Elina Chauvet – Zapatos Rojos
Zapatos Rojos è un progetto d’arte pubblica dell’artista messicana Elina Chauvet, a cura di Francesca Guerisoli. Il progetto assume la forma di un’installazione composta da centinaia di paia di scarpe rosse da donna per dire basta alla violenza di genere.
Comunicato stampa
Zapatos Rojos è un progetto d'arte pubblica dell'artista messicana Elina Chauvet, a cura di Francesca Guerisoli. Il progetto assume la forma di un'installazione composta da centinaia di paia di scarpe rosse da donna per dire basta alla violenza di genere. Ogni paio di scarpe, reperito attraverso l'attivazione di una rete di solidarietà, rappresenta una donna e la traccia di una violenza subita. Sistemate ordinatamente lungo un percorso urbano, le scarpe ne ridisegnano lo spazio e l'estetica, visualizzando una marcia di donne assenti, un corteo che sottolinea il dolore che tale mancanza provoca tanto a livello sociale quanto familiare.
Zapatos Rojos è dunque, prima di tutto, una chiamata rivolta alle cittadine e ai cittadini per manifestare la propria solidarietà verso le donne che, nel mondo, hanno subito violenza, per le donne uccise o rapite e di cui si sono perse le tracce. In particolare, il progetto rimanda alla situazione di Ciudad Juárez, città di frontiera nel nord del Messico dove, a partire dal 1993, centinaia di donne vengono rapite, stuprate e assassinate. All’inizio si tratta di poche decine di ragazze che poi diventano centinaia e infine una cifra nebulosa e indefinita, tenuta in scarsa considerazione dalle autorità. Si uccidono le donne a Juárez perché si può fare. C’è impunità, c’è una cultura machista che non educa al rispetto della donna. Non vi è Stato e i cartelli del narcotraffico si scontrano per il controllo del mercato della droga e degli esseri umani. A Juárez, città che divora le sue figlie, è stato utilizzato per la prima volta il termine femminicidio. Ed è qui che, nel 2009, Zapatos Rojos ha preso vita, con un'installazione composta da 33 paia di scarpe. È da qui che il progetto è partito per dirigersi verso altre città del mondo, arrivando per la prima volta in Europa, a Milano, il 18 novembre 2012, e poi a Genova e Lecce. Torino è la quarta città europea ad accogliere il progetto, voluto e organizzato dalla Città di Torino, in collaborazione col Tavolo torinese per le Madri di Ciudad Juárez, composto da Amnesty International, Sur Società Umane Resistenti, Donne di Sabbia, Donne in Nero, Casa delle Donne, Se Non Ora Quando, Antropocosmos, Ass. Almaterra, Libera, Il Salvagente, Acmos, Urzene.
Sabato 2 marzo, giorno in cui Zapatos Rojos sarà visibile come installazione di centinaia di paia di scarpe presso Piazza Castello, ognuno è invitato a portare un paio di scarpe da donna rosse, dipinte di rosso o da dipingere. La donatrice/il donatore, insieme a un team di lavoro, dipingerà al momento le scarpe e le collocherà nel percorso costituito.