Elisa Cella – La parte per il tutto

Informazioni Evento

Luogo
RP LEGAL & TAX
P.le Cadorna 4, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
20/06/2023

ore 18,30

Artisti
Elisa Cella
Curatori
Simona Bartolena
Generi
arte contemporanea, personale

RP Legal & Tax prosegue la propria attività espositiva, cominciata quest’anno con l’opera di Nadia Galbiati, con una nuova mostra.

Comunicato stampa

RP Legal & Tax prosegue la propria attività espositiva, cominciata quest’anno con l’opera di Nadia Galbiati, con una nuova mostra.

Questa volta protagonista è l’opera di Elisa Cella. Saranno presenti in mostra sia i suoi lavori su tela e su carta, che le sue opere in plexiglass e metallo.

Strutture rigorose, sequenze molecolari, minuscole forme di vita osservate al microscopio, affascinanti disegni dall’insistita regolarità… C’è un mondo nelle opere di Elisa Cella, un mondo nascosto che l’artista rende visibile, svelandoci la bellezza di meccanismi e realtà che non siamo abituati a considerare.

Una formazione scientifica, un approccio alla vita che definirei “poeticamente illuminista”, Elisa Cella fa arte partendo dalla conoscenza. Batteri, virus, alghe, piccoli esseri invisibili eppure presenti nella nostra vita quotidiana, diventano forme sinuose ed eleganti. L’universo, l’uomo e il microcosmo di cui è parte, diventano motivi estetici su cui lavorare, inanellando segni e piccoli tocchi di colore, costruendo elementi che sanno essere decorativi, a dispetto della loro natura.

Elemento cardine è il cerchio: “Il corpo è fatto di cellule, molecole, atomi ed il reale, è composto di molecole, atomi, quanti, fotoni, particelle subatomiche...”, spiega l’artista, “Lo zero in matematica è approssimativamente un cerchio ed il simbolo dell’infinito è un cerchio ritorto. Il cerchio è la prima figura geometrica che i neonati riconoscono, individuandola ovunque facilmente: è una questione di sopravvivenza, il capezzolo ha una forma circolare. Quando non sappiamo la forma di un oggetto, o quando la forma specifica non è importante, di solito lo rappresentiamo come un cerchio. I buchi neri, le stelle, i pianeti, sono tutti approssimativamente sfere. Il momento del Big Bang si immagina come una singolarità in un punto che esplode come una sfera che si ingrandisce...”. E cerchio dopo cerchio Elisa costruisce il suo universo parallelo: un mondo che vive dentro al nostro, ogni giorno, ogni istante, ma che noi, distrattamente, non sappiamo osservare e ammirare. Un mondo in cui virus letali per l’uomo o minuscole creature indispensabili al nostro ecosistema si rendono visibili e mostrano le loro forme esteticamente attraenti, colorandosi di tinte inaspettate, straordinariamente e ironicamente pop, diventando composizioni astratte, oggetti iconici, figure oniriche, surreali, profondamente evocative.

Muovendosi sul filo della scienza e giocando a trasformarla – con la giusta leggerezza, ma con un fondo di necessaria serietà – in espressione artistica, Elisa Cella ha creato il proprio inconfondibile linguaggio, cerchio dopo cerchio, molecola dopo molecola.

(Simona Bartolena)

CURRICULUM VITAE

Nata a Genova nel 1974.

Ha studiato Matematica alla facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università Statale di Milano, dopo essersi diplomata al liceo scientifico.

I suoi lavori hanno una duplice valenza: hanno una connessione con la biologia e più in profondità rimandano a problemi o considerazioni filosofiche. Vengono realizzati con una ripetizione del suo segno caratteristico, il cerchio, che viene realizzato a mano libera.

L’ ultimo progetto Microbiota, su cui sta ancora lavorando, si è concretizzato in una mostra personale alla Galleria Villa Contemporanea di Monza con testo critico di Luca Panaro e in un libro d’artista a tiratura limitata per Chippendale Studio.

Fra le sue ultime personali ricordiamo anche Un’estetica dell’infinito allo Spazio Heart di Vimercate, a cura di Simona Bartolena ed Armando Fettolini, con catalogo, Tre Artiste Tre, alla Rocca di Umbertide, a cura di Giorgio Bonomi e Sensazione Concava alla Galleria E3 Arte Contemporanea di Brescia, con testo critico di Alberto Rigoni.

È presente negli studio visit della Quadriennale di Roma, a cura di Francesca Guerisoli.

I suoi lavori sono esposti in permanenza al Museo di Arte Contemporanea di Lissone e nella Collezione del Castello Chiaramontano di Racalmuto (AG), sono inoltre presenti nelle collezioni del Museo di Villa Croce a Genova, del Museo Butti di Viggiù (VA), della Civica Raccolta del Disegno di Salò (BS), della Rocca di Umbertide (PG).

Ha vinto Master Artist 2021, ed è stata finalista del Premio Arteam, del premio Exibart, del premio Combat e del Premio Celeste.

Fa parte della pubblicazione Real Art #6, con le relative mostre in spazi pubblici e privati.