Emiliano Ponzi – In principio era la fine

Informazioni Evento

Luogo
MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA
Via Giuseppe Garibaldi 18a, Verona, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
23/09/2023
Artisti
Emiliano Ponzi
Curatori
Maria Vittoria Baravelli
Generi
personale, disegno e grafica

Mostra personale.

Comunicato stampa

EMILIANO PONZI
In principio era la fine
A cura di Maria Vittoria Baravelli
La prima mostra di dipinti del noto illustratore italiano, nelle gallerie di Milano, Torino e Verona.
Torino 19 settembre -28 ottobre 2023
Milano 21 settembre -28 ottobre 2023
Verona 23 settembre - 28 ottobre 2023
La galleria Marcorossi artecontemporanea, dopo il successo dell’anteprima primaverile nella galleria di Pietrasanta, è lieta di aprire la propria stagione espositiva dopo l’estate con una novità: la prima mostra di opere pittoriche di Emiliano Ponzi, uno dei più importanti illustratori italiani contemporanei.
Emiliano Ponzi è famoso per il suo stile concettuale e al contempo ironico e poetico, è facilmente riconoscibile per i colori pieni e surreali, contenuti in linee eleganti e invisibili. Recentemente ha sentito l’esigenza di cambiare registro trasformando le sue illustrazioni, create abitualmente in digitale, in opere pittoriche di grandi dimensioni. Il cambio di tecnica ha sostanzialmente modificato il suo lavoro, non solo per la dimensione ma anche perché concettualmente l’opera unica e il lavoro con il pennello lo hanno messo in discussione stimolando la sua voglia di rinnovamento.
Da un lavoro sviluppato a computer seduto su una sedia, allo stare in piedi a dipingere. Da un raggio d’azione del disegno che si esauriva attorno alla propria mano, Emiliano ha oltrepassato i confini dello schermo ed è passato alle tele di grandi dimensioni. Visioni, squarci di vita quotidiana, paesaggi americani, lo studio di celebri intellettuali e tagli di luce che sembrano veri e propri stati d’animo. Interni materici che sono veri, imperfetti e per questo speciali come la vita.
Scrive la curatrice Maria Vittoria Baravelli: “Nella storia dell’arte come nella storia del mondo, del resto, gli sconfinamenti sono sempre esistiti. Tra arte e poesia, tra letteratura e fotografia, tra scultura, pittura e nuovi media. Artisti che nel corso degli anni ‘60 si aprono al nuovo mezzo digitale della video arte come ultima frontiera dell’arte ibridata dei media del ‘900. Del resto, mi piace sempre pensare che ogni artista del suo tempo sia stato a suo modo contemporaneo. Questo mi porta a pensare che Caravaggio, sulla soglia del 1600 fosse attento ad utilizzare i pennelli ed i colori più performanti, i mezzi più all’avanguardia disponibili in quello che era il mercato di allora. Un’idea di progresso nel caso di Emiliano Ponzi, per cui andare avanti significa per forza ricominciare da zero. Ripartire da quello che in principio era fine.”