Elisa Montessori – Piante e fiori
Un itinerario immaginario che si muove nello spazio linguistico o più precisamente in uno spazio di ambivalenza e di slittamento del linguaggio.
Comunicato stampa
ELISA MONTESSORI
PIANTE E FIORI
(Moralità boschiva)
Opening 11.12.2021
Ore 16 – 21
Mostra fino al 28.01.2022
‘Conosce, riconosce somiglianze, abbondanze, legami, dettami correlati, celati, inizi intricati, indizi ingarbugliati, e nei recessi gli eccessi.’
Wislava Szymborska, da Moralità boschiva, Due punti, Adelphi
Un itinerario immaginario che si muove nello spazio linguistico o più precisamente in uno spazio di ambivalenza e di slittamento del linguaggio.
A partire da questo incipit, dalla ricerca sull’elemento segnico e dal costante e appassionato confronto e dialogo con la poesia e la letteratura, Elisa Montessori (Genova, 1931) presenta a Monitor la sua seconda mostra personale dal titolo Piante e Fiori (moralità boschiva).
Attraverso una serie di opere inedite, poste in dialogo con una puntuale selezione di lavori storici, la forma racconto lascia il passo a una serie di indizi apparentemente slegati fra loro, riconducibili all’unico intento di far cogliere in ogni segno della natura, un segno riconoscibile - e significante - nella propria mente o nella propria esperienza.
Attraverso il gioco linguistico Montessori ci esorta ad un esercizio visivo: cogliere nell’informe, nell'imperfetto, nel casuale, immagini che si conoscono già. O meglio oggetti che la nostra mente non conosce ma che ri-conosce. E ancora una volta l’artista ci rivela che è la natura ad essere all’origine di quel segno che attraverso l’azione si fa scrittura.
Elisa Montessori interviene pittoricamente su mappe che perdono le loro coordinate topografiche originali, trasformandosi in territori non ancora esplorati, ad uso di viaggi dell’immaginazione e della memoria. Sulle tele, frammenti di piante interagiscono con accostamenti di paesaggi o piuttosto di segni tratti dal sistema della natura. Fisicità e astrazione convivono in un itinerario a tratti realistico ma mai reale.
Un pavimento realizzato in polietilene poggiato come un mosaico senza precisi punti di congiungimento ricopre la superficie di una stanza della galleria. Si tratta di tessere che si sovrappongono e si intersecano tra di loro facendo trasparire il nero del disegno, tracciato con una precisa intenzione segnica. A due libri inediti, è affidato il compito raccogliere e contenere la parola scritta e il dialogo visivo dell’artista con i temi principali della mostra.
Una serie di oggetti raccolti dalla Montessori in diversi momenti della propria vita - piante e arbusti essiccati, palme, frutti - nella trasposizione espositiva diventano simulacro. Essi appaiono in occasione della mostra presso Monitor in dialogo con lo spazio, ma in precedenti momenti sono stati trascritti, riprodotti sulla tela o ricalcati su carta. Alcuni disegni di piccolo formato e collage degli anni Settanta che raccolgono e riproducono elementi del mondo vegetale ci riportano alle origini della ricerca della Montessori in cui l’investigazione del soggetto mitologico della Dafne ricongiungeva in un serrato confronto trasformazione vegetale e metamorfosi umana, l’indagine della natura e del segno che la traccia.
Nella costruzione di una dimensione che oscilla tra vista naturale e una visione mentale, Elisa Montessori, riconferma la sua identità di artista - traduttrice di esperienze e di modalità di ricerca delle cose e del mondo sempre diverse, uniche e sorprendenti.
La mostra è accompagnata da un testo critico di Cecilia Canziani.