Elsa Salonen- La natura (mai) morta
Proprio come una alchimista Salonen indaga la vita di organismi attraverso i loro colori e la perdita di questi: l’appassimento delle piante, la combustione della materia e l’interpretazione visiva della perdita dello stesso colore con l’andare avanti della vita fino al momento estremo della morte, sono il punto di partenza della sua indagine, nel tentativo di collegare la visione del mondo spirituale alle verità biologiche che sono alla base della vita stessa della Terra.
Comunicato stampa
Venerdì 23 gennaio alle ore 19 ADIACENZE inaugura “LA NATURA (MAI) MORTA”, mostra personale dell'artista finlandese Elsa Salonen. La ricerca artistica di Elsa Salonen si focalizza sull'indagine alchemica della vita e della morte, del colore contrapposto al bianco, al trasparente e al suo significato più alto. Proprio come una alchimista Salonen indaga la vita di organismi attraverso i loro colori e la perdita di questi: l’appassimento delle piante, la combustione della materia e l’interpretazione visiva della perdita dello stesso colore con l’andare avanti della vita fino al momento estremo della morte, sono il punto di partenza della sua indagine, nel tentativo di collegare la visione del mondo spirituale alle verità biologiche che sono alla base della vita stessa della Terra. In LA NATURA (MAI) MORTA, Elsa Salonen sviluppa per ADIACENZE un progetto site specific che indaga il mondo attraverso una ricerca spirituale sulla manifestazione delle essenze delle cose che ci circondano: ogni pianta, ogni roccia, ogni albero, ogni filo di erba che noi vediamo contiene in sé una propria essenza naturale. Le tre opere che l’artista qui presenta e che ha pensato appositamente per questo spazio, nascono proprio dall’idea che più ci si avvicina alla morte, più l’organismo perde il suo colore essenziale, fino a diventare trasparente, quasi come se la vita fosse nascosta dietro ai colori.
La stessa Salonen dice: “I fiori appassiscono e i corpi impallidiscono. I misteri cosmici mi parlano così, a me come pittrice, attraverso i cambiamenti di colore in natura. In questo modo, i colori non sono più semplici strumenti di lavoro, ma piuttosto le parti più vitali della struttura concettuale delle mie opere. I vari cambiamenti dei colori naturali costituiscono la base del processo delle installazioni pittoriche. I colori sono stati estratti dai fiori e i fiori sbiancati appaiono completamente bianchi. Rocce, piante e terra vulcanica sono raccolti e trasformati in colori”.
Una delle installazioni è stata pensata e progettata durante una residenza artistica in Indonesia. Nel tempo passato in Indonesia, l’artista è venuta a conoscenza delle credenze animiste di questo luogo: ogni elemento naturale, secondo la tradizione, è una parte di Dio, una personificazione. Salonen si ispira da questo pensiero, pur mantenendo la sua ricerca all’interno di una sfera spirituale sua personale, di una filosofia della creazione e della fine delle cose. “I miei sono tentativi di collegamento della mia visione del mondo spirituale alle verità biologiche che sono alla base delle nostre credenze scientifiche sulla creazione del mondo. Ogni opera in mostra riflette il mio pensiero sul ciclo eterno della vita”.