Elena Franco – Archivi e Paesaggi della Cura nella Pianura Padana
Dopo essere stato presentato, nello scorso aprile, in una proiezione pubblica al Museo dell’Elysée di Losanna, il progetto fotografico “Archivi e paesaggi della Cura nella Pianura Padana” sarà visibile con una selezione di 24 immagini – relative alla Ca’ Granda di Milano e all’Antico Ospedale Maggiore di S. Andrea in Vercelli.
Comunicato stampa
Dopo essere stato presentato, nello scorso aprile, in una proiezione pubblica al Museo dell’Elysée di Losanna, il progetto fotografico “Archivi e paesaggi della Cura nella Pianura Padana” sarà visibile con una selezione di 24 immagini - relative alla Ca’ Granda di Milano e all’Antico Ospedale Maggiore di S. Andrea in Vercelli - in occasione dell’evento “Nutrire e guarire. L’alimentazione nell’antico ospedale Maggiore”, organizzato dall’Associazione Amici del Policlinico e della Mangiagalli Donatori di Sangue Onlus, con il patrocinio di Expo Milano 2015.
Le immagini saranno ospitate nella Sala Capitolare dell’Archivio Storico della Ca’ Granda, grazie alla disponibilità della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico.
Il progetto fotografico proposto è la naturale prosecuzione dalla ricerca in progress che Elena Franco sta conducendo sulle architetture ospedaliere.
Dopo aver indagato gli antichi ospedali per evidenziarne l’importanza quali imponenti monumenti “sociali” e simbolici, per informare circa il patrimonio documentale, artistico e di sapere che conservano e aver fornito nuove chiavi di lettura per il loro riuso, l’autrice vuole ora evidenziare, con questa nuova proposta, il profondo legame che unisce gli ospedali, dal Medioevo al XX secolo, al territorio.
Partendo dalle carte, dalle mappe e dai documenti d’archivio (che sono stati fotografati) questo nuovo viaggio fotografico mostra il rapporto degli ospedali con la terra. Fonte di cibo e di ricavi per la sussistenza delle strutture ospedaliere, il territorio della Pianura Padana è stato per secoli plasmato dalle politiche agrarie ed economiche degli ospedali che lo hanno gestito, migliorato e pianificato sino al XX secolo almeno, quando è iniziata la dismissione di molti fra i beni territoriali nosocomiali, ma anche la dismissione degli stessi edifici ospedalieri, difficili da adattare a nuovi bisogni e funzionalità.
Terreni, fattorie e cascine, chiese e abbazie, villaggi, manifatture, canali, boschi, risaie e campi coltivati, che definiscono quello che può essere inteso come il paesaggio della Pianura Padana, o almeno quello che ne resta, sono o sono stati in larga misura proprietà ospedaliere e strumenti delle politiche economiche di questi enti.
Gli archivi storici degli ospedali rappresentano la fonte documentaria principale per esplorare questo legame, sino a pochi anni fa, inscindibile, fra luoghi e paesaggi della cura.
La ricerca fotografica di Elena Franco nasce, dunque, dagli archivi di alcuni ospedali maggiori del Nord Italia e collega il patrimonio documentale con quei punti del paesaggio attuale che conservano ancora le tracce della loro storia.
Ricercando luoghi e toponimi nel paesaggio contemporaneo, il suo lavoro non vuole essere una semplice lettura nostalgica dei tempi che furono o la documentazione del mutamento del paesaggio da agricolo ad antropizzato, ma vuole far emergere un pezzo di storia economica del paesaggio padano, forse sconosciuta ai più, al fine di stimolare una riflessione collettiva sul senso della cura, intesa anche come cura del territorio, tema mai così attuale e per il quale è necessario un approfondimento in termini di sostenibilità.
Elena Franco è architetto e fotografa e si occupa a livello internazionale di piani e programmi di valorizzazione urbana e del territorio. La fotografia – di documentazione e ricerca – occupa una gran parte della sua attività e viene spesso utilizzata nel suo lavoro di costruzione dell’identità locale. Accanto a iniziative di documentazione su edifici e città, svolge attività di ricerca personale sulla fotografia storica e sul recupero della memoria, spesso con il supporto di fonti archivistiche e approfondimenti iconografici.
Utilizza fotocamere digitali ma anche macchine fotografiche istantanee e a pellicola, che colleziona.
I suoi progetti fotografici vengono esposti da istituzioni pubbliche e festival in Italia e all’Estero e stimolano spesso progetti di valorizzazione e messa in rete di beni e risorse territoriali.