Elogio della levità

Informazioni Evento

Luogo
VILLA FILIPPINI
Via Luigi Viarana 14, Besana in Brianza, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00

Vernissage
01/03/2014

ore 18

Contatti
Email: info@amicialigisassu.it
Biglietti

ingresso libero

Editori
ALLEMANDI
Artisti
Vanni Cuoghi, Riccardo Gusmaroli, Mimmo Iacopino, Enzo Forese, Kazumasa Mizokami
Curatori
Ivan Quaroni
Uffici stampa
CLP
Generi
arte contemporanea, collettiva

L’esposizione presenta le opere di cinque artisti – Vanni Cuoghi, Enzo Forese, Riccardo Gusmaroli, Mimmo Iacopino, Kazumasa Mizokami – che hanno proprio nella levità, la loro comune cifra espressiva.

Comunicato stampa

L’esposizione, organizzata da SG arte, col patrocinio del Comune di Besana Brianza, presenta le opere di cinque artisti - Vanni Cuoghi, Enzo Forese, Riccardo Gusmaroli, Mimmo Iacopino, Kazumasa Mizokami - che trovano proprio nella leggerezza, la cifra espressiva più caratteristica del loro lavoro.

Infatti, seppur partendo da stili, tecniche e codici linguistici diversi, questi autori sono accumunati da uno stretto controllo formale, da una pratica paziente, quasi miniaturistica, che non lascia spazio a improvvisi cedimenti e in cui l’approccio ironico e giocoso convive con lo slancio lirico e introspettivo.

Se nelle opere di Riccardo Gusmaroli (Verona, 1963) e Mimmo Iacopino (Milano, 1962) l’attitudine ironica si salda alla ricerca espressiva sui materiali, dalla carta alla fotografia, fino all’object trouvé, in quelle di Kazumasa Mizokami (Arita, Giappone,1958) prevale un approccio lirico, intimistico, che va di pari passo con la capacità di alleggerire la terracotta con una pittura ispirata ai colori delle forme naturali.

Enzo Forese (Milano, 1947) e Vanni Cuoghi (Genova, 1966) sono pittori con una vocazione a sconfinare nel collage e nel paper cutting, in grado di trasferire la levità anche nella dimensione descrittiva e narrativa.

Ironia, senso del ritmo, sperimentazione sono tutti elementi che assimilano questi artisti, capaci di attrarre lo sguardo dello spettatore in una fitta trama di visioni.

“Cuoghi, Forese, Gusmaroli, Iacopino e Kazumasa - afferma il curatore, Ivan Quaroni - prolungano una stagione all’insegna della levità, inaugurata in Italia negli anni Novanta, prima con le esperienze concettuali di Stefano Arienti, Massimo Kaufmann, Marco Cingolani e Mario Della Vedova, i quali riscoprivano il valore dell’intelligenza e della speculazione nell’arte, e poi con le vicende di Portofranco, capitanate dal gallerista Franco Toselli, le quali riaffermavano il valore dello humor e della poesia, attraverso meccanismi di détournement e straniamento visivo”.

Accompagna la mostra, un catalogo Umberto Allemandi Editore.