Emiliano Cavalli – Miti fragili

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLI - GALLERY
Via Cerano 15, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Tutti i giorni dalle 7:30 alle 23:30

Vernissage
31/05/2012

ore 19

Contatti
Email: info@rindiart.it
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Emiliano Cavalli
Curatori
Emanuela Rindi
Generi
arte contemporanea, personale

Grafico, pittore, fotografo e designer, Emiliano Cavalli presenterà al pubblico gli esiti più recenti della propria ricerca pittorica, volta ad indagare la misteriosa correlazione tra realtà e apparenza rielaborando, in chiave autonoma e originale, figure mitiche dell’immaginario collettivo e rappresentazioni dal carattere più intimistico.

Comunicato stampa

Sarà inaugurata giovedì 31 maggio, alle ore 19.00, la prossima esposizione alla Castelli Gallery di Milano dedicata, ancora una volta, ad un giovane talento emergente del panorama italiano. Grafico, pittore, fotografo e designer, Emiliano Cavalli presenterà al pubblico gli esiti più recenti della propria ricerca pittorica, volta ad indagare la misteriosa correlazione tra realtà e apparenza rielaborando, in chiave autonoma e originale, figure mitiche dell'immaginario collettivo e rappresentazioni dal carattere più intimistico.
L'aspetto formale delle opere richiama immediatamente alla mente gli stilemi dell'arte pop: una materia pittorica dai colori accesi e vivaci, dichiaratamente innaturali, impiegata in stesure piatte, lisce e continue, dentro le nette recinzioni nere dei contorni; una pittura di superficie, dalla lettura istantanea, di notevole impatto visivo ed emotivo, che non intende scendere nei particolari ma preferisce riproporre, in tutta la sua forza, la sensazione provata dall'autore al cospetto del personaggio o della scena raffigurati.
Una scelta stilistica che Emiliano Cavalli ha maturato studiando i più celebri artisti pop - Andy Warhol, Keith Haring, Basquiat, Roy Lichtenstein, Valerio Adami, Mimmo Rotella, Mario Schifano – ma su cui hanno certamente influito anche i suoi studi grafici. La fruizione dell'opera d'arte deve essere spontanea, diretta, libera da filtri e da inutili concettualismi.
Cavalli si concentra sui volti e sulle espressioni di personaggi celebri che appartengono ormai al mondo del mito, figure come Frida Calho, Greta Garbo, Moira Orfei, Brigitte Bardot, Maria Callas, figure affascinanti quanto enigmatiche e inafferrabili, dalla sessualità ambigua e segnate da esperienze di vita spesso difficili e travagliate. Donne dotate di una forte personalità che hanno condotto la propria esistenza alla ricerca del successo ma che osservate con attenzione rivelano una delicata, e talvolta commovente, fragilità. Dopo averle ritratte nelle pose che le hanno rese celebri l'artista interviene sui dettagli e sulla caratterizzazione dello sfondo; un momento cruciale della progressiva definizione dell'opera perchè è proprio in questo particolare momento compositivo che Emiliano libera la propria espressività creativa e attribuisce al dipinto quel tratto distintivo che caratterizza l'intero arco della sua produzione. Mosso da un vivace sperimentalismo, interviene sulla tela con le tecniche più diverse e con materiali interessanti tanto dal punto di vista estetico quanto tattile: tessuti come pizzi e velluti, glitter, ritagli di carta e di giornale, donano all'opera un aspetto polimaterico intrigante e divertito, femminile e disinvolto, prezioso nella sua semplicità.
Il gusto per l'intervento artigianale traspare anche dall'inserimento del lettering, tracciato a mano libera o ottenuto tramite collages, che offre un valido contrappunto visivo alle campiture bidimensionali ma anche, e soprattutto, una chiave di lettura offerta allo spettatore perchè possa addentrarsi nella dimensione dell'opera.
Il nastro adesivo con la dicitura “FRAGILE”, usato comunemente per imballare oggetti di valore, viene estrapolato dal contesto quotidiano per trasformarsi in un elemento iconografico capace di racchiudere e mostrare, in sé, la natura del legame tra il pittore e il soggetto. Steso accanto al protagonista del dipinto o su una particolare zona del suo corpo, assume una valenza affettiva, di cura e di tutela. Tutto ad un tratto, svela ai nostri occhi una situazione di dolore e di disagio che appariva nascosta dalla vivacità coloristica della superficie e, al tempo stesso, mostra un'affettività intensa, capace di donare protezione. Ci accorgiamo solo ora che i volti spesso non sorridono, o che rivolgono lo sguardo altrove, ad inseguire i propri pensieri.
I piani di lettura e gli elementi compositivi si compenetrano ricreando una sensazione di grande armonia, che per l'artista ha un significato preciso, un valore etico; coincide con il “mettere ordine”, con la volontà di fare chiarezza. Razionalizzare le forme, ridurre gli spazi e la profondità, ricondurre la realtà (reale o immaginaria) ai minimi termini è un passaggio avvertito come obbligato per giungere all'essenza, alla Verità ultima.
Una parte dei lavori più recenti, dedicata agli affetti più cari, come famigliari e amici, ha inevitabilmente una connotazione ancora più intima e personale, per quanto più libera dal punto di vista segnico. I soggetti di questi lavori sono ritratti oppure composizioni surreali di oggetti curiosi e insoliti, accompagnati da testi di difficile interpretazione; messaggi in codice, protetti dalla scritta “FRAGILE”, che richiedono di essere letti in silenzio, con discrezione. E di essere accarezzati, forse, ma con cautela.

EMILIANO CAVALLI
Grafico, pittore, fotografo e disigner, nato a Casale Monferrato (AL) nel 1976. Ha vissuto a Roma e a Milano, attualmente vive e lavora a Torino.
Dopo il diploma al liceo artistico intraprende studi relativi al design.
Tra il 2002 ed il 2006 si stabilisce a Torino, dove istaura una collaborazione con l'atelier di moda Walter Dang partecipando in qualità di fotografo alle loro performance e sfilate; due delle sue foto vengono selezionate per campagne pubblicitarie e pubblicate su “NEO HEAD”, prestigioso lifestyle magazine.
Nel 2004 espone le proprie fotografie a Palazzo Bricherasio a Torino nel corso di una performance collettiva e, nel 2005, in qualità di lighting designer, progetta arredi luminosi per la manifestazione “INTERNI ITALIANI” presso gli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen.
Quello stesso anno realizza la prima mostra personale, di quadri e fotografie; un'esposizione itinerante che viene presentata in varie locations del Quadrilatero Romano di Torino.
Da quel momento si susseguono diverse personali: nel 2008 “ATEIZZAZIONE IN CORSO” al circolo Pantagruel di Casale Monferrato, nel 2010 “QUEEN of GLITTER”, una serie di ritratti, prima presso il locale Rhabar di Milano e in seguito presso il Cafè Divan, sempre di Milano.
Nel 2011 espone al circolo Pantagruel una nuova serie di ritratti dal titolo “DIVE DIVINE INVIDIE ED INDIVIA”, opere esposte anche presso il Palazzo Monferrato di Alessandria durante la serata organizzata da LAST DESIGN.
Nel 2012 tiene la personale “LUDICO” presso lo Spazio Frida di Milano.
Sito personale:
http://www.myspace.com/esc1176