El Gato Chimney / Fred Stonehouse
Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare True North, la nuova mostra personale dell’artista italiano El Gato Chimney, a cura di Michela D’Acquisto. E, all’interno di Little Circus, lo spazio della galleria dedicato ai progetti speciali, Backhand, la nuova mostra personale dell’artista americano Fred Stonehouse, sempre a cura di Michela D’Acquisto.
Comunicato stampa
EL GATO CHIMNEY
True North
Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare True North, la nuova mostra personale dell'artista italiano El Gato Chimney, a cura di Michela D'Acquisto.
Mentre l'ago della bussola indica per convenzione il nord magnetico, il vero nord corrisponde al punto immaginario e in costante movimento del Polo Nord geografico, in cui tutti i meridiani convergono e dal quale ogni direzione non può che condurre a sud. In assoluta antitesi a quest'ultimo, il nord si staglia impervio e irraggiungiile, meta di innumerevoli spedizioni, eppure mai del tutto conquistato: una regione che custodisce pericoli e meraviglie – dall'aurora boreale fino ai miraggi artici e ai tesori naturali intrappolati nell'ambra – i cui ritmi sono scanditi dalla notte polare e dal sole di mezzanotte. Più che una posizione precisa su una mappa, il termine “vero nord” evoca dunque un luogo di estremi. Soprattutto, suggerisce un concetto mutevole e relativo, l'idea che possa esistere un vero nord altamente soggettivo nell'immaginazione di ciascuno di noi.
Per El Gato Chimney, si tratta di quello dei ghiacci perenni, ma anche del deserto roccioso della Mongolia, della tundra degli Inuit e dei Sami. Il vero nord dell'artista non è subordinato alla topografia: si trova dove la magia popolare e la tradizione sciamanica ancora dominano sulla ragione, ma, in particolare, dove l'uomo non è stato in grado di prevalere sulla natura, adattandosi quindi alla sua volontà.
Supportato come sempre da approfondite ricerche, con i lavori che compongono True North El Gato Chimney si spinge sempre più a nord, in un percorso fittizio alla ricerca della sua essenza elusiva.
In galleria saranno presenti acquerelli di grande formato e un'installazione site-specific.
La mostra inaugura giovedì 24 maggio alle ore 18.30
e resterà aperta fino al 21 luglio 2018.
da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 – sabato dalle 15.00 alle 19.00
El Gato Chimney è nato nel 1981 a Milano, dove vive e lavora.
Autodidatta, con un background da street artist abbandonato in favore di un'esplorazione più introspettiva in studio, si dedica alla ricerca di una grande varietà di soggetti: l'arte primitiva e sacra, l'esoterismo e lo spiritismo, il folklore, il realismo magico in letteratura.
Ha esposto in gallerie e musei internazionali, fra i quali si ricordano: 2018, Material Earth: Myth, Material And Metamorphosis, Messums Wiltshire, Tisbury; 2017, Eterno Ritorno, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; Animal Kingdom, William Baczek Fine Arts, Northampton; HEY!, Galerie Arts Factory, Parigi; The Wild Wood, James Freeman Gallery, Londra; 2016, Don't Wake Daddy XI, Feinkunst Krüger, Amburgo; Language Of The Birds: Occult And Art, 80WSE Gallery, New York University, New York; Nothing Is Real, MAO Museo D'Arte Orientale, Torino; The Forest Fire, Galería Combustión Espontánea, Madrid; 2015, De Rerum Natura, Stephen Romano Gallery, New York; Mappa Dell'Arte Nuova, Fondazione Cini, Venezia; Not Man The Less, But Nature More, Summerhall, Edimburgo; Opus Hypnagogia: Sacred Space Of The Visionary And Vernacular, Morbid Anatomy Museum, New York; Praestigium Italia - Imago Mundi, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Preternatural History, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; 2014, Mal D'Africa, Ego Gallery, Lugano; Metapsychic Paths, Galería Combustión Espontánea, Madrid; Mysterium Cosmographicum, Stephen Romano Gallery, New York; 2013, Crossroads, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; Immagini D'Io, Triennale Di Milano, Milano; e ha partecipato a fiere d'arte internazionali, tra cui Artefiera, Bologna; London Art Fair, Londra; Pulse, Miami; Scope, New York; The Metro Show, New York.
Fra le pubblicazioni: Nothing Is Real (Silvana Editore, 2016, Italia); The Encyclopedia Of Fernal Affairs (2015, Francia); Hunt And Gather (Mark Batty Publisher, 2010, Stati Uniti); Los Colores Del Underground (Astiberri, 2009, Spagna); Arte Contemporanea Volume 7 “Ambienti” (Electa per Repubblica - L’Espresso, 2008, Italia).
Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare all'interno di Little Circus, lo spazio della galleria dedicato ai progetti speciali, Backhand, la nuova mostra personale dell'artista americano Fred Stonehouse, a cura di Michela D'Acquisto.
“Backhand” è il termine che in ambito sportivo definisce il rovescio, ma anche, nel linguaggio comune, uno schiaffo. È perfettamente appropriato, allora, che in occasione della sua seconda mostra negli spazi della galleria Fred Stonehouse utilizzi il supporto di racchette da ping pong vintage scovate in un mercatino delle pulci come espediente narrativo per rievocare le memorie d'infanzia, e, in particolare, il ricordo del padre. L'artista infatti racconta di come quest'ultimo, spesso esasperato dai cinque figli, avesse appeso a una parete di casa, come monito di punizioni corporali incombenti, una racchetta di legno sulla quale aveva disegnato il muso di un bulldog a denti scoperti – o meglio, un'esecuzione piuttosto comica del cane, tanto da vanificare del tutto le sue minacce.
Stonehouse riflette su come degli oggetti, trovati per puro caso durante una delle spedizioni in cerca delle cornici antiche che caratterizzano i suoi dipinti, abbiano il potere di riportare alla mente dopo cinquant'anni un episodio quasi dimenticato. Ispirato da questa memoria agrodolce, l'artista comincia a immaginarli con delle facce, lasciandosi guidare dalla particolare conformazione di ogni racchetta. “Adesso somigliano più a degli specchi che a delle racchette da ping pong” nota “ed è una strana sensazione quella di osservarli e di rimando venire osservato da queste bizzarre creature”.
Backhand racchiude così un corpo di lavori che si collocano a metà strada fra la bidimensionalità illusionistica della pittura e la fisicità tridimensionale della scultura. Fred Stonehouse, nel combinare con maestria arte folk e primitivismo prerinascimentale in un linguaggio inconfondibile, narra ancora una volta di come gli aneddoti della sua famiglia abbiano marcato indelebilmente tutta la sua produzione artistica.
In galleria saranno presenti lavori su racchette da ping pong vintage, su carta, e su legno.
Fred Stonehouse è nato nel 1960 a Milwaukee, in Wisconsin, dove vive e lavora.
Diplomato in pittura alla University Of Wisconsin-Milwaukee, attualmente l'artista insegna disegno e pittura alla University Of Wisconsin-Madison.
I suoi lavori fanno parte di numerose collezioni private, come quella di Madonna, e pubbliche. Per citarne solo alcune: Brooks Museum, Memphis (Tennessee); Madison Art Center, Madison; Milwaukee Art Museum, Milwaukee; San Jose Art Museum, San Jose (California); Tacoma Art Museum, Tacoma (Washington).
Inoltre, Stonehouse è il vincitore di prestigiosi premi, fra i quali: Joan Mitchell Foundation Individual Artist Grant; National Endowment For The Arts, Arts Midwest Fellowship; Wisconsin Institute Of Visual Arts Lifetime Achievement Award.
Tra le principali mostre personali, si ricordano: 2015, Fred Stonehouse: The Promise Of Distant Things, The Museum Of Wisconsin Art, West Bend; Ghosts Of Padua, Howard Scott Gallery, New York; Man, Myth, Monster & Devils And The Dead, Koplin Del Rio Gallery, Los Angeles; Family Lexicon, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; 2014, Fred Stonehouse: Banners, Cutouts And Drawings, University Of Ohio-Lima; 2013, The Deacon's Seat, St. Ambrose College, Davenport (Iowa); 2012, Blood Relatives, Taylor Bercier Fine Art, New Orleans; 2011, Marsh Night, Koplin Del Rio Gallery, Los Angeles; 2010, Marshland, Howard Scott Gallery, New York.
Fra le principali mostre collettive: 2015, Not Man The Less, But Nature More, Summerhall, Edimburgo; HEY! Act III, Halle St. Pierre, Parigi; La Famosa Invasione Degli Artisti A Milano, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; 2014, Don't Wake Daddy IX, Feinkunst Kruger, Amburgo; 2013, Vice And Virtue, Northern Illinois University Art Museum, DeKalb (Illinois); 2012, Between Truth And Fiction, Koplin Del Rio Gallery; 2011, Krampus, Curly Tale Fine Art, Chicago; 2010, BLAB!: A Retrospective, Society Of Illustrators, New York.