Elena Boni – Colmare
Blocco 13 inaugura il 2022 con, nella sezione “Esordi”, la mostra di Elena Boni curata da Massimo Arduini e Vincenzo Scolamiero.
Comunicato stampa
Le ragioni della mostra – Blocco 13 inaugura il 2022 con, nella sezione “Esordi”, la mostra di Elena Boni curata da Massimo Arduini e Vincenzo Scolamiero. L’esposizione propone sei dipinti su carta “Quel che resta” (i cinque che compongono la serie del 2019 e un sesto, singolo, del 2021) e nove lavori realizzati l’anno scorso che costituiscono l’opera “Colmare” (transfer fotografico, grafite e fusaggine su carta).
La scelta del fondo di cellulosa permette a Elena Boni di sondare le possibilità dello spazio pittorico oltre la superficie dipinta, poiché le stratificazioni del colore sono solcate da un segno inciso che ha stressato e lacerato il supporto cartaceo fino al superamento (tra strappi, graffi, tagli e pieghe), della seconda dimensione. Nei dipinti il tema è quello del cielo in paesaggi affidati talvolta alla sola, minima, linea dell’orizzonte. E la consunzione del tessuto cromatico trasforma in visioni di memoria questi (interiori) squarci sulla natura. “L’accostamento tra la geometria essenziale del paesaggio e un segno che potremmo definite psichico – scrive la stessa Boni – rimanda, inoltre, al rapporto fra stabilità e instabilità”.
Nella serie - che funziona anche come sequenza - di “Colmare”, l’intervento non è a togliere quanto piuttosto a risarcire, con la grafite, quanto perso nella trasposizione su carta della foto di partenza. Come una restauratrice, Boni colma (ma il verbo all’infinito suggerisce ancora una volta un paesaggio, una marina) le parti mancanti e al tempo stesso, tuttavia, trasforma e reinventa l’immagine riprodotta, offrendo un’interpretazione non piana né scontata del reale. “La mia ricerca – scrive di sé Elena Boni – si focalizza sul frammento, sulla lacuna e sul residuo in quanto forme aperte e indeterminate, disponibili ad assumere nuovi significati e configurazioni”.
Cenni biografici – Elena Boni nasce in provincia di Roma
il 14 ottobre 1995. Dopo aver frequentato il liceo classico,
si iscrive all'accademia di Belle arti di Roma dove nel 2021
consegue la laurea specialistica in Pittura. Parallelamente
al percorso accademico partecipa a diverse esposizioni
collettive. Fra le ultime si ricordano “After That”, progetto
didattico per Bookcity Milano 2021 curato da Chiara Giorgetti
e Massimo Arduini e presentato dal 18 al 21 novembre ad
Artepassante, Porta Venezia, Milano; “Io e Me. Autoritratti
nel lockdown”, progetto itinerante di Sala 1 a cura di Cosetta
Mastragostino e Mary Angela Schroth, presentato per la
Prima volta alla Biblioteca nazionale centrale di Roma il 25
novembre 2021. Nel 2020 prende parte alla “XXII Edizione
del Porticato Gaetano 2020” (15 novembre 2020-31 marzo
2021, Pinacoteca comunale d’arte contemporanea Antonio
Sapone, Gaeta) e partecipa alla prima edizione del Festival
del Tempo di Sermoneta esponendo nella collettiva “Prima
e dopo il Tempo" allestita nella chiesa di San Michele
Arcangelo (a cura di Roberta Melasecca). L’anno precedente
ha partecipato alla collettiva “Neapolis. Nuova città, nuove
arti” (2-20 dicembre 2019, Fondazione Treccani di Napoli)
ed esposto, dal 20 febbraio al primo marzo, nella mostra Foto di Massimiliano Di Maio
“Strutture aperte. Libri d’artista”, a cura di Devin Kovach e Shara Wasserman, alla Gallery of Art della Temple University di Roma. Nel 2018 ha vinto il terzo premio nella X Edizione della rassegna “Il maestro presenta l’allievo” promossa dal Comune di Montignoso (Massa Carrara), a cura di Enrica Frediani presso Villa Schiff Giorgini. Questa è la sua prima personale.