Effetto Siracusa – la ripresa della città
Mostra di fotografia contemporanea intitolata “EFFETTO SIRACUSA – La ripresa della città “, un compendio di lavori fotografici, quattro portfolio, dedicati alla nostra città e realizzati da quattro artisti della fotografia.
Comunicato stampa
FOTOTECA SIRACUSANA riapre i battenti nella nuova sede di Largo Empedocle, 9 a Siracusa - Borgata, sabato 17 marzo alle ore 18,30, con la inaugurazione della mostra di fotografia contemporanea intitolata “EFFETTO SIRACUSA – La ripresa della città “, un compendio di lavori fotografici, quattro portfolio, dedicati alla nostra città e realizzati da quattro artisti della fotografia: Luciano Cannella, Sabrina Di Mercurio, Alberto Sipione e Alfio Torrisi.
Gli intriganti temi proposti dagli artisti saranno presentati dal Semiologo Salvo Sequenzia che ne svelerà, attraverso la loro lettura, i contenuti comunicativi e artistici.
Oltre le immagini classiche che hanno ampiamente celebrato Siracusa nel tempo ultracentenario della Fotografia, il linguaggio fotografico contemporaneo usa codici diversi, più sofisticati, perché alla ricerca di valori intrinseci spesso legati ad una poetica concettuale, evocata dal significante di ciò che appare sul piano bidimensionale di una stampa fotografica. Tecniche e materiali fotografici hanno cambiato l’uso proprio dello scatto fotografico, ma l’evoluzione di questa disciplina è l’evoluzione stessa dell’uomo, plasmata oggi sul bisogno collettivo di comunicazione, di esperienze dirette e immediatamente fruibili, supportate da una tecnologia appagante in cui, fortunatamente, il pensiero dell’artista riconduce sempre tutto alla dimensione umana del sogno e della poesia.
In quest’ambito concettuale di moderna narrazione e rappresentazione visiva, lavorano i quattro autori della mostra Effetto Siracusa – La ripresa della città.
I quattro autori compongono insieme un esauriente discorso sulla città, ciascuno con le proprie priorità, attraverso i moderni codici della fotografia, spaziando dal tema sociale di Alberto Sipione, sui quartieri dormitorio della periferia, che stigmatizza lo stato alienante della vita dentro queste realtà urbane; al tema della solitudine nelle “Incoerenze Temporanee” di Luciano Cannella che sviluppa, su inquadrature fisse di uno stesso scorcio della città, lo svolgersi del tempo attraverso le “presenze” che vi si susseguono solitarie, fotografate in diversi momenti, ma infine ricomposte in un’unico mosaico a rappresentare un piccola folla di solitudini; ai reperti fotografici di Sabrina Di Mercurio, che in un gioco di “contaminazione fra ritratto e paesaggio” (S. Sequenzia), evocano Siracusa e le donne della sua storia, pudicamente private di una sfacciata identità, cocci recuperati, salvati dal pesante strato massificante dei social network e delle banalità, nell’intento di recuperare ciò che rimane di una preziosa e antica bellezza; al dinamismo fotografico di Alfio Torrisi che ha scelto di registrare non il visibile ma il sensibile, ciò che si percepisce al Mercato di Ortigia, storico luogo siracusano fortemente identitario, in cui “...permangono, riverberandosi, i conflitti e le tensioni della società globale” tradotti da Torrisi in forme evanescenti e dinamiche per “conferire alle immagini un effetto di movimento emotivamente coinvolgente che definisce uno -spazio fluttuante-” (S. Sequenzia) entro cui condividere la sua esperienza percettiva.
L’ingresso è libero e la mostra rimarrà aperta fino al 14 aprile.