Emanuele Benevolo – Homini. Tridimensionali 2014-2015
Benevolo definisce “tridimensionali” le sue opere. Definizione esattissima ma un po’ timida per le sue costruzioni (non usiamo la parola a caso: l’autore viene da studi e pratica di architettura) di sottile ma incisivo fascino.
Comunicato stampa
EMANUELE BENEVOLO
Benevolo definisce “tridimensionali” le sue opere. Definizione esattissima ma un po’ timida per le sue costruzioni (non usiamo la parola a caso: l’autore viene da studi e pratica di architettura) di sottile ma incisivo fascino.
Un “tridimensionale” di Emanuele Benevolo è al tempo stesso una miniscultura e una scenografia, un teatrino e un piccolo monumento. Un monumento alla Creatività, naturalmente: niente di retorico e magniloquente nelle sue opere, come si desume anche dal materiale principe impiegato nell’assemblaggio, l’umile cartoncino. Ogni “tridimensionale” si impadronisce di uno spazio geometricamente delimitato: i “contenitori” sono parte integrante dell’opera. La sua disposizione sulla parete o su un ripiano diventa parte significante dell’opera.
Qui, negli spazi di una libreria antiquaria specializzata in opere illustrate e splendidi pop-up, i “tridimensionali” di Emanuele Benevolo è come se inaugurassero un gioco fatto di affinità e alterità: il cartoncino delle opere e quello delle copertine dei libri si confrontano, si riconoscono e si contraddicono in un gioco di specchi (deformanti?) tra i più curiosi e stimolanti.