Elisa Sighicelli
Elisa Sighicelli presenta nello spazio di Mars un’installazione di fotografie di panneggi fissate al muro con dei nastri adesivi neri che passano sopra le fotografie e si prolungano girando intorno al pavimento e al soffitto.
Comunicato stampa
Elisa Sighicelli presenta nello spazio di Mars un’installazione di fotografie di panneggi fissate al muro con dei nastri adesivi neri che passano sopra le fotografie e si prolungano girando intorno al pavimento e al soffitto. Viene così a crearsi l’illusione che i nastri sostengano i tessuti, mentre in realtà la loro funzione è di fissare le fotografie al muro.
La rappresentazione dell'oggetto e l'oggetto fotografato sembrano in questo modo coincidere.
Elisa Sighicelli lavora con la materialità della fotografia, cercando soluzioni formali per estendere lo spazio della rappresentazione nello spazio reale dello spettatore e viceversa, in un gioco tra la due e le tre dimensioni.
Queste opere funzionano come un'inversione del trompe-l'oeil tradizionale: non si tratta di un’immagine bidimensionale che crea un’illusione tridimensionale, bensì di un oggetto reale, il nastro adesivo, che diventa parte della rappresentazione stessa.
Pertanto si evidenzia la tensione inerente all'interno della rappresentazione fotografica: tra la fotografia come oggetto e l'immagine dell'oggetto fotografato.
Elisa Sighicelli è interessata nell’esplorare il rapporto tra rappresentazione e realtà, e nel suo lavoro il mezzo fotografico è messo costantemente in discussione nella sua bidimensionalità e presentazione.