Elliott Erwitt
La mostra offre la possibilità di ammirare alcune celebri immagini divenute vere e proprie icone della storia della fotografia del secondo Novecento.
Comunicato stampa
In ritratti di singolare intensità ha fotografato tutti e di tutto. Da Marilyn a Che Guevara, Nureyev, J.F. Kennedy. Ma il luogo simbolico dove Elliott Erwitt, nel corso della sua lunghissima carriera, ha dato il meglio di sé, è nello spazio minimo dell’istantanea. E ritraendo le varie manifestazioni di uno dei suoi più grandi e dichiarati amori: i cani. Bianco&Nero porta a Udine una selezione di 55 splendide immagini dedicate ai cani: per strada, in posa, colti nell’attimo di un salto. I cani di Erwitt sono la cartina al tornasole dell’evoluzione della sua fotografia.
In ogni parte del mondo il fotografo statunitense di origine europea, ha saputo descrivere in modo esemplare la realtà umana affidandola alle espressioni del suo amico più fedele. Campione della fotografia istantanea Erwitt ha saputo raccontare epoche intere in uno scatto con l’ausilio di un bianco e nero impeccabile. La mostra che resterà aperta dal 1° al 30 settembre offre, inoltre, la possibilità di ammirare alcune celebri immagini divenute vere e proprie icone della storia della fotografia del secondo Novecento.
La biografia di Erwitt si costruisce come sintesi della più ispiratrice cultura dell’immagine: figlio di emigrati russi, nasce in Francia, cresce in Italia e dopo un nuovo soggiorno francese sbarca negli Stati Uniti, vivendo prima a New York e poi Los Angeles.
Per Erwitt la residenza è “il luogo dove ti trovi in un determinato momento dato che non stai andando da nessun altra parte”. Gira più volte l’intero pianeta, incrociando fra gli altri Edward Steichen, Robert Capa, Roy Strycher che lo apprezzano e lo sostengono. Il grande Capa, nel 1953, lo fa entrare alla Magnum Photos, della quale Erwitt, dopo esserne stato anche presidente per tre nomine, è ancora membro attivo. Amante degli animali, instancabile lavoratore, Erwitt ha all’attivo 20 libri di fotografia, un numero impressionante di personali (dal M.o.m.a. di New York ai maggiori musei del mondo). E, come ama ricordare: “A Elliot Erwin piacciono i bambini ed i cani”.