Emergenze Creative 2012
La Rassegna annuale d’arte contemporanea su tematiche ambientali ospitata dalla città di Ravenna, è giunta alla sua quinta edizione e anche quest’anno, come in passato, punta sulla valorizzazione dell’importante dialogo fra arte, ambiente e territorio.
Comunicato stampa
EMERGENZE CREATIVE 2012 / 5a edizione
Rassegna annuale d’arte contemporanea su tematiche ambientali
a cura di Silvia Cirelli, con la collaborazione di Anna Cirelli
26, 27, 28 settembre 2012
ARTE PUBBLICA nel centro di Ravenna: il collettivo Dragoni Russo in Piazza del Popolo
Artisti presenti nella giornata del 26 settembre 2012
EMERGENZE CREATIVE 2012, la Rassegna annuale d’arte contemporanea su tematiche ambientali ospitata dalla città di Ravenna, è giunta alla sua quinta edizione e anche quest’anno, come in passato, punta sulla valorizzazione dell’importante dialogo fra arte, ambiente e territorio. Grazie al grande entusiasmo e alla partecipazione che la cittadina romagnola ha dimostrato negli anni scorsi, anche per questa edizione la scelta è ricaduta su un progetto di arte pubblica, a stretto contatto con la realtà locale e di forte richiamo collettivo; ancora una volta i cittadini sono invitati a prendere parte al messaggio artistico, diventando essi stessi protagonisti dell’intervento.
Appuntamento ormai fisso nella programmazione culturale della città, la rassegna si sviluppa come evento collaterale alla manifestazione Ravenna 2012. Fare i conti con l’ambiente organizzato da laboratorio Labelab, ed è curata da Silvia Cirelli, con la collaborazione di Anna Cirelli.
Questa quinta edizione è affidata all’eclettico collettivo Dragoni Russo (Gianluigi Dragoni e Doriana Russo), coppia nella vita e nell’arte da sempre attento alle dinamiche comportamentali e ai difficili equilibri interpersonali, per l’occasione combinati insieme al prezioso e indispensabile dialogo con la natura. La coppia bolognese stupisce per un approccio a temi di sensibilizzazione ambientale improntato sull’efficacia della comunicazione e della condivisione, ed è proprio per questa impronta espressiva che s’inserisce fedelmente nella linea artistica di Emergenze Creative.
La personale interpretazione del connubio arte-ambiente viene inoltre rielaborata tenendo presente l’importanza del luogo in cui è ospitata, Ravenna per l’appunto, ed è esattamente dall’osservazione dei ritmi quotidiani dei propri cittadini che il progetto in questione prende vita: i ravennati non sono quindi solamente i fruitori del messaggio artistico, ma anche il motore ispiratore dell’opera stessa.
Un passo avanti, due di lato, mezzo giro, verso, questo il bizzarro titolo dell’intervento artistico nella vivace Piazza del Popolo, prende di fatto spunto da una passeggiata del collettivo Dragoni Russo in un parco ravennate. I due artisti notarono come molti ragazzi avessero improvvisato delle panchine con mattoni e assi di legno, per poi disporle una di fronte all’altra e poter chiacchierare più facilmente. Questa stessa autentica situazione è verosimilmente riprodotta dagli artisti nel cuore di Ravenna: una panchina, già preesistente nella Piazza, viene sistemata davanti a quella immediatamente al suo fianco. La scelta della panchina da spostare non è di certo casuale, il collettivo ha infatti deciso di intervenire proprio su quella parzialmente scardinata, completando metaforicamente l’azione iniziata da un qualche misterioso cittadino. Chissà, in precedenza, forse qualcuno aveva cercato di ricreare questo stesso salotto immaginario, senza però riuscirvi.
Fra le due panchine Dragoni Russo inseriscono poi un insolito tappeto fatto interamente d’erba, un pezzetto di quel parco magicamente portato in Piazza del Popolo, ma anche il simbolo di quanto la natura sia una componente essenziale nella dimensione domestica di ognuno di noi e di quanto a volte la si calpesti, senza neanche più rendersene conto.
Nonostante la sobrietà stilistica, da sempre codice espressivo del collettivo bolognese, l’intervento in Piazza del Popolo si distingue per una forza espressiva capace di svelare e investigare cruciali questioni tuttora alla base della collettività contemporanea, come il primario bisogno di partecipazione e condivisione con il prossimo, o la precarietà del sempre più complesso dialogo con la natura.