Emanuela Ascari – Materia sensibile
La Fondazione Pietro Rossini è lieta di presentare Materia Sensibile, installazione performativa di Emanuela Ascari.
Comunicato stampa
La Fondazione Pietro Rossini è lieta di presentare Materia Sensibile, installazione performativa di Emanuela Ascari. Il lavoro è la rivisitazione di una precedente opera dell'artista (Estrazioni, 2010) ripensata per il Padiglione espositivo progettato da James Wines. Lo spazio si presenta come una grande teca di vetro inserita nel paesaggio, all’interno della quale l'artista ha allestito un laboratorio temporaneo di osservazione del terreno, il cui oggetto di indagine è terra estratta dallo scavo del cantiere di Expo 2015. Una provenienza significativa che permette a Emanuela Ascari di focalizzare l'attenzione non solo sulla terra in quanto fonte di nutrimento e di vita, ma anche in quanto materia soggetta alle dinamiche di amministrazione territoriale, alla speculazione edilizia, alle infiltrazioni mafiose, alla legislazione in merito alla gestione dei materiali di scavo. Attraverso un lavoro manuale che deriva dalla metodologia archeologica, l'artista separa gli elementi che costituiscono il terreno sospendendo temporaneamente il naturale processo di decomposizione, per riattivarlo al termine della mostra restituendo la terra all'ambiente, come riempimento per il ripristino del parco della Fondazione. L'artista lavorerà per sette giorni all'interno del Padiglione e il pubblico avrà l'occasione di entrare, osservare ed essere partecipe di qualcosa che accade.
“L'opera è un'azione poetica per ritrovare gli elementi di una visione organica dell'esistere, rendendo temporaneamente visibile l'invisibile, e riconciliando il quantificabile col meraviglioso, che è un po' quello che manca nelle pratiche e nelle visioni territoriali” (E. Ascari)
Emanuela Ascari (Sassuolo, 1977) indaga i processi di trasformazione del territorio, principalmente a partire dalla terra, dalle stratificazioni del tempo e della materia. Rielabora paesaggi esplorando la relazione tra l’uomo e il proprio ambiente, tra cultura ed ecosistema. Espone in mostre personali e collettive, in Italia e all'estero, tra cui, nel 2014, “here. now. where? Saout Radio”, durante la 5° Biennale di Marrakech, nel 2012 “Luogo Comune”, GuilmiArtProject, Guilmi (CH), e nel 2011 “Habitat” al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. Recentemente è stata in residenza presso SOMA, Città del Messico, in collaborazione con ViaFarini Milano, e ha partecipato alla residenza Global Art Programme, progetto di ArteGiovane Milano, presso Moly-Sabata, Sablons (FR), realizzando la mostra personale “Risque acceptable”, Valence (FR).
La Fondazione Pietro Rossini raccoglie nel suo parco una collezione di sculture del secondo Novecento, con opere di Pietro Consagra, Fausto Melotti, Giulio Turcato e alcuni interventi site-specific di Franz Stahler. Fra i suoi obiettivi fondamentali vi è quello di stimolare l’interesse per l’arte contemporanea, offrendosi come luogo d’incontro per promuovere lo sviluppo culturale in Brianza.
Testo e mostra a cura di Francesca Guerisoli Courtesy Villa Contemporanea, Monza Sarà possibile partecipare a una visita guidata alla collezione di sculture prenotandosi al sito
www.villeaperte.info