Elisa Abela – Antologia: libri usati 2008-2018
s.t. foto libreria galleria inaugura il proprio nuovo spazio a Roma, nel quartiere Pigneto, in Via Bartolomeo D’Alviano 2/A, con una personale di Elisa Abela, curata da Matteo Di Castro: Antologia: libri usati 2008-2018.
Comunicato stampa
s.t. foto libreria galleria inaugura il proprio nuovo spazio a Roma, nel quartiere Pigneto, in Via Bartolomeo D’Alviano 2/A, con una personale di Elisa Abela, curata da Matteo Di Castro: Antologia: libri usati 2008-2018. L’apertura si tiene nella giornata di domenica 24 febbraio, dalle 10:30 alle 18:30. Nei giorni successivi sarà possibile visitare la mostra solo su appuntamento.
Mentre nello stesso periodo (dal14 febbraio all’8 marzo) e a poche centinaia di metri (in Via Macerata 46) la galleria Interzone espone a parete i lavori più recenti di Abela (Ipernova, a cura di Lara Limongelli), s.t. sceglie di presentare una selezione dei suoi libri-collage realizzati nel corso degli ultimi dieci anni.
Nel percorso di Elisa Abela la pratica del collage si intreccia con la passione che l’artista nutre da sempre per le pubblicazioni e i materiali cartacei del passato: libri e riviste di vario genere, quaderni di scuola, vecchie foto di famiglia, volantini pubblicitari.
Su queste vecchie carte Abela interviene con forbici, colla, pennarello e con un strumento compositivo più anomalo: il nastro isolante. Con la sua forte impronta materica, grafica e cromatica, il nastro isolante consente non solo di produrre delle cancellature significative degli elementi testuali e visivi raccolti, ma di riquadrare questi ultimi in un tracciato sincopato e straniante.
Nei suoi libri-collage, Abela interviene direttamente su una singola pubblicazione, rielaborandone l’intera veste originaria. Sottolineando o oscurando alcuni elementi del testo, e combinandoli con ritagli di altre fonti cartacee, l’artista produce dunque una nuova opera e offre una seconda vita, una chiave di lettura inedita, a un libro del passato. Il libro usato si offre innanzitutto, ad Elisa Abela, come una sfida, un corpo un corpo a corpo giocoso ma sempre impegnativo con un dato volume, con un’opera già formata, un contenitore più o meno intrigante e performante attraverso il quale veicolare il proprio discorso visivo.
La forma può essere quella dell’album: una raccolta di pagine con poco o niente testo, quasi-bianche, da “completare” in piena libertà. Ma anche quando lavora proprio su vecchi quaderni o altri prodotti di cartoleria, l’artista sceglie sempre dei “contenitori” capaci di suggerire un qualche spunto di racconto. E’ il caso di Mezzi di locomozione terrestre, Chromo Glanz (fascicoli di poche pagine da colorare e ritagliare) e soprattutto di Cerca una storia (libro-gioco con legatura a spirale e quattro impaginati contigui), sulle cui pagine Abela incolla tre raccolte di foto anonime su altrettanti soggetti: trasporti, tavolate, volti.
Ci sono poi i libri veri e propri, composti con parole, e a volte anche con immagini, da rileggere e riscrivere con il linguaggio del collage
Elisa Abela non lavora sui classici, sui testi più familiari del nostro bagaglio culturale. Preferisce applicarsi su quei libri usati che nessuno forse oggi sarebbe tentato di riprendere in mano: testi scientifici specialistici, anonima letteratura per l’infanzia, manuali desueti.
Se spesso il titolo originale di un libro viene alterato o sostituito dall’intervento di collage, in altri casi si può dire che sia proprio e soprattutto il titolo di un’opera a suggerire lo spunto della sua metamorfosi: Storie segrete dell’ultima guerra, All the World’s Simplified, La documentazione Italiana.
Un intervento altrettanto significativo consiste nel sacrificare l’integrità di un dato volume, smembrarlo, estrarne alcune pagine e comporre il collage su un singolo foglio, o su due facciate contigue. Oltre ai libri-collage di Elisa Abela, la mostra propone dunque a parete anche una selezione di queste sue opere su carta.
La destrutturazione dell’oggetto-libro, soprattutto nei lavori più recenti, può svilupparsi sino al punto di sovvertire il funzionamento stesso del dispositivo di lettura. Nella trilogia realizzata con tre volumi dell’edizione francese di una fortunata collana di manuali di fotografia degli anni ’70 (L’appareil photographique, La Couleur, Le Dèveloppement et le tirage), il collage non è più solo accumulo giocoso di contenuti inediti sulle pagine di un testo del passato, ma il sigillo di un più complesso progetto compositivo e performativo.
Elisa Abela incide le copertine telate, scava nell’impaginato, impacchetta col nastro isolante il taglio delle pagine e innesta sul corpo del volume materiali extra cartacei: fotogrammi e diapositive, che per essere letti devono essere attraversati da una fonte di luce.
L’esito di questo processo di metamorfosi del testo originario si rivela a suo modo paradossale: il libro può essere aperto e maneggiato solo alle condizioni stabilite dall’artista. O meglio: il suo senso coincide con l’operazione di chi prova a suggerire allo spettatore/lettore dove e come esattamente debba guardare, cosa propriamente debba leggere.
Nata nel 1980 a Catania, Elisa Abela vive e lavora a Roma, dove combina la sua ricerca visiva con l’attività musicale.
Ha collaborato a diversi progetti espositivi firmati dal collettivo canecapovolto, fra cui Presente Continuo (2008, Francesco Pantaleone arte contemporanea, Palermo; Galleria Gianluca Collica, Catania), Diwan (2010, Galleria Gianluca Collica, Catania), Hologram (2011, Riso, Museo d’arte contemporanea della Sicilia, Palermo).
Nel 2010 presenta la sua prima personale da s.t. foto libreria galleria, Roma: Il fotografo tremolante, Rurù in castigo e altre opere su carta, a cura di Matteo Di Castro, con un testo di Emanuele Trevi e un video-ritratto di canecapovolto, che ha curato poi anche la mostra Smitty il gatto e altre storie (2010 – Bocs, Catania).
Nel 2011 ha esposto alla Galleria Nopx di Torino, in occasione del concorso internazionale sul libro di artista Nopx|artbook.
Nel 2012 tiene presso s.t. foto libreria galleria di Roma una mostra personale dal titolo Un grosso affare.Fotoromanzi usati, a cura di Paola Paleari, con un testo di Silvana Turzio; partecipa al progetto collettivo itinerante Quadratonomade (Palazzo delle Esposizioni, Roma) e prende parte alla I edizione di IFbook Independent Free book- forum e fiera del libro d’artista e indipendente, a Foligno.
Nel 2013 viene invitata al Transeuropa Festival come rappresentante italiana per la realizzazione della performance di apertura AIR TIME, che coinvolge la partecipazione di dodici artisti provenienti da tutta l’Europa.
Nel 2015 tiene la mostra personale Bettina la Rivale – percorso per amatori evoluti, a cura di Francesca Orsi, presso AOC F58 – Galleria Bruno Lisi, Roma.
Nel 2017 un suo libro d’artista viene acquisito nella collezione di Donata Pizzi e l’anno seguente esposto nella mostra antologica presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2018, a cura di Raffaella Perna.
A giugno 2018 partecipa all’ottava edizione del Sicilia Queer Film Fest con un’anteprima del progetto video Oggi sono passato e tu non c’eri, realizzato insieme al collettivo canecapovolto.