Elena Pugliese – Hai lasciato la luce accesa
Hai lasciato la luce accesa, audiodramma di Elena Pugliese, ideato e scritto per Casa Bossi, a cura di Riccardo Caldura e Maria Yvonne Pugliese.
Comunicato stampa
Project Room
Project Room è un contenitore che propone inedite relazioni fra arte, spazio e pubblico. Un modo diverso di concepire l’occasione espositiva, con lavori appositamente sviluppati insieme agli artisti a seconda delle caratteristiche dei luoghi che li ospitano. Project Room, alla sua seconda edizione, nasce da un’idea di Riccardo Caldura e Maria Yvonne Pugliese.
Project Room | 2
HAI LASCIATO LA LUCE ACCESA
di Elena Pugliese
audiodramma ideato e scritto per Casa Bossi
A CURA DI Riccardo Caldura e Maria Yvonne Pugliese
INAUGURAZIONE sabato 22 settembre, dalle ore 11 alle 17
PERIODO 23 settembre – 4 novembre 2018
ORARI venerdì 15,00 - 17,00, sabato 10,30 - 12,30 / 15.00 - 17,00
domenica 15,00 - 17,00 altri giorni e orari su appuntamento
SEDE Casa Bossi, primo piano
via Pier Lombardo 4, Novara
SITI DI RIFERIMENTO elenapugliese.it; casabossinovara.com; mariayvonnepugliese.it
Casa Bossi è un magnifico palazzo neoclassico di Novara, opera di Alessandro Antonelli. Più di 250 stanze in 6.500 mq. Dopo un secolo glorioso di vita di condominio resiste da anni al suo stato di abbandono. Dal 2010 è sede di manifestazioni ed attività di diversa natura promosse e curate dal Comitato d’Amore per Casa Bossi.
Apre al pubblico sabato 22 settembre Hai lasciato la luce accesa, audiodramma di Elena Pugliese, ideato e scritto per Casa Bossi, a cura di Riccardo Caldura e Maria Yvonne Pugliese.
“Non è un lavoro su Casa Bossi, ma un lavoro che attraversa Casa Bossi e riflette sul tema della quotidianità e su quanto qualsiasi luogo, se ne viene privato, resta inevitabilmente muto e vuoto. L’intenzione è di restituire alla Casa, almeno temporaneamente, un presente plausibile” racconta Elena Pugliese.
Lo cogliamo già dal titolo, Hai lasciato la luce accesa, che ci induce a pensare che qualcosa è rimasto, che occorre tornare.
Da fine settembre (l’opera è una donazione che rimarrà permanente) un dispositivo di audio cuffie accoglie il visitatore che, stanza dopo stanza, percorre il primo piano immerso nell’ascolto di una voce narrante e reperti sonori di vita quotidiana. Un audiodramma nato da quei pensieri costanti che ci accompagnano ogni giorno, quelli che ognuno di noi mette in atto senza neanche accorgersene. Pensieri estemporanei, apparentemente futili, senza una trama apparente. “Pensieri ad alta voce in piccole faccende di casa, nel tentativo di trasformare una confessione privata nello specchio di un’autobiografia collettiva” - Elena Pugliese.
Nel percorrere le stanze, il fruitore entra in una forma di spaesamento misto a un riconoscimento di sé, una scissione tra la familiarità di ciò che sta sentendo e l’estraneità degli spazi che sta
attraversando. Tra ironia e perplessità, inquietudine e lucidità, chi ascolta è sempre perso poiché non c’è nulla nel testo che lo prenda per mano, nulla che lo rassicuri nella corrispondenza delle sue sensazioni ed è allora che si appella a se stesso, alla sua esperienza di vita quotidiana, alla sua storia personale.
“…la ricerca che Elena Pugliese viene proponendo da qualche anno va considerata una forma di rivalutazione dell’esperienza dell’ascolto, sia nelle fasi di elaborazione corale dei progetti” - il processo di stesura del testo è stato preceduto da un workshop all’interno del palazzo - “sia soprattutto per le modalità di restituzione dell’esperienza stessa.
L’ascolto dunque come fase iniziale e come fase conclusiva del lavoro, in vista di una fruizione da parte del pubblico più immersiva e coinvolgente rispetto alla tradizionale lettura di un testo; immersività che viene intensificata qualora vengano attraversati concretamente degli spazi, come avviene fra le stanze disabitate di Casa Bossi“, scrive Riccardo Caldura nel catalogo.
La pubblicazione è parte integrante del lavoro poiché rende evidente il processo creativo sviluppatosi attraverso il workshop e riporta la trascrizione dell’audiodramma.
Progetto realizzato dal Comitato d’Amore per Casa Bossi, sostenuto dal Comune di Novara, dall’Associazione culturale YARC e Painting srl.
Elena Pugliese (Torino, 1971) Scrive per teatro, cinema e radio. In qualità di drammaturga realizza progetti nell’ambito dell’arte contemporanea. Il suo lavoro di scrittura e ricerca ruota attorno ad alcuni punti fermi: l’attenzione per memorie personali e collettive, l’arte autobiografica, la poetica del quotidiano, gli archivi come risorse per il contemporaneo, i lasciti materiali e immateriali. Conduce laboratori di scrittura autobiografica.
Pubblicazioni: L’ULTIMA CENA in La scena del cibo Editoria&Spettacolo, 2010; IL TESTAMENTO POETICO in La Nuova Filantropia, a cura di De Paoli et al., Libellula, 2016; IL TESTAMENTO POETICO in Lazagne Art Magazine#10, 2016; LA POETICA È NEL QUOTIDIANO in Wellness for mind, Franco Angeli, 2017; Racconti in Sagarana rivista letteraria n.31; Premio poesia Pannunzio 2000.
didascalia:
Elena Pugliese, Hai lasciato la luce accesa, 2018, audiodramma, durata 9’30’’