Elogio della mitezza
Il concetto della mostra riprende il saggio di Norberto Bobbio “Elogio della Mitezza”. Dalla sfera politica, frustrata e contaminata dal suo decadimento, alla filosofia morale, “Elogio della mitezza” ha segnato come nessun altro libro gli ultimi anni di Bobbio, e il celebre saggio che dà il titolo all’opera ne rappresenta il testamento civico.
Comunicato stampa
La mostra è promossa dall’Assessorato della cultura del Comune di San Severino e dalla direzione della Pinacoteca Comunale P.Tacchi-Venturi, l'iniziativa è parte del programma dell'estate di San Severino. La mostra, intitolata "Elogio della Mitezza”, è ospitata negli spazi deputati alle mostre temporanee della Pinacoteca Comunale Tacchi-Venturi. Il concetto della mostra riprende il saggio di Norberto Bobbio “Elogio della Mitezza”. Dalla sfera politica, frustrata e contaminata dal suo decadimento, alla filosofia morale, "Elogio della mitezza" ha segnato come nessun altro libro gli ultimi anni di Bobbio, e il celebre saggio che dà il titolo all'opera ne rappresenta il testamento civico. La mitezza è una virtù debole, propria di chi non ha potere, e al tempo stesso potente, poiché anticipa un mondo migliore su questa terra. È "la più impolitica delle virtù", ma anche l'antidoto alle degenerazioni della società. Reputiamo l’arte debba introdurre lo spettatore verso un mondo migliore mostrandoci l’antidoto alle brutture ed accompagnandoci verso un percorso di arricchimento morale ed etico. 2 La mostra sviluppa una narrazione efficace illustrando le diverse pratiche artistiche di quattro artisti la cui ricerca è profondamente legata ad un rigore ed a un virtuosismo del linguaggio d’arte. Le opere, in parte realizzate appositamente per la mostra, sono di diversi materiali: dall’installazioni di filo e lana alle installazioni sonore, ai quadri, ai disegni che dialogano con le fotografie. Si ringraziano per il sostegno ricevuto: Studio Camerlengo, Cartechini Infissi e Fgroup; e lo sponsor tecnico Filoni 1950. La graphic design della mostra è curata da Gabriele Mizzoni. AAC Platform è uno spazio nomade no-profit che ha realizzato progetti internazionali d'arte contemporanea in California, in Ucraina, in Inghilterra; ed ovviamente in Italia. Ha collaborato con un numero considerevole di Università ed Istituzioni Pubbliche per realizzare progetti con una valenza educativa. Rappresenta gli artisti a livello locale, regionale ed internazionale. Inoltre, l'AAC pubblica libri d'arte ed ospita programmi poliedrici per aumentare l'interesse e il dialogo nei confronti dell'arte visiva e della cultura contemporanea.