Emanuela Giacco / Silvia Scaringella – Art for the Earth
“Art for the Earth”, è il titolo della nuova mostra ideata da LamaroArte e curata da Marta Banci, all’interno degli spazi dello storico Hassler Hotel di Roma.
Comunicato stampa
“Art for the Earth”, è il titolo della nuova mostra ideata da LamaroArte e curata da Marta Banci, all’interno degli spazi dello storico Hassler Hotel di Roma.
Mercoledì 5 aprile 2023 si terrà la preview su invito riservata alla stampa e ai collezionisti.
Un’esposizione immersiva di sculture propone una serie di interrogativi su sostenibilità, biodiversità e conservazione. L’arte può salvare il mondo? Protagoniste le sculture di Emanuela Giacco e Silvia Scaringella, che con due linguaggi diversi affidano all’arte un ruolo importante, quello di contribuire ed essere portavoce dell’emergenza ambientale.
Un nuovo progetto di sensibilizzazione nel segno della sostenibilità ruota intorno ai volti senza identità della Giacco, custodi e attenti osservatori della natura. Due mappamondi formati da un intreccio di nodi, sono un chiaro invito a riflettere sulla nostra posizione nell’universo; simbolo di conoscenza, il mappamondo rappresenta fin dall’antichità un oggetto di studio e contemplazione; in questa occasione esalta la grandezza sconfinata che l’essere umano non ha saputo preservare. L’uso di materiali di recupero come le cime, rappresentano la sostenibilità e il recupero, che diventa un tema fondamentale per l’esistenzialismo. L’uomo è responsabile della propria vita e delle conseguenze delle proprie azioni sulla natura e sul pianeta. La sostenibilità diventa quindi un obbligo etico e morale, l’unica via per garantire che le future generazioni possano vivere in un mondo migliore.
A invadere la sala ci pensano le api di Silvia Scaringella, responsabili della polinizzazione delle piante e della produzione del miele, sono fonte di nutrimento essenziale di molte specie animali, compresi gli esseri umani.
Un’installazione che rappresenta la forza e la comunità di un habitat e che restituisce al visitatore l’intrigante mondo di questi insetti, un ecosistema fragile ma con un legame solido come il marmo.
Gli animali dell’artista Scaringella sono un omaggio al mondo animale: i topi rappresentano la saggezza e l’astuzia, intelligenti e astuti, ma al tempo stesso creature vulnerabili. L’esotismo del pappagallo parlante porta grazia e bellezza, simbolo di vanità e intelligenza, è un elegante tributo alla natura.
La scelta dell’artista nell’uso del marmo, materiale pregiato e duraturo, ha un significato simbolico di solidità e immutabilità, rappresenta quindi l’eternità, la potenza e la grandezza del mondo, rafforzando il messaggio sociale e ambientale.
In occasione della presentazione riservata alla stampa ed ai collezionisti del 5 aprile, saranno presenti le artiste, gli organizzatori dell’evento e la proprietà Hassler.
Dal 6 aprile la mostra sarà aperta al pubblico su prenotazione.
Per info e prenotazioni visite:
LamaroArte
Marta Banci
Curatela e pubbliche relazioni
[email protected]
Alma Laias
Relazioni internazionali
[email protected]
Emanuele Lamaro
CEO e direzione artistica
[email protected]
[email protected]
www.lamaroarte.it
EMANUELA GIACCO
Nasce a L’Aquila nel 1983, mostrando amore per l’arte fin dall’infanzia.
Nei salotti dello zio antiquario rimaneva rapita per ore dalle maestose tele, ma la sua creatività si scontra con la formazione scientifica, si laurea in Ingegneria trovandosi presto ad un bivio.
Nel periodo di quasi 10 anni di permanenza a Roma nodale l’incontro con il presidente della Fondazione Giorgio ed Isa De Chirico con cui organizza la sua prima personale. Si spoglierà così dei panni da ingegnere per vestire l’anima nuda dell’artista. Inizia a partecipare a mostre aprendosi al dibattito con artisti, critici e collezionisti, confrontandosi vigorosamente col mondo dell’arte nazionale e internazionale.
Ha esposto a Roma, Palermo, Genova, Torino, Milano, L’Aquila, Poltu Quatu, Porto Rotondo, Mantova, La Spezia, Firenze, Parigi, Bruges, Barcellona, Venezia.
Nel 2019 torna a L’Aquila ed entra nello studio di Raimondo Tiberio, avvicinandosi alla scultura.
Nel 2020 si sposta in Sardegna iniziando la sua ricerca sulle sculture tessili legate al mondo del sostenibile e dell’ambiente.
SILVIA SCARINGELLA
Nata a Roma nel 1986, SILVIA SCARINGELLA si diploma in scultura, all’Accademia Belle arti di Carrara e si forma in numerosi atelier tecnici e artistici, tra cui quello di Renato Mambor.
Nel 2014 si trasferisce e studia presso l’Iwate University, in Giappone, esperienza che ha influenzato il suo linguaggio e pensiero. Partecipa a simposi di pietra nazionali e internazionali, collocando tre opere pubbliche a Palombara Sabina (RM), Morioka (JP) e Seravezza (LU).
Mostre principali: Istituto di Cultura Ichinoseki e Iwate University, Giappone; collaterale Manifesta 12, Palermo; Fondazione Cassa di Risparmio, Carrara; Centro Arti Plastiche, Carrara; Forme nel verde San Quirico d’Orcia, Siena.
Vive tra Roma e Carrara, dove ha il suo studio. La sua scultura parte da interessi antropologici e sociologici, dalla ricerca di corrispondenze nei comportamenti collettivi e singoli, del mondo animale e umano, che diventano nelle sue opere moltitudini di esseri relazionati, sistemi olistici rivelati, indicatori di dinamismo ed entropia dell’epoca contemporanea, simbologia di ricercata correlazione esistenziale. Nel 2019 vince il concorso “Leonardo e il Volo”, realizzando una scultura permanente per gli Aeroporti di Roma Fiumicino. Nel 2020 vince il concorso "Loveyes" realizzando una scultura per la città di Tsingtao in Cina. Nel 2021 colloca una scultura al Circolo Ministero Affari Esteri in Roma e vince il bando per la realizzazione di un’opera monumentale per la Fondazione Fiumara d’Arte in Sicilia. Opera in permanenza nella chiesa di San Domenico a Palermo, a Carrara un’opera pubblica di murales-scultuoreo per yourban2030.