Elogio della fragilità

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO PIER ALESSANDRO GARDA
Piazza Ottinetti , Ivrea, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
17/02/2024

ore 16.30

Biglietti

Intero 7 euro
Ridotto 5 euro
Gratuito per possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte

Generi
arte contemporanea, collettiva

Una mostra per celebrare i dieci anni dalla riapertura al pubblico del Museo Civico Pier Alessandro Garda.

Comunicato stampa

Sabato 17 febbraio p.v. alle ore 16.30, in occasione del decennale dalla riapertura al pubblico del Museo, sarà inaugurata al Museo Civico P.A. Garda una mostra dedicata alla valorizzazione delle collezioni permanenti del Museo: “Elogio della fragilità” visitabile fino al prossimo 14 luglio.

Sarà un elemento, l’argilla, nelle sue varie declinazioni dalla terraglia alla porcellana, il filo condutture di tutte le collezioni ed evidente, in particolare, in quella archeologica in forme e consistenze diverse: dalle semplici tegole per un tetto alle elaborate lucerne o anche agli oggetti di uso più comune presenti sulle mense dei romani.
Dalla Collezione Guelpa-Croff servizi da tè, da caffè, importanti e completi servizi da tavola, ma anche oggetti isolati di grande pregio sono stati studiati rivelando alcune interessanti novità.
Molteplici e di grande interesse gli oggetti in ceramica della collezione orientale.

L’esposizione di alcuni di questi oggetti diventa non solo occasione di condivisione e fruizione ma anche momento di studio, ricerca e restauro, attività che spesso rimangono nell’ombra poco conosciute dal pubblico ma fondamentali per riuscire a capire e interpretare più a fondo sia gli oggetti che si riferiscono alla quotidianità sia quelli che possono considerarsi veri e propri capolavori.

Nel progettare la mostra si è cercato di individuare un elemento di connessione ma anche di rafforzarne il contenuto, approfondendo alcuni significati di cui questo semplice elemento poteva essere portatore: la fragilità, la debolezza insita in questa materia che si rompe, frattura e scalfisce facilmente e, al contrario, la capacità di utilizzare una debolezza, una ferita per creare forza, bellezza e rinascita, come insegna l’’antica tecnica giapponese del kintsugi.

La mostra illumina gli oggetti delle collezioni del Museo Garda valorizzando, proponendo un confronto e creando relazioni con altre opere d’arte provenienti da importanti musei, fondazioni e collezioni private.

Di grande rilievo anche le connessioni con il territorio, in particolare con la tradizione ceramica espressa dalla città di Castellamonte, riconosciuta eccellenza dall’AiCC (Associazione italiana Città della Ceramica), attraverso le creazioni di alcuni artisti del secondo Novecento, che permetteranno di comprendere le evoluzioni di questo materiale duttile e trasformabile, sino all’utilizzo della stampa 3D.

La mostra Elogio della fragilità, realizzata con il contributo di Fondazione Guelpa e Fondazione CRT, è stata ideata e coordinata da Paola Mantovani che si è avvalsa della collaborazione dello studio e della curatela importanti studiosi come Raffaella Ausenda e Marco Guglielminotti nonché di Alessia Porpiglia e Luca Diotto e dell’esperienza artistica di Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Chiara Lorenzetti.