Elisabeth Aro – Los Otros / Figli di MAAM
Mostra personale di Elisabeth Aro “Los Otros” e “Figli di MAAM”, un film di Paolo Consorti con con Luca Lionello e Franco Nero.
Comunicato stampa
Mundo e Los Otros
Elizabeth Aro è nata in Argentina a Buenos Aires, ha studiato Belle Arti all’accademia Prilidiano Pueyderron di Buenos Aires IUNA. Dal 1990 a 2005 ha vissuto a Madrid e attualmente vive in Italia. Questa affascinante mostra è stata già realizzata a Milano, nella ex chiesa di San Carpoforo dell’Accademia di Brera.
La mostra a Torino si sviluppa in due spazi di percorso. Nell’atrio ci sono tre installazioni: Mundo, una sfera, nel centro della sala, di feltro cucito dall’artista e di ben tre metri di diametro; Los Otros, fotografie di grande formato che Elizabeth Aro ha realizzato per il Museo Reina Sofia di Madrid in occasione di una sua mostra personale; quattro schermi video – documentari realizzati nel 1998, un mix di interviste realizzate da Elizabeth a diversi migranti. Questo è stato il primo passo realizzato dall’artista per affrontare il tema della migrazione. Nella seconda sala sono esposte le fotografie di Los Otros in piccolo formato, modificate e raccolte in fili rossi, fili che ha cucito l’artista sulle fotografie stesse. Infine, un’installazione di filo spinato, creato con il velluto: un filo spinato, quindi, disarmante e disarmato, leggero e innocuo. Solo una profonda evocazione.
Il mondo e gli altri. Il tema dell’Altro è sempre presente soprattutto nella nostra contemporaneità. Un tema filosofico, che in realtà si rispecchia profondamente nella concreta vita quotidiana. Altro da chi? Chi è l’Altro? Il diverso? Siamo anche noi, altri da loro, giusto? Da quale punto di vista si dice Altro?
Il mondo di feltro che oscilla dall’alto del soffitto è un elemento emblematico di questa questione. Il mondo non ha un solo punto di vista. E soprattutto sembra scivolare verso il sud. Verso il basso. Verso quella parte del mondo che si chiama, nelle nostre parole, molto spesso, Altro. Gli altri.
E allora gli altri sono fotografati sulle pareti, immensi e presenti. Abbracciano quel mondo in sordina, color panna, di feltro. Feltro, materiale povero e tattile. Feltro, cucito dalle mani dell’artista. I continenti sono risucchiati verso il sud del mondo. Un movimento verso il basso. Non sono più gli altri che migrano verso il nord, ma sono i continenti stessi che scivolano verso Sud, verso quella parte di mondo che ha più bisogno di cure.
Testo di Federica Maria Marrella
Elizabeth Aro, biografia Nata a Buenos Aires, Argentina. Studia Belle Arti nell’Accademia Prilidiano Pueyderron di Buenos Aires IUNA. Dal 1990 a 2005 ha vissuto a Madrid, Attualmente vive in Italia Mostre personali selezionate: Espacio Uno, Museo Nacional Reina Sofía, (Madrid, 2004) Chiesa di San Carpoforo/Accademia di Brera (Milano, 2015) Moritzkirche (Augsburg, 2015) Gagliardi e Domke (Torino, 2013) Chiesa di Santa Rita (Roma 2014) Gallería Charpa (Valencia, 2010) Galleria Marte (Roma, 2010), Galleria Metta (Madrid, 2009); Galleria Guido Carbone (Torino, 2005) CCECR (San José de Costa Rica, 2003); Diana Lowenstein Fine Arts (Miami, 2003); Spazio Erasmus Brera (Milano, 2002); Casa Rivadavia (Cádiz, 2001); Instituto de América (Santa Fe, Granada, 2000); Galerie Maier (Rosenheim, 1998).