Elisa Bertaglia / Beatrice Spadea – Curses Spells and other Magics

Informazioni Evento

Luogo
MARTINA CORBETTA
Via Milano n.98 , Giussano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
19/04/2024

ore 18.30

Artisti
Elisa Bertaglia, Beatrice Spadea
Generi
arte contemporanea, doppia personale
Loading…

Curses, Spells and other Magics è la doppia mostra personale di Elisa Bertaglia e Beatrice Spadea a cura di Martina Corbetta.

Comunicato stampa

Curses, Spells and other Magics è la doppia mostra personale di Elisa Bertaglia e Beatrice Spadea a cura di Martina Corbetta. Una mostra che pone in dialogo due artiste spontaneamente affini nell’espressione e nella ricerca, lealmente distanti nelle loro personalità.

Bertaglia, nasce a Rovigo nel 1983 e si laurea all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ora improntata a New York si presenta in questo progetto con il frutto del suo background in cui fin dai primi anni di sperimentazione conferma l’interesse, quasi ossessivo, per i diversi media che la conduce di anno in anno a mostrarsi con qualcosa di inatteso, seppur sempre riconoscibile. Grafite e olio, carta o tela, grandi formati, piccoli formati, nuovi materiali come la ceramica e il cemento, dall’alluminio all’oro, Bertaglia conserva le sue linee, sfondando oggi nuove dimensioni. L’oro è sicuramente la più evidente. Spadea, nasce a Monza nel 1995 e si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera, in mostra si presenta con tutto l’entusiasmo di un’artista che desidera confermare i propri caratteri distintivi esprimendosi attraverso le sue costanti stilistiche in evidente fase di potenziamento, con attenzione particolare verso l’utilizzo di nuovi materiali. Parallelamente a Bertaglia, Spadea dimostra vivace interesse per la grafite e l’olio, declinati ora con la tecnica batik che la vede impegnata negli ultimi mesi per la realizzazione di opere di importanti dimensioni.

Beatrice Spadea in Curses, Spells and other Magics si approccia a tematiche nuove, ereditiere della precedente ricerca artistica vicina al sogno e alle visioni oniriche spesso armonizzate dal paesaggio naturale. Ora, queste proiezioni parlano di notturni e di mondi fantastici, dove nel mistero serale, tra luci che si dissolvono e ombre che si delineano, nasce un universo di infinite possibilità. È proprio laddove la visione è limitata, che l’immaginazione prende forma. La notte, con il suo velo di mistero, plasma la realtà conosciuta ora come un paesaggio di percezioni spirituali che incontrano mondi fantastici. La notte è il portone che apre all’immaginario, ma anche al ricordo e all’oblio. È il nutrimento dei miti, delle leggende e delle creature chimeriche che popolano l’oscurità. È proprio la notte che ha alimentato in Spadea il desiderio di esplorare mondi mai visti prima, popolati da piante esotiche e creature misteriose, dove di giorno questi esseri rimangono nascosti alla luce e di notte rivelano la loro presenza. Metafora della trasformazione.

Spadea si ispira agli erbari e ai bestiari medievali, in cui il mondo conosciuto veniva ordinato e classificato, dando vita a creature fantastiche ispirate alla natura di pura invenzione. L’opera Medioevo Fantastico di Jurgis Baltrusaitis ha stimolato l’immaginazione dell'artista, facendola immergere nel mondo mitologico medievale dove le teste che emergevano dai rami intrecciati creavano un’aura mistica, un mondo tra stregoneria e magia, esoterismo e fantascienza. Reverie della Foresta, serie di opere realizzate a grafite su carta giapponese stratificata rappresentati rami, è il punto di collegamento tra la ricerca precedente e lo studio attuale. Ora non è più il ramo la presenza più evidente dell’opera, ma lo sfondo, il notturno, dove il colore piatto e disorientante rimanda a una prospettiva senza fine. Da qui, una flora misteriosa, erbari medievali e creature fantastiche esplorano lo spazio e popolano i lavori di Spadea.