Eleonora Manca – Chrysalis Room

Informazioni Evento

Luogo
PAOLO TONIN - ARTE CONTEMPORANEA
Via San Tommaso 6, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
10/04/2014

ore 19

Artisti
Eleonora Manca
Generi
fotografia, arte contemporanea, personale

Mostra personale di Eleonora Manca, il cui titolo – che racchiude in sé l’intera ricerca dell’artista toscana – è ispirato a una delle molte opere presenti in mostra.

Comunicato stampa

Giovedì 10 aprile alle ore 19, presso la Galleria Paolo Tonin Arte contemporanea di Torino, vernissage di Chrysalis Room, personale di Eleonora Manca, il cui titolo – che racchiude in sé l’intera ricerca dell’artista toscana – è ispirato a una delle molte opere presenti in mostra.

Dopo un 2013 ricco di successi e apprezzamenti di pubblico e critica, Manca inaugura il 2014 con una mostra ricca e ragionata a cura di Paolo Tonin che vede in esposizione nove progetti che spaziano dal video, all’installazione alla fotografia e che – anche questa volta – restano fortemente coerenti col tema della metamorfosi, inteso come mutazione fisica e psicologica, ma anche come nuova capacità di approcciarsi al mondo e ai suoi stimoli sensoriali.

Oltre a opere recentemente presentate in prestigiosi contesti culturali, come il Berlin International Directors Lounge (Chrysalis Room, video 3’), Paratissima SKINcodes o Flussi. Media Art Festival (Borderskin, video 3’49’’), in mostra saranno esposte opere inedite realizzate in esclusiva per l’evento, come la raccolta di polaroid Contemplando l’atto del ritrovamento attraverso la perdita #6, o le serie From the Womb e Madre, nelle quali l’atto della mutazione è narrato da vicino, quasi come se l’artista concedesse di osservarla durante la sua personale metamorfosi, in un percorso senza corpo e senza tempo.

Chrysalis Room si presenta come un lavoro estremamente complesso ed eterogeneo, che esplora fotografia analogica, digitale, videoarte e installazione, tratteggiando la complessa natura dell’artista, in grado di scandagliare un argomento spesso abusato, restituendone un senso profondo e inedito a livello figurativo come a livello concettuale, in una sorta di rigenerazione personale finalizzata alla propria riscoperta e (re)interpretazione.

Gli allestimenti – strettamente connessi con lo spazio, come se esso stesso rappresentasse il luogo della metamorfosi e chiunque ne fosse all’interno partecipasse al cambiamento – fanno da corollario ad un’esposizione incredibilmente suggestiva, assolutamente da non perdere.