Elio Ciol – Gli adoratori della croce
La mostra racconta l’affascinante cultura degli Armeni attraverso le croci che essi hanno scolpito nella pietra per secoli, in un’ossessione del dettaglio e della ripetizione che mira all’eternità, e che le foto di Ciol restituiscono a meraviglia.
Comunicato stampa
L'esposizione, che sarà allestita al secondo piano dell'Heleneum, presenta oltre 76 raffinate fotografie in bianco e nero realizzate da Elio Ciol che da sessant'anni indaga con passione paesaggi e architetture. La mostra racconta l'affascinante cultura degli Armeni attraverso le croci che essi hanno scolpito nella pietra per secoli, in un'ossessione del dettaglio e della ripetizione che mira all'eternità, e che le foto di Ciol restituiscono a meraviglia.
Indiscusso maestro della fotografia italiana, Elio Ciol ha compiuto nell'autunno del 2005 un viaggio per molti versi raro.
Un intenso, meditato, viaggio spirituale attraverso i segni di un paesaggio e di una civiltà architettonica, quella tradizionale armena, che hanno trovato un legame profondo con la sua cultura visiva e con la sua esperienza umana.
Gli Adoratori della Croce sono i testimoni dispari e invisibili della storia millenaria di una comunità che, isolata tra Oriente e Occidente, ha radicato la propria identità nel Cristianesimo, nella pietra grigia scolpita, più che dalle mani degli scalpellini, dall'inesausta ricerca di una religiosità collettiva capace di ricondurre a un'unitarietà le aspettative spesso disattese della Storia.
Un ritratto lirico, giocato nell'esaltazione del contrasto fra luce e ombra, a raggiungere una pienezza espressiva che sintetizza nell’«assenza» dell'umano l'amore per il Creato e la forza della Fede.