Emanuele Sferruzza Moszkowicz – Big Time Double Hoola Data Leap
Emanuele Sferruzza Moszkowicz presenta il progetto Big Time Double Hoola Data Leap, una serie di opere inedite realizzate a tecnica mista negli ultimi mesi.
Comunicato stampa
Mercoledì 9 luglio alle ore 18:30, presso la Dark Room SilmarArtGallery di Carpi, Emanuele Sferruzza Moszkowicz presenta il progetto Big Time Double Hoola Data Leap, una serie di opere inedite realizzate a tecnica mista negli ultimi mesi.
Dopo due anni di studio radicale, fortemente informale, con le serie Hacking Biometrics e Light Vessels, Emanuele Sferruzza Moszkowicz apre con i Data Leap a una nuova fase di ricerca. In progressioni tra frammenti di ricordi e loro proiezione iconica, utilizzando un linguaggio totalmente irriverente, abbraccia l'ironia come stile principale per condividere la partecipazione di Big Time Double Hoola Data Leap con lo spettatore, legandolo in modo inconsapevolmente naturale alla narrativa di queste progressioni, tenute a freno esclusivamente dallo spazio della galleria.
Moszkowicz con le sue opere invita gli spettatori a immaginare una doppia spirale che si unisce in un punto in modo speculare, come a formare una clessidra: a una delle sue estremità si trova un oggetto, un libro per esempio, che si disgrega all'interno di questa elica nei suoi elementi di carta, colla, inchiostro e significato per ritrovarsi dal lato opposto in una vita diversa dalla precedente, altrettanto coerente: in un albero, attorno a cui accadono fisicamente le cose soltanto descritte nel punto di partenza, il libro.
Il progetto – due nuclei di dipinti che, appunto, dialogano tra di loro – svelato in esclusiva per Dark Room SilmarArtGallery, intende mettere i visitatori di fronte a continui rimandi che si intrecciano fino a dare vita a un “ologramma in grado di ricreare, proiettandolo a sua volta, un nuovo universo progressivo, vivo, infinito”, come afferma lo stesso artista.
La mostra sarà visitabile fino al 31 agosto 2014.
Biografia
Durante gli studi ad Amburgo inizia a lavorare nel campo della moda; saltuariamente a collaborare con diversi magazine internazionali tra cui “VICE” e ad apparire su testate come “Rolling Stone” o “Kill Screen” come illustratore. Partecipa, con Wonder Lines - lo stile con cui ottiene maggiore riconoscimento - a collettive e personali a Parigi, Las Vegas, Torino, Vienna e New York, prediligendo gli spazi indipendenti. Nel 2012 viene selezionato insieme a Murakami, Baseman, Chen Zhiguang, Chang Chia Ying, Thukrak and Tagra e Yoshimoto Nara e molti altri artisti che definiscono il Pop Surrealismo contemporaneo per una mostra organizzata dalla curatrice di Hong Kong Viki Lulu che tocca il Wereldmuseum di Rotterdam, la 54a Biennale di Venezia e il Fine Arts Museum di Taichung a Taiwan. Decide poi di prendere una pausa e chiudersi in un periodo di ricerca, radicalizzando le tracce di diversi studi per due anni. Ne emergono Hacking Biometrics e Light Vessels, due fasi di ricerca personale molto importanti che gli permettono di costruire le basi per i Meta Leap. Big Time Double Hoola Data Leap è la prima mostra che mette a frutto i risultati della sua nuova poetica.