Elisa Longhi – Lux Herbaria
La luce, in questo viaggio, viene vista come l’elemento della trasformazione nonché il collante tra l’omo, la natura e la fotografia stessa.
Comunicato stampa
Lux Herbaria
Lux Herbaria è innanzitutto un viaggio attraverso la rappresentazione della natura, intesa come vegetale e umana.
L’uomo e la natura sono legati a doppio filo, in un rapporto di amore-odio dove l’intervento di uno sull’altro ne può modificare per sempre il percorso.
E’ un rapporto fatto di fragili equilibri, che in un attimo possono essere distrutti alterando forme, vite, paesaggi.
Lux Herbaria si muove su questo bilico, su questa tensione tra buio e luce, sulla percezione della bellezza della natura e della decadenza della natura umana. Il ritmo dello snap-shot, immediato e duro, esalta questa scenografia di transizione: l’idillio spensierato delle prime stampe si trasforma, con lo scemare della luce splendente del giorno al buio della notte, nella sensazione -assolutamente attuale- di minaccia imminente.
La luce, in questo viaggio, viene vista come l’elemento della trasformazione nonché il collante tra l’omo, la natura e la fotografia stessa. Il suo ruolo è determinante nel trasformare il soggetto agli occhi di chi lo guarda e mutarne il significato. Ed è proprio questa mutazione, fortemente accentuata in alcune fotografie (l’utilizzo aggressivo del flash ne è l’esempio più lampante) che vuole portare lo spettatore a mettere in discussione quello che vede e la sua comprensione della rappresentazione della natura e della Condition Humaine.
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Elisa Longhi (Lugano 1979), laureata in letteratura Anglo-Americana, ha approfondito la sua passione fotografica a Berlino, dove ha vissuto diversi anni.
Attualmente vive a Lugano.