficiale attribuibile all’opera del Talbot dopo varie sperimentazioni e applicazioni condotte in differenti ambiti e curate da diversi personaggi nell’arco comunque di oltre trent’anni. Ma certamente, al di là dell’invenzione citata e del riferimento storico si fa presto a capire che Manet si muove in un’epoca di grandi rivoluzioni sociali (i moti del ’48), oltre che di innovazioni tecniche, artistiche e pertanto culturali.
Ricordiamo l’epoca Impressionista, a cui Manet risulta sempre volontariamente poco incline ma a cui inevitabilmente si riconduce per il suo modo, in parte, di fare pittura, e per la sua grandezza nella ricerca “tonale” delle cromie e delle profondità per le quali la grande critica ha voluto comunque riconosce che dopo Manet la pittura non sarebbe mai stata più la stessa.
L’esposizione presenta 30 incisioni realizzate da Manet tra il 1860 e il 1882 utilizzando le tecniche dell’acquaforte, dell’acquatinta e della puntasecca. Acquistate nel 1905 da Alfred Strölin per essere tirate in 100 esemplari, le 30 lastre rappresentano una raccolta esaustiva della produzione dell’Artista. Furono, infatti, selezionate come le opere più indicative della sua ricerca sul mezzo per dar vita ad una delle tre maggiori edizioni postume dedicate all’esperienza grafica del Maestro. Nel caso di Manet, infatti, le pubblicazioni postume risultano indispensabili per lo studio della sua ricerca grafica, non essendo mai state realizzate da lui o dagli stampatori con cui all’epoca lavorava vere e proprie edizioni panoramiche della sua produzione.
La mostra sarà il focus per la realizzazione di laboratori didattici (*) aperti alle scuole e alle famiglie dove verrà utilizzato il torchio proveniente dal laboratorio di Piero Turchetti – artista pittore/incisore. Durante i laboratori i partecipanti scopriranno tutti gli aspetti dell’incisione e del percorso artistico e storico che ha caratterizzato l’artista.
Ai laboratori didattici parteciperanno inoltre artisti incisori, appartenenti ad ALI (Associazione Liberi Incisori), che proporranno delle performance sull’incisione calcografica e xilografica.
Verrà inoltre allestita, nello Spazio-Atelier di Ca’ la Ghironda, la mostra “Autorappresentazioni” curata da ALI (Associazione Liberi Incisori). Saranno esposte circa 50 opere che documentano i linguaggi e le varie tecniche delle stampe originali contemporanee.
Durante il periodo di permanenza della mostra saranno in esposizione nella Sala delle Colonne un’installazione e opere calcografiche realizzate dagli studenti dell’IsArt che, proprio quest’anno, hanno approfondito attraverso numerose visite a Ca’ la Ghironda, guidati dal Direttore Vittorio Spampinato, il tema “Arte e Natura” come spunto e ispirazione artistica.
La mostra “Manet – Incisioni” si inserisce inoltre in un percorso espositivo legato ad imminenti artisti incisori che verranno proposti presso Ca’ la Ghironda fino al 2020.
In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo a cura di Confine Editore.
(*) SPECIFICAZIONE SULL’ATTIVITÀ DIDATTICA PROGETTATA IN OCCASIONE DELLA MOSTRA:
La Sezione Didattica di Ca’ la Ghironda – ModernArtMuseum per l’occasione della mostra Manet – Incisioni ha realizzato un impianto comunicativo ed esperienziale rivolto ad un pubblico intergenerazionale comprendente le scuole di ogni ordine e grado, le famiglie e i gruppi di amanti dell’arte, ed in particolare del linguaggio incisorio.
I laboratori didattici e dimostrativi vengono realizzati con performance sull’incisione originale calcografica e xilografica.
A premessa della mostra, per i visitatori più piccoli dai 3 ai 10 anni (scuole e famiglie), la sezione didattica ha ideato un coinvolgente percorso di visita animato.
Per i livelli superiori (ragazzi, studenti e adulti), in alternativa alla visita animata, è stato messo a punto un modulo di orientamento storico ed artistico, in grado di fare vivere la mostra con consapevolezza e meraviglia, in un focus didattico che approfondisce contesto storico, vita e opere del Maestro.
I visitatori sono accolti da BERTHE MORISOT, amica e contemporanea del MAESTRO MANET. La prima donna impressionista nella storia dell'arte racconta la vita, le opere, lo stile e la tecnica del Maestro. In un susseguirsi di aneddoti divertenti e di curiosità, Berthe Morisot introduce i bambini alla tecnica incisoria, anticipando il laboratorio che, di lì a poco, i bambini andranno a vivere.
Il pubblico, così, è pronto per realizzare con coinvolgimento e consapevolezza uno fra i due laboratori proposti:
L'ATELIER DEI MAESTRI INCISORI
Sperimentare la tecnica dell'incisione con bulino a puntasecca su lastra di zinco.
Assistere all'inchiostratura e alla stampa con l'uso del torchio del proprio operato.
L'insolita, quanto oramai rara esperienza artistica è sapientemente assistita e illustrata dagli artisti incisori di ALI (Associazione Liberi Incisori).
L'ATELIER DELLA PITTURA EN PLEIN AIR
Adatto a tutti è particolarmente consigliato ai bambini dell’infanzia, per l’affascinante processo empirico del fare, intrinseco di esperienza e di analisi critica. In esso è possibile sperimentare la pittura “en plein air” a stretto contatto con gli elementi naturali.